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Dichiarazione di Sandro SIMIONATO

Alla data della dichiarazione: Vicesindaco  Comune Venezia (VE) (Partito: PD)  - Assessore  Comune Venezia (VE) (Partito: PD) 


 

Movida project contro la cultura dello sballo alcolico

  • (10 settembre 2012) - fonte: Corriere.it | Andrea Pasqualetto - inserita il 12 settembre 2012 da 31

    Il fenomeno del binge drinking ovvero spritz low cost. Bere per sballare.
    Il vicesindaco di Venezia apre un dibattito sulla cultura della movida cittadina nella sua forma più degenerata dello sballo facile e l'episodio violento di pochi giorni fa: Due colpi di clacson, alcuni giovani che si spostano a fatica, un paio di calci alla macchina e un pugno in faccia: due giorni in coma.

    «Attenzione perché qui si sta muovendo una logica molto pericolosa: bere per eccedere, per esagerare, che non è un elemento di socialità ma di solitudine. Questo è possibile anche perché i prezzi sono bassi e i ragazzi possono bere molto. Prezzi bassi può significare anche prodotti di scarsa qualità ma sempre superalcolici. Insomma, il problema è ampio e riguarda tutti: la filiera, gli esercenti, gli insegnanti, la famiglia».

    Il vicesindaco ha già deciso: «Sarà il "Movida project". Voglio i gestori intorno a un tavolo per un accordo di responsabilità: numero massimo di bicchieri, acqua gratuita, sale di decompressione dove abbassare la temperatura corporea e trasporto gratuito dei ragazzi». E poi controlli nei locali: «Con un bollino blu per chi si distingue».

    Lo spritz low cost: Se si vende a 1,5 euro al bicchiere significa che con 10 euro in tasca ne bevi sei.

    Danilo De Nardi, direttore provinciale della Confcommercio di Venezia, il quale rappresenta i circa 1.500 bar di Mestre e Venezia: «Se costa troppo perché costa troppo, se costa poco perché costa poco, è ora di finirla di criminalizzare i baristi».

    Fonte: Corriere.it | Andrea Pasqualetto | vai alla pagina

    Argomenti: giovani, nord est, veneto, comune venezia mestre, alcool, tensione sociale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (4)

  • Inserito il 07 settembre 2013 da 28804
    Ciao cari Il mio nome è Carità e si è interessata in voi, quando vedo il vostro profilo qui, e io come voi a rispondere ID (charitytamba@yahoo.com), In modo che per me di dirvi di più su me stesso e vi mando le mie foto, come credevo che questo potrebbe essere un buon inizio Ricordate che la distanza, la religione o tribù non importa nella vita, ma vero affetto è tutto quello che serve per vivere la nostra vita ed essere felici. Il tuo nuovo amico trovato, charitytamba@yahoo.com...
  • Inserito il 12 settembre 2012 da 31
    Mati54, che prevenire sia meglio, è cosa risaputa. Il punto è come farlo. Il vicesindaco Simionato, sulle politiche sociali non è certo l'ultimo arrivato e bene inquadra la situazione quando dice: "il problema è ampio e riguarda tutti: la filiera, gli esercenti, gli insegnanti, la famiglia". Queste mi sembrano parole di buon senso ed è proprio per questo che il progetto 'Movida project', per come è stato descritto, mi suona male. Mi suona male ascoltare "acqua gratis" a nemmeno due anni dal referendum. Ed è fantascientifico oltre che improprio parlare di "sale di decompressione per abbassare la temperatura del corpo". Potrebbe essere una genialata pensare ai clienti che si fanno mezz'oretta di 'deco' dopo una bevuta. Peccato che la decompressione in aria richieda gran uso di ossigeno puro, terapeutico, molto costoso. Perciò se parliamo di disagio sociale come causa e non effetto, allora un lavoratore disoccupato o una famiglia in difficoltà, avrebbero ragione nel non volere che le loro tasse pagassero strane strutture per l'after-spritz. Sono convinto che un'appropriata istruzione a portata di tutti e un rapporto lavoro/reddito dignitoso, ridimensionerebbero fisiologicamente il problema per qual è sempre stato.
  • Inserito il 12 settembre 2012 da 862
    Anche a Treviso e a Padova il tradizionale spritz serale ha avuto negli ultimi anni un grande aumento nei numeri. Il violento fatto di Mestre evidenzia che qualcosa non va e se il vicesindaco si preoccupa concretamente di intercettare del disagio lo trovo positivo.
  • Inserito il 12 settembre 2012 da 31
    10 euro in tasca e spesi solo per l'aperitivo ogni sera? Se è vero, queste persone, perlomeno economicamente, non sono in crisi. E basta parlare di giovani con 25 o più anni! Giovani sì, ma uomini e donne. Colgo l'occasione per ricordare al vicesindaco ed a tutti quelli con la memoria corta che il 12 e 13 giugno 2011, c'è stato un referendum sull'acqua (2 quesiti) a cui i cittadini hanno risposto Sì, oltrepassando ampiamente il quorum. Perciò L'ACQUA DEVE ESSERE GRATUITA, anche in esercizi privati. Le 'sale' di decompressione: 1° non esistono; 2° le camere iperbariche costano e servono per terapie specifiche o per lavorare duro a decine di metri sott'acqua. Se il Comune ha tutti questi soldi, allora li impieghi nei Servizi sociali.

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