Ti trovi in Home  » Politici  » Giulietto CHIESA  » L'esproprio della Democrazia - INTERVISTA

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Giulietto CHIESA


 

L'esproprio della Democrazia - INTERVISTA

  • (28 agosto 2012) - fonte: www.cadoinpiedi.it - inserita il 17 settembre 2012 da 31

    L'ipotesi di riforma della legge elettorale con una soglia del 5% è un tentativo di stroncare sul nascere l'ascesa di nuovi protagonisti politici. Il principale responsabile è il Pd, in combutta con il Pdl. Bisogna contrastare questa truffa con una sollevazione popolare.

    Diverse ipotesi a vaglio per la riforma della legge elettorale attualmente in vigore. Come si muoveranno i partiti secondo Lei?

    «Da quel che vedo, è in corso un nuovo grave tentativo di sottrarre agli italiani la possibilità di decidere chi li governerà. Questo tentativo viene inequivocabilmente dal Partito Democratico, che è il principale responsabile di questa truffa imminente e dal PDL, che sono evidentemente in combutta per togliere agli Italiani ogni possibilità di decidere.

    Stabilire una barriera del 5%, che pare l'unica cosa certa al momento, con tutta una serie di variazioni sul tema, incluse le percentuali regionali che dovrebbero essere raccolte, fa pensare in tutti i casi che si voglia eliminare ogni possibilità di apparizione di nuovi protagonisti elettorali, a iniziare dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, ma non solo. Questi progetti di legge sono tutti funzionali a escludere tutti gli altri partiti, che sono milioni di persone, dalla possibilità di accedere al Parlamento.

    Ora, io considero questo un evento di una gravità senza precedenti, addirittura peggiore del famoso porcellum, cioè della legge elettorale che abbiamo attualmente in vigore. E' una vera e propria organizzazione criminale della casta, che sta espropriando illegalmente i cittadini della democrazia rappresentativa. Questo è lo stato delle cose. La questione vera che abbiamo di fronte è: riusciamo a impedirglielo?

    Il problema si pone in questi termini: una minoranza della popolazione italiana e dei suoi rappresentanti sta cercando di scippare la democrazia alla maggioranza. Si va verso la fine di un sistema e l'introduzione di un nuovo che con la democrazia non avrà più nulla a che fare. Di fronte a questa illegalità io credo che bisogna studiare le forme per ripristinare la legalità e questo si potrà fare solo con una vera e propria sollevazione popolare di massa. Per questo, faccio un appello a una sollevazione popolare contro questa casta politica».

    Lei menzionava il porcellum. Perché fu fatta quella legge, e non un'altra?

    «Per le stesse ragioni per cui è stata fatta questa. Il porcellum doveva impedire agli italiani e agli iscritti dei partiti esistenti, di intervenire sulle decisioni delle segreterie. E' stata la seconda tappa espropriativa dopo l'introduzione del sistema maggioritario, che è stato l'inizio della gigantesca truffa antidemocratica in cui stiamo vivendo.

    Quindi: primo, passaggio al maggioritario con la scusa della governabilità; secondo, tutte le varianti del porcellum; terzo, oggi un vero e proprio atto eversivo che si presenta però con la faccia della legalità, perché verrebbe deciso da un Parlamento che non rappresenta niente altro che se stesso. Tutto questo naturalmente è giocato su un equivoco di base che è il discorso sul bipartitismo. Ci hanno voluto imporre un bipartitismo che non ha nulla a che vedere né con la storia né con l'esperienza né con la realtà del popolo italiano. Hanno voluto imitare la Gran Bretagna con il suo bipartitismo o gli Stati Uniti: sono due forme di totale espropriazione della volontà popolare! Vogliono fare la stessa cosa in Italia in una situazione in cui non c'è nessuna condizione per poterla realizzare. Questo si è trasformato, come negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, in un inciucio, cioè in una truffa elettorale e politica ai danni dei cittadini».

    Anche il Capo dello Stato sollecita la riforma. Quali partiti si avvantaggeranno della modifica e quali no?

    «Solo due si avvantaggeranno, di fatto: il Pd e il Pdl. Gli altri saranno costretti a coalizzarsi e quindi di fatto resterà un terzo possibile polo rappresentato dall'IDV di Di Pietro e probabilmente da Sel, lasciando in un angolo Grillo, che in queste condizioni potrebbe rappresentare, credo, un notevole successo elettorale con una quindicina di seggi. Tutti gli altri fuori, e sono moltissimi, milioni, che saranno comprabili, variamente riconducibili alle case madri che vorranno ripristinare il loro bipartitismo. Questa è, ripeto, una gravissima lesione del corpo democratico del Paese ed è palesemente incostituzionale. Io non so che cosa voglia il Presidente della Repubblica, ma i suoi appelli mi pare che siano del tutto privi di sostanza».

    Fonte: www.cadoinpiedi.it | vai alla pagina

    Argomenti: legge elettorale, casta, riforma elettorale, democrazia, pdl, pd, soglia di sbarramento, porcellum | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato