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Dichiarazione di Stefano STEFANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega)  - Pres. commissione Affari esteri Camera - Deputato (Gruppo: Lega) 


 

In economia conta il territorio

  • (01 agosto 2012) - fonte: La Padania - inserita il 01 agosto 2012 da 21157

    Quando la spesa pubblica è alle stelle e la recessione galoppa ad altissima velocità, sentir parlare di coppie gay e di una nuova patrimoniale come punti fondamentali di un programma politico su cui costruire l’alleanza di centro sinistra, è un progetto a dir poco temerario oltre a non dare le giuste risposte alla dilagante precarietà e arretratezza della situazione italiana. Non è da meno questo Governo che, con la spending review, sembra destinato a creare un’insidiosa cortina fumogena di incertezze che trasforma ogni riforma sostanziale in un laboratorio mutevole e soggetto ad imprevisti, sementite e successive interpretazioni. La Lega che alla retorica del falso socialismo riesumato da convenienze strategiche di corto respiro ha sempre anteposto l’attenzione al territorio e alla gente, si è dissociata ancora una volta da un modo di fare politica che trova la sua misura nel predicare bene e nel razzolare male. Mentre le forze della strana maggioranza invocano i tagli ai costi della politica, la Lega li esegue in casa propria tagliando il 50% dei suoi costi che sarà destinato all’attività politica e al territorio. La fotografia ancora sfuocata del decreto sulla revisione della spesa pubblica la restituiamo al mittente con la richiesta di fare luce su questioni rimaste ancora aperte, come il caso degli esodati.

    Che fine hanno fatto gli esodati? Quelle migliaia di persone che si sono all’improvviso ritrovate senza lavoro, con un’età significativamente alta che ne rende molto difficile il reimpiego e al tempo stesso con la prospettiva della pensione che si allontana perché nel frattempo si sono alzati i requisiti minimi di età? Una realtà questa che ad oggi non ha trovato ancora una soluzione, per cui la Lega ha proposto un emendamento che prevede di sostenere gli esodati con i soldi risparmiati tagliando le discutibili disposizioni inserite nella spending review durante l’esame al Senato. Non è una situazione facile e noi della Lega non abbiamo certo la bacchetta magica ma parliamo la lingua dei popoli, a differenza di una politica che negli ultimi tempi si è aggiudicata addirittura il record della pressione fiscale. Sarebbe opportuno che tutti ci provassero, malgrado la crisi e la stanchezza.

    Stefano Stefani

    Fonte: La Padania | vai alla pagina

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