Ti trovi in Home  » Politici  » Pier Paolo BARETTA  » «Subito credito d'imposta per ricerca e sviluppo» - INTERVISTA

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Pier Paolo BARETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Subito credito d'imposta per ricerca e sviluppo» - INTERVISTA

  • (05 novembre 2012) - fonte: Il Sole 24 Ore | Celestina Dominelli - inserita il 06 novembre 2012 da 31

    «Ci batteremo per cancellare del tutto la franchigia sulle spese sanitarie».

    Dalla nuova impostazione della manovra «potremo recuperare per il 2013 un miliardo di euro da destinare al taglio del cuneo fiscale. La priorità, e su questo c'è un'intesa di maggioranza, deve essere il lavoro».

    Pier Paolo Baretta (Pd), uno dei due relatori alla legge di stabilità (l'altro è Renato Brunetta del Pdl), non ha dubbi su quale debba essere la destinazione di una parte della dote derivante dal mancato intervento sull'Irpef.

    Brunetta vorrebbe che le risorse finissero tutte sul tavolo della produttività.

    Penso che bisogna distinguere tra il 2013, in cui abbiamo a disposizione 4,2 miliardi di euro recuperati dallo stop alla riduzione delle prime due aliquote dell'Irpef, e il 2014, quando avremo un incremento importante che ci consentirà di dire che la manovra è in crescita Se dai 4,2 togliamo 1,15 miliardi che servono a evitare l'aumento dell'Iva agevolata dal 10 all'11%, un ulteriore miliardo per cancellare la retroattività del taglio delle agevolazioni fiscali, che potrebbe salire fino a 1,9 miliardi se, come chiediamo, si stralceranno del tutto il tetto e la franchigia, si scende a 1-1,2 miliardi e io credo che dobbiamo concentrare la platea dei beneficiari.

    Non c'è spazio per un intervento a favore delle imprese già dall'anno prossimo?

    Non ci sono le risorse. Penso che l'operazione da fare per le aziende nel 2013 sia di dare subito il credito d'imposta su ricerca e sviluppo da finanziarsi con le risorse che si ricaveranno dal "Piano Giavazzi". E' una richiesta che Confindustria ha avanzato in commissione e ritengo sia una cosa giusta, da prevedere subito. Il discorso sarà invece diverso nel 2014.

    Ci saranno più risorse?

    Il miliardo per i lavoratori può raddoppiare nel 2014 se i sindacati raggiungeranno l'accordo sulla produttività che spero venga fatto. A quel punto sarà possibile porsi il tema degli autonomi e ipotizzare anche un intervento sull'Irap. Intanto partiamo nel 2013 con lo sgravio per i redditi da lavoro a cui si aggiunge un altro miliardo per il sociale.

    Chi ne beneficerà?

    Nella manovra non sono considerati indigenti e pensionati. Le risorse del fondo ad hoc che fa capo a Palazzo Chigi non saranno più indistinte, ma bisognerà fissare con tabelle e cifre dove andranno questi soldi.

    II Governo, però, non ha ancora deciso se accettare la proposta di stralciare del tutto il tetto e la franchigia su detrazioni e deduzioni fiscali...

    L'Esecutivo si è riservato di rispondere quando abbiamo posto la questione. Ci sono due tasselli da considerare. In primo luogo una valutazione di quantità perché la manovra deve garantire saldi invariati. E poi c'è una valutazione sul merito.

    In che senso?

    Prendiamo, per esempio, il nodo dei mutui. E' di tutta evidenza che aver messo i costi sostenuti per i mutui prima casa dentro il tetto di 3 mila euro per gli oneri detraibili è uno strafalcione e che il Governo ha tutta la volontà di correggerlo. Ma è chiaro che l'Esecutivo è prudente nel dire aboliamo tutti i tetti (mutui e spese per le famiglie) perché ciò equivarrebbe a un ridimensionamento del tema C'è una questione di politica fiscale e questo aspetto va approfondito.

    Un altro punto al centro del prossimo confronto con il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli. Avete già deciso quando vi vedrete?

    Da lunedì ogni giorno è buono. Ci aspetta una settimana di lavoro in commissione per arrivare a fine settimana con il testo da presentare all'aula.

    Al Mef proporrete anche l'eliminazione della franchigia sulle spese sanitarie?

    Noi siamo per toglierla. Se al lavoratore sottraiamo il vantaggio che era collegato alla riduzione delle aliquote Irpef e gli lasciamo la franchigia, la mazzata fiscale si rivela rilevante. Per questo ci batteremo affinché sia eliminata.

    Fonte: Il Sole 24 Ore | Celestina Dominelli | vai alla pagina

    Argomenti: economia, lavoro, sanità, sviluppo, ricerca, mutui, spesa sanitaria, irpef, fisco, redditi, legge di stabilità, governo Monti, cuneo fiscale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato