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«Autonomie e minoranze nella Costituzione»
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(05 settembre 2012) - fonte: lavocedelnordest.it - inserita il 08 settembre 2012 da 31
«E' un'occasione importante, quella che celebriamo oggi qui insieme, a nome della Provincia Autonoma di Bolzano, della Repubblica Italiana e della Repubblica d'Austria»«Il riconoscimento delle autonomie e la tutela delle minoranze principi fondamentali della Costituzione insieme con l'unità e indivisibilità della Repubblica. E' un'occasione importante, quella che celebriamo qui insieme, a nome della Provincia Autonoma di Bolzano, della Repubblica Italiana e della Repubblica d'Austria. Un'occasione importante per porre, ancora una volta e più che mai, in piena evidenza il significato e il valore europeo della soluzione data alla questione altoatesina e dell'esperienza pluridecennale compiuta su quella base. E sono particolarmente lieto della partecipazione a questa cerimonia del Presidente austriaco Heinz Fischer, a cui mi legano un'antica stima e personale amicizia e una sostanziale, significativa comunanza di visione europea».
«Il 5 di settembre è rimasto un giorno scolpito nella nostra memoria storica condivisa da quando, sessantasei anni fa, segnò la data della firma, a Parigi, dell'accordo De Gasperi-Gruber. In quell'accordo vennero affermati con chiarezza e coraggio principi altamente innovativi per consentire una pacifica e prospera convivenza tra popolazioni diverse per etnia, lingua e cultura, con speciali riconoscimenti per la più vasta comunità, quella dei cittadini di lingua tedesca. La concreta attuazione di quei principi e dell'intesa generale sottoscritta dai governi italiano ed austriaco, non è stata una passeggiata. Sia perché si è rivelata complessa, richiedendo molteplici specificazioni e adempimenti. Sia perché inizialmente non mancarono incomprensioni e ostilità anche virulente. Ma tutto questo - difficoltà e contrasti di qualsiasi natura - è stato via via superato ; fino alla solenne dichiarazione, nel 1992, in sede di Nazioni Unite, della conclusiva, piena composizione della controversia altoatesina. Ed è questo ventesimo anniversario, in particolare, che ha spinto il Presidente Durnwalder, a invitare - e gliene sono grato - qui a Merano me e il collega Fischer, e anche a rimettere a entrambi - con gesto che ho altamente apprezzato - l'onorificenza conferitaci dalla Provincia Autonoma di Bolzano».
«Un cammino percorso che ha richiesto forte e convergente volontà politica, spirito di pace, misura e moderazione, pazienza e slancio innovativo. 'Lo Statuto Speciale di Autonomia del Trentino Alto Adige-Süd Tirol' costituisce 'un riuscito modello di tutela delle minoranze e di serena coabitazione'. Queste parole della dichiarazione comune sottoscritta dieci anni fa dai nostri predecessori Ciampi e Klestil, conservano intatta la loro validità : nulla riuscirà a riaprire dispute anacronistiche tra i nostri due paesi e tra le comunità, in modo particolare quella italiana e quella tedesca, che convivono operosamente in questa regione».
«Il riconoscimento e la valorizzazione delle autonomie regionali e locali, così come la tutela delle minoranze etniche e linguistiche sono principi fondamentali sanciti nella Costituzione italiana insieme con quello dell'unità e indivisibilità della Repubblica. E sono egualmente recepiti in Costituzione i caratteri peculiari dell'autonomia e dello statuto speciale di cui gode la vostra regione, associando in un intreccio unitario le due province di Bolzano e di Trento, giunte insieme di recente a postulare, con il Land Tirol, la nascita di una Euroregione. Il patrimonio e la concezione dell'autonomia, nel suo sviluppo - cui ha dedicato belle parole il Presidente Durnwalder - appartiene dunque a noi tutti. Non potrà e non dovrà esserci alcuno svuotamento di questa autonomia. Naturalmente in uno Stato democratico a struttura federale o a forte vocazione autonomistica come l'Italia, è sempre viva e complessa la dialettica che si sviluppa nelle relazioni tra governo e amministrazione centrale e autonomie regionali e locali. Sono certo che anche momenti e motivi di incomprensione e tensione che possono sorgere - come quelli cui ha fatto cenno il Presidente Durnwalder - sono destinati a risolversi al tavolo dell'intesa prevista dalle norme - e da conseguire sollecitamente - in materia di ridefinizione dei rapporti finanziari. Siamo chiamati a condividere in questa fase, al livello nazionale e al livello regionale, difficoltà e responsabilità per il risanamento della finanza pubblica».
«In nome dell'autonomia crediamo profondamente in valori come quelli del bilinguismo e del biculturalismo, che qui si praticano con spirito europeo».
Quanto alla fase difficile che il processo di integrazione europea, la costruzione di un'Europa unita, sta attraversando, il Presidente Napolitano ha rilevato:
«L'essenziale, per superare le difficoltà, è che le forze politiche e sociali, le opinioni pubbliche, i cittadini dei nostri paesi, non smarriscano mai la consapevolezza delle straordinarie conquiste di civiltà che associandoci prima nella Comunità e poi nella più vasta Unione Europea, abbiamo potuto conseguire. In primo luogo la pace nel cuore dell'Europa, grazie alla riconciliazione franco-tedesca; e via via il superamento di altri contenziosi del passato tra Stati, tra popolazioni, tra maggioranze e minoranze etnico-linguistiche. E' in questo prezioso bilancio che si iscrive la pacificazione e cooperazione in Alto Adige; e si iscrive, grazie a risultati conseguiti specialmente negli ultimi due anni, sulle sponde del mare Adriatico, la riconciliazione e nuova cooperazione tra Italia, Slovenia e Croazia. E allora diano forza queste conquiste a un nostro comune, convinto e coerente impegno per far avanzare la causa dell'integrazione e dell'unità europea».
Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Merano alla cerimonia di consegna del Grand'Ordine di Merito della Provincia Autonoma di Bolzano.
Fonte: lavocedelnordest.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi