Ti trovi in Home  » Politici  » Daniela Sperandio  » «Eliminati perchè scomodi. La revoca comunicata via SMS»

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Daniela Sperandio

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Canal San Bovo (TN) (Partito: LISTA CIVICA) 


 

«Eliminati perchè scomodi. La revoca comunicata via SMS»

  • (11 settembre 2012) - fonte: lavocedelnordest.it - inserita il 26 settembre 2012 da 31

    «I primi passi si sono mossi nella vicina o lontana primavera 2010 quando stava portando a termine il mandato l'amministrazione uscente dopo la tragica vicenda che vide coinvolto il sindaco Luigi Zortea.

    Non serve rimarcare i singoli passaggi che sono avvenuti per trovare la persona che sarebbe stata ideale per ricoprire il ruolo del nuovo sindaco, ma è necessario dire che non ci furono le corse per riprendere il comando del nostro Comune, né da parte di vecchi amministratori né da politicanti novelli.

    Gaspare Perotto e Corrado Loss avevano così proposto la figura di Cemin Mariuccia anche se ci sono stati da parte sua già agli inizi dei tira e molla. Si è cercato così di formare una lista con la speranza, fino all'ultimo, che si preannunciasse un seconda lista in modo da poter andare ad elezioni. Purtroppo ciò non è avvenuto e si pensò così di creare una scissione e formare due liste che perseguivano lo stesso programma elettorale in modo da evitare il commissariamento, sempre che si fosse raggiunta la maggioranza degli elettori alle urne.

    I cittadini coscienti della situazione,seppur titubanti, hanno voluto dare fiducia a coloro che hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco seppur non conoscendo per nulla alcuni soggetti, e si sono presentati in maggioranza alle elezioni.

    Ecco che il 16 maggio 2010 Mariuccia Cemin ottiene la carica di sindaco e in vista di ciò che aveva promesso alla popolazione, ovvero di creare una giunta sulla base delle preferenze dei cittadini, delegando così Gaspare Perotto (sebbene non fosse neppure nella lista di maggioranza), Corrado Loss, Stefano Beccalli e Sperandio Daniela.

    La cosa sembrò partire bene nonostante l'inesperienza - aggiunge Sperandio - si era tutti motivati nel rimboccarsi le maniche perseguendo degli obiettivi che ci si era prefissati. Sicuramente il primo periodo è servito per capire come muoversi, conoscere e informarsi su molte questioni anche se alcuni pensano che in un comune come il nostro non c'è molto da fare, e l'amministrazione precedente da subito ha dato disponibilità per il passaggio di consegne. I rapporti non sembravano per nulla incrinati, anzi c'era armonia.

    Forse perché alcuni membri di giunta nella prima fase non si sono mai permessi di parlare se non erano informati sui fatti, ma sapendo poi come muoversi hanno sempre puntato al giusto perchè alla fine chi ricopre certi ruoli ha l'incombenza di gestire denaro pubblico, il che non è poco, cercando perciò di fare le scelte giuste per poterne dare motivata giustificazione a chi ha riposto la propria fiducia nella nuova amministrazione (in tutti i sensi).

    Iniziate le prime discussioni - continua l'ex assessore -, alcune sfociarono anche in risultati positivi, il clou si è avuto con una nuova assunzione all'interno dell'organico del comune dopo che in campagna elettorale era stato professato che ci sarebbe stata una razionalizzazione del personale.

    La mia contrarietà a tale decisione - sottolinea l'ex assessore Sperandio - ha infuocato gli animi, ma allora il sindaco dopo delle accuse molto pesanti, ha rimarcato di non portare alcun rancore nei miei confronti e le cose sembravano poter proseguire anche se in seguito si è capito che il rancore è sempre rimasto.

    Lo si era potuto vedere dagli atteggiamenti, dalle mancate comunicazioni mettendomi in situazioni a volte imbarazzanti, non essendo a conoscenza di alcuni incontri o questioni e dal mancato ascolto riguardo alcune richieste come quella di cercare di instaurare un rapporto con il nostro ente superiore, ovvero la Comunità di valle (richieste fatte dall'assessore e dal vicesindaco ripetute più volte) e i rapporti incrinati che si sono venuti a creare con la Provincia.

    Tutto ciò è nato dal voler agire spesse volte d'impulso e voler seguire la propria strada, guidata solo dall'assessore alle Foreste, senza discutere, senza confrontarsi, senza dare fiducia a chi l'avrebbe meritata, e senza appoggiare idee valevoli degli altri. Perciò l'ennesima richiesta di discussione e confronto rispetto a 30.000 euro a bilancio per la realizzazione di un recinto dei cervi a Caoria, sfociata in lite per la mancanza di ascolto degli altri e preferendo presentare le dimissioni piuttosto che sospendere la voce dal bilancio.

