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Dichiarazione di Antonino SAITTA

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Provincia Torino (Partito: PD)  - Consigliere Provincia Torino (Lista di elezione: PD) 


 

«Il governo ci chiede di risparmiare cinquecento milioni su quattro miliardi: ma così è impossibile» - INTERVISTA

  • (09 novembre 2012) - fonte: la Repubblica | Annalisa Cuzzocrea - inserita il 09 novembre 2012 da 31

    Davanti ai tagli del governo, l'unica soluzione è risparmiare sui servizi ai cittadini. Non è un ricatto, i soldi ci mancano sul serio. Costretti ad alzare i toni per farci rispettare.

    Un ricatto?

    «Lo spieghiamo al governo da mesi. Il taglio di 500 milioni non è praticabile. I comuni hanno una spesa corrente di 26 miliardi, le province di 4, e dobbiamo tutti risparmiare 500 milioni. Impossibile».

    Quindi: termosifoni spenti e più vacanze per tutti. Una soluzione responsabile.

    «Per evitare il dissesto finanziario dovremo tagliare tutte le spese, e tra le spese c'è il riscaldamento. Comprimeremo tutto».

    Speravamo fosse una provocazione.

    «Abbiamo colto quest'occasione per spiegare al ministro che noi abbiamo competenza sulle scuole, e che negli ultimi anni non ci è stata data una lira per l'edilizia scolastica. Il procuratore Guariniello ha lanciato un allarme sicurezza che il governo non ha ascoltato. Con questi soldi non riusciamo neanche a fare manutenzione ordinaria. Il patto di stabilità ci impedisce di fare investimenti, o di pagare le imprese che hanno fatto i lavori».

    Dopo aver scoperto quanti soldi pubblici si sprecano negli enti locali, quel che dice suona assurdo?

    «C'è ormai una semplificazione diffusa, quando si parla di province si dimentica che fanno anche dei servizi. La nostra spesa è quasi tutta spesa per servizi».

    Quasi.

    «Quando sono arrivato alla provincia di Torino c'erano 2.150 dipendenti. Li ho ridotti a 1.650, ho tagliato le consulenze, ho fatto di tutto, e vengo trattato dal governo come quelli che non hanno fatto la spending review.
    Non si possono trattare tutti alla stessa maniera, i tagli lineari non hanno senso».

    Unica soluzione: i bracieri in classe.

    «Giovedì incontrerò tutti i presidenti e decideremo una modalità per dare attuazione a questi tagli, anche per dimostrare quanto siano squilibrati».

    E un altro ricatto?

    «Grilli ci ha ricevuti dopo che abbiamo alzato il tono. Forse dobbiamo fare come i tassisti, le assicurazioni, i banchieri. Trasformarci in lobby per farci rispettare».

    Fonte: la Repubblica | Annalisa Cuzzocrea | vai alla pagina

    Argomenti: enti locali, scuola, tagli, soldi pubblici, edilizia scolastica, servizi ai cittadini, patto di stabilità, governo Monti, spending review | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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