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Dichiarazione di Graziano DELRIO

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Reggio nell'Emilia (RE) (Partito: PD)  - Consigliere  Consiglio Comunale Reggio nell'Emilia (RE) (Lista di elezione: Cen-sin) 


 

«L'Anci farà da tutor, ma i ritardi non giustificano i tagli» - INTERVISTA

  • (06 agosto 2012) - fonte: Il Mattino - inserita il 07 agosto 2012 da 31

    «Quanto fatto dal governo è dettato solo dall'esigenza di recuperare il mancato aumento dell'Iva».

    Questione di volontà. E di metodo. Il successo nella caccia ai tributi non riscossi si raggiunge così. Graziano Delrio, presidente dell'Anci e sindaco di Reggio Emilia ne è convinto.

    Per la Corte dei Conti la sua regione è stata la più brava negli accertamenti: ne ha messo a segno il 91%. Al Sud un disastro. Quale è il segreto?

    «Esistono delle difficoltà nel recuperare le risorse legate alle tasse non riscosse. Ma sono convinto che si tratti soprattutto di una questione di organizzazione. L'Emilia è stata la prima della classe in questo perché ci siamo dedicati con impegno alla risoluzione del problema. Però abbiamo avuto accanto un partner fortissimo: l'Agenzia delle Entrate con la quale c'è un protocollo d'intesa che mette tutti i comuni anche quelli più piccoli in grado di accedere alle banche dati nazionali e monitorare così in modo fedele la riscossione dei tributi. Ora a partire da settembre l'Anci lancia l'operazione tutor: offriremo alle amministrazioni locali di tutt'Italia, il know how necessario per riuscire a fare quello che abbiamo fatto noi sul fronte degli accertamenti. Abbiamo già attivato le banche dati disponibili. E chi vorrà potrà contattarci per essere inserito nel programma».

    Da cosa dipendono le cifre sbiadite del Meridione?

    «Certo il nodo dei trasferimenti e dei mancati introiti delle entrate è molto stretto al Sud. Ma è pur vero che tanto dipende dagli amministratori. La cultura del territorio è indispensabile. Bisogna lavorare di più sul senso civico delle persone. È anche vero che queste in cambio vogliono servizi e qualità commisurati a quel che spendono per averli. E allora...».

    Riscossione a parte, i tagli del governo Monti alle amministrazioni locali hanno dato il colpo di grazia. Si poteva fare diversamente?

    «Questi sono tagli lineari e basta. Altro che lotta agli sprechi. E puntano solo a recuperare i soldi che mancano al governo dall'Iva. Non importa se sganciano bordate pesantissime sulle nostre casse. Se fossero davvero sforbiciate nel nome della lotta agli sprechi, Monti avrebbe dovuto utilizzare il metodo dei costi standard e fissare un tetto per chi li sforava. Il teorema delle medie invece è dannosissimo per le amministrazioni pubbliche».

    A settembre terrete gli stati generali dell'Anci. Cosa chiederete al governo?

    «Ribadiremo che questo è un metodo sbagliatissimo che non intendiamo accettare: se entro settembre non ci si siederà ad un tavolo comune a fare il punto reale della situazione non andremo avanti. Quel che è certo è che non sopporteremo i tagli da due miliardi annunciati per il 2013. Così si va tutti al tappeto. E poi anche questa classe politica...c'era tutto il tempo per modificare la spending review».

    Perché non è stato fatto?

    «Evidentemente nessuno aveva interesse. Il governo deve capire che non ci può mica trattare - con tutto il rispetto per le categorie - come tassisti o farmacisti. L'esecutivo cambi atteggiamento nei nostri confronti. Capisca che gli enti locali sono la spina dorsale del Paese. Ed inzi col cambiare subito il patto di stabilità che così come è deprime il lavoro e gli investimenti. E poi l'Imu deve restare ai Comuni: non possiamo davvero continuare a fare i gabellieri dello Stato».

    Fonte: Il Mattino | vai alla pagina

    Argomenti: anci, enti locali, tasse, tagli, spesa pubblica, sud, emilia-romagna, comuni, amministrazioni locali, IVA, Corte dei Conti, patto di stabilità, classe politica, IMU, Agenzia delle Entrate, governo Monti, spending review, sindaco di Reggio Emilia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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