    Segue la richiesta di chiarimento e una valutazione ulteriore rispetto a un progetto di Malga Fossernica, anche questo è stato un punto dolente visto che probabilmente c'era chi vedeva il lavoro già fatto il prossimo mese ma forse i tempi burocratici probabilmente non l'avrebbero permesso. Infine l'ostinazione per un compromesso tra comune e Comunità di valle rispetto a una spesa in merito al trasporto degli alunni di Imer per recarsi al Polo scolastico di Lausen.

    Un polo scolastico nuovo realizzato grazie alla precedente amministrazione, costruito con fondi provinciali. Una scuola all'avanguardia che va a rischio di non avere i numeri per riuscire a mantenere le classi e sul quale il sindaco cerca di risparmiare 2.000 euro su un servizio che porta giovamento al nostro comune evitando così la chiusura della stessa, mentre si dovrebbe cercare di agevolare e favorire chi dal fuori valle vuole usufruire di una scuola vicina che offre oltretutto un'offerta formativa diversa. Opportunità infine per i nostri ragazzi di avere delle classi più numerose conoscendo persone nuove e non doverli mandare magari a Fiera per frequentare la seconda media.

    Questi i punti principali oggetto di discussione che mi hanno visto in causa con il vicesindaco Loss e il sindaco.

    Però le giunte di Perotto e Cemin svoltesi in parte a Caoria hanno portato alla conclusione dei due, che assessore e vicesindaco rallentavano lavori per loro urgenti e per paura che si sarebbero fermate altre loro priorità hanno pensato bene di eliminarli in quanto scomodi. Ma si dimenticano che i cittadini hanno dato fiducia in queste persone, ma probabilmente per loro è più importante raggiungere solo alcuni obbiettivi con un regime autoritario che vede il tacito assenso anziché amministrare nel miglior modo possibile con il dialogo e la discussione.

    Detto questo la revoca comunicata via SMS e in un consiglio informale non è stata ancora comunicata in un consiglio ufficiale.

    Entrata in vigore ufficialmente dal 06 settembre 2012 ha visto il susseguirsi di una serie di dimissioni avvenute lo stesso giorno, in primis quelle del vicesindaco e assessore e infine di 4 consiglieri comunali. Le persone dimissionarie si sono probabilmente rese conto di aver ripiegato la loro fiducia nelle persone sbagliate, ma all'epoca delle elezioni purtroppo non si conosceva nessuno approfonditamente. A loro se ne aggiungerà sicuramente un altro a breve e un secondo, un terzo, un quarto, se qualcuno coscienziosamente penserà al bene del suo comune.

    Infatti alle basi dell'amministrazione di un comune non può esserci un sistema totalitario. Ma sembra che il sindaco Cemin abbia già individuato come futuro vicesindaco, l'attuale assessore Stefano Beccalli e voglia inserire all'interno della giunta Giulia Rattin, Daniele Furlan o Sergio Sperandio.

    Cosa ne penserà la gente? O meglio chi è rimasto pensa davvero che la cosa migliore sia quella di continuare con mezza giunta cambiata, e persone ancora una volta inesperte, che dovranno prendere in mano l'intera situazione?Quali saranno i futuri consiglieri?Persone che erano entrate in lista per riuscire ad ottenere il numero congruo per formare una lista all'epoca delle elezioni?

    La soluzione migliore sarebbe sicuramente il commissariamento con le dimissioni del sindaco se vuole essere corretto nei confronti dei propri cittadini, dopotutto a varie riunioni frazionali e non solo, ha chiesto più volte alla gente di creare loro una lista e che lei sarebbe stata la prima a dimettersi e a votarli, riferendo che lei non è neppure originaria del nostro comune dando l'impressione di essere sindaco solo per fare un favore agli abitanti del Vanoi. Almeno così facendo permetterebbe a persone di altra caratura di avere il tempo per formare il proprio gruppo e potendo recarsi così alle urne già la prossima primavera. Questo per il bene di una comunità - conclude Daniela Sperandio - anche se dispiace giungere ad un commissariamento come era già successo anni fa».

    Fonte: lavocedelnordest.it | vai alla pagina

    Argomenti: nord est, dimissioni, Statuti Speciali per Provincie e Regioni, sindaco, comuni montani, amministrazione comunale, Regione Trentino A.A. | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato