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Dichiarazione di Giorgio ORSONI

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Venezia (VE) (Partito: PD)  - Consigliere  Consiglio Comunale Venezia (VE) (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Sin) 


 

«Non faccio più affidamento su questo Governo. Va contro tutto ciò che fanno i Comuni» - INTERVISTA

  • (12 ottobre 2012) - fonte: Il Gazzettino - inserita il 12 ottobre 2012 da 31

    Venezia tradita dal Governo.

    Dopo lo stanziamento del governo di 1 miliardo e 250 milioni per il Mose senza effettuare nessun trasferimento al Comune e la riassegnazione allo Stato di circa 116 mila metri quadrati di Bacini in uso al Magistrato alle Acque, il sindaco è andato a Roma per reclamare i soldi dovuti e protestare direttamente nell’ufficio del ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera.

    Sindaco, aveva avuto qualche avvisaglia di questo blitz?

    «Avevamo affrontato nelle scorse settimane il tema con il Consorzio Venezia Nuova, che fin all’inizio aveva manifestato preoccupazioni sulla sua permanenza. Io avevo tuttavia dato la massima disponibilità del Comune, con la garanzia che non sarebbe cambiato nulla. Poi un avvocato dello Stato, sollecitato non so da chi, ha proposto il tema in Comitato di magistratura esprimendo una preoccupazione che ritengo inesistente. Per loro cambierebbe solo il proprietario cui pagare il canone concessorio, cioè al Comune invece che allo Stato. Visti oggettivamente, sono argomenti inconsistenti».

    Ha incontrato il ministro Passera? Ha ancora fiducia in lui?

    «Ho Parlato con il ministro, che mi ha ascoltato con grande attenzione. Sì, ho molta fiducia nel ministro. Qualcuno dentro il Ministero, però, antepone interessi privati a quelli legittimi di una amministrazione pubblica cui era stata concessa la restituzione dell’Arsenale, del quale la città era stata privata per secoli».

    Cosa farete adesso?

    «Intanto vediamo come esce il decreto, poi ci sarà il passaggio parlamentare da seguire con attenzione. Comunque mi auguro che la concessione di questa norma si limiti agli interessi pubblici del Ministero e non coinvolga anche gli interessi dei soggetti privati che vi lavorano. Quindi, dovranno restare fuori le aree ex Sommergibilisti, che dalla Marina passano al Comune. Quanto alle tese della parte nord, è vero che alcune di esse sono state date in affidamento provvisorio, ma dovranno tornare al Comune».

    Che dice invece dei milioni di Legge speciale che anche questa volta non arriveranno?

    «È una cosa vergognosa, che la dice lunga sulla parola che hanno certi esponenti del Governo. Il viceministro Ciaccia, alla presenza di testimoni, in luglio mi aveva assicurato che la somma sarebbe stata non solo deliberata, ma che i fondi sarebbero stati disponibili. Ho imparato che non mi posso più fidare di persone come lui».

    Nel caso non si muovesse nulla, il Comune sta pure meditando di impugnare lo stanziamento a Favore del Mose, nonostante le deliberazioni per il Comune. Il sindaco si limita a non escluderlo completamente, ma ha la quasi certezza che in questo 2012 non vedrà un soldo.

    «Non faccio più affidamento su questo Governo, che va contro tutto ciò che fanno i Comuni e soprattutto il Comune di Venezia, frustrando le sue legittime aspettative. Si ricordino, i signori ministri, che Venezia è sempre in grande credito nei confronti dello Stato e che questo dovrebbe far riflettere sugli attuali rapporti che ha con Venezia».

    Fonte: Il Gazzettino | vai alla pagina

    Argomenti: enti locali, legge speciale per Venezia, venezia, Mose, sindaco di Venezia, governo Monti, spending review | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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