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Dichiarazione di Mario Carossa

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Piemonte (Gruppo: Lega) 


 

Conti della Regione: “La verità è una sola: in passato nessuno ha mai voluto aggredire il debito”

  • (13 novembre 2012) - fonte: gruppoleganord.piemonte.it - inserita il 14 novembre 2012 da 13739

    “Riguardo all’enorme aumento del debito in Sanità non mi interessa il come si sia arrivati a queste cifre, invece è evidente che in passato non c’è stata alcuna volontà di ridurre questo debito. Nel 2005 i costi della sanità del Piemonte erano pari a circa 7,3 miliardi, nel 2010 sono diventati quasi 8,7 miliardi. Lo sbilancio tra entrate e uscite dell’ente Regione è passato dai 730 milioni del 2005 ai 3 miliardi e 879 milioni del 2010.

    Ciò dimostra una sola cosa, se vogliamo trovare un colpevole, che nessuno ha avuto la volontà di intervenire quando era più facile farlo. Che nessuno ha voluto neanche provare a tenere sotto controllo i costi, perché da sempre la politica, purtroppo, ha pensato al giorno dopo e non al futuro della nostra regione e a garantire i servizi.

    E’ molto più facile non aggredire la spesa pubblica con provvedimenti anche antipatici, perché così non si scontenta nessuno. E quando si va a votare non ci sono