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Dichiarazione di Delia MURER

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Il decreto con le nuove tabelle per l'invalidità civile va ritirato»

  • (31 ottobre 2012) - fonte: www.deliamurer.it - inserita il 01 novembre 2012 da 31

    «Il decreto con le nuove tabelle per l'invalidità civile va ritirato. Una riscrittura del protocollo che non parte dai bisogni dell’utenza, che non s’interroga sulle difficoltà, sui problemi, sui nodi dell’inclusione ma che rivolge il suo sguardo esclusivamente al tema dei falsi invalidi, della lotta alle truffe, dei tagli finanziari al settore. Noi chiediamo al Governo di ritirare lo schema di decreto e aprire una nuova concertazione sul tema dell’invalidità, chiamando a raccolta le associazioni, i sindacati, le categorie e stilare, con loro, una regolamentazione seria, moderna, che analizzi i problemi del settore e dia risposte complete e compiute».

    Lo afferma Delia Murer, deputata del Pd, componente della commissione Affari sociali. La commissione, entro il prossimo 7 novembre, esprimerà un parere su un atto del Governo, vale a dire il decreto ministeriale con nuove tabelle di percentuali d’invalidità.

    «E’ bene ricordare che il decreto portato alla Camera dal ministro Balduzzi arriva come eredità dal vecchio governo.
    E’ infatti la conseguenza dell’articolo 20 della legge 102, varata da Berlusconi, e centrata su tagli e controlli. A criticare pesantemente il decreto ministeriale con le nuove tabelle sono state anche la Fish e l’Anmic, sentite in audizione presso la commissione Affari sociali».

    «Le nuove tabelle – ha affermato la Fish - dovrebbero regolamentare l'accertamento e la valutazione delle invalidità civili, ma contestiamo sia l'arretratezza dello strumento (ancora basato su una logica strettamente sanitaria), sia la burocratizzazione esasperata delle procedure, e facciamo notare i costi che si produrrebbero a causa dell'ingente mole di certificazioni specialistiche che ciascun cittadino dovrà presentare».

    "Lo strumento, che dovrebbe essere mirato a riconoscere diritti e agevolare l'accesso ai servizi, sembra piuttosto - sostiene la Fish - un meccanismo per incentivare l'attività professionale di medici legali e altri specialisti".

    «Ancor più esplicita la posizione dell'Anmic, per la quale l'approvazione delle tabelle sarebbe "un'autentica sventura per tutti". "Nel realizzare la sintesi tra la valutazione medica e l'interpretazione della legge - sostiene il presidente Pagano - gli autori hanno abbassato di molto il livello del riconoscimento dello stato di invalidità, rendendo inaccettabile la linea valutativa delle minorazioni imposta nelle stesse tabelle".

    In altri termini, "i giudizi sulle patologie sofferte del soggetto esaminato, secondo le nuove tabelle, portano a classificazioni di chiusura definitiva nel riconoscimento dello status di invalidità civile.

    L'Anmic rimarca il fatto che si va verso un "triste abbassamento riconoscitivo della reale invalidità" del soggetto, con "gravi e drammatiche ripercussioni sociali" e "molte persone che saranno condannate alla marginalità".

    Necessaria dunque "una rivisitazione delle tabelle con una nuova impostazione, che faciliti la funzione sociale del disabile per l'equilibrio socio-assistenziale, assicurandogli tutela, dignità e autonomia nella sua vita quotidiana».

    «L'Anmic ha deciso dunque la costituzione di una sua "commissione tecnico-scientifica composta da figure professionali di specialisti nel campo della medicina legale e con comprovata esperienza nell'ambito dell'accertamento dell'invalidità civile" chiamata ad elaborare nel breve volgere dei pochi giorni a disposizione una diversa formulazione da proporre al Parlamento in occasione delle audizioni che la Commissione Affari sociali ha previsto con le associazioni delle persone con disabilità».

    Fonte: www.deliamurer.it | vai alla pagina

    Argomenti: disabili, Governo Berlusconi, disabilità, servizi sociali, governo Monti, invalidità civile, burocratizzazione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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