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Dichiarazione di Roberto Sergio Ravello

Alla data della dichiarazione: Assessore Regione Piemonte (Partito: Fratelli d'Italia Centrodestra nazionale) 


 

Nuovi invito a trasferire le risorse per il rischio idrogeologico 

  • (12 novembre 2012) - fonte: www.regione.piemonte.it - inserita il 14 novembre 2012 da 13739
    “La filosofia alla base del ragionamento del ministro Clini è un elemento di riflessione condivisibile. In un Paese come il nostro, dove il 9,8% del territorio nazionale, secondo uno studio del ministero dell’Ambiente, è interessato da aree ad alta criticità idrogeologica, è fondamentale dare risposte strutturali partendo necessariamente dalle programmazioni di area vasta che le Regioni hanno elaborato ed aggiornato nel tempo ma che oggi, per le note difficoltà di bilancio, non sono in grado di finanziare. Anche per questo motivo, pur comprendendo che la crisi della finanza pubblica non risparmia nemmeno l’amministrazione centrale, anche nella veste di coordinatore della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni, ritengo che il dibattito scaturito dall’appello del ministro all’UE costituisca un’occasione per rinnovare al ministero dell’Ambiente l’invito al trasferimento delle risorse utili al finanziamento degli interventi previsti negli accordi di programma per la mitigazione del rischio idrogeologico sottoscritti dal ministero stesso e dalle Regioni tra il 2009 ed il 2010, colmando anche il gap di trasferimenti che è venuto a crearsi tra le Regioni del Nord e del resto d’Italia”. “è auspicabile che la giusta richiesta di rivedere i vincoli derivanti dal patto di stabilità, inoltre, non sia limitata agli interventi contro il rischio idrogeologico, bensì estesa a tutti gli altri interventi emergenziali che gli enti locali e le Regioni si trovano a dover fronteggiare, quale ad esempio la prevenzione del rischio sismico. Pur condividendo, infine, la volontà di superare la logica emergenziale e la gestione straordinaria, riteniamo che i ritardi nell’attuazione di una concreta politica di prevenzione e di riduzione dei rischi non siano attribuibili al ruolo dei commissari, bensì al mancato trasferimento delle risorse già assegnate alle Regioni per far fronte alle criticità più urgenti. Solo in Piemonte sono 217 gli interventi previsti nel piano del 2010”. “per garantire la necessaria sicurezza del nostro Paese, portando a compimento i programmi già avviati e condivisi anche con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e con le Autorità di Bacino, le Regioni richiamano da tempo l’effettivo stanziamento delle risorse necessarie, senza le quali è e continuerà ad essere impossibile restituire ad un territorio fragile e sottoposto agli effetti dei cambiamenti climatici la risposta al rischio idrogeologico”
    Fonte: www.regione.piemonte.it | vai alla pagina
    Argomenti: finanziamenti, ambiente, territorio, patto di stabilità, dissesto idrogeologico, terremoti, rischio sismico | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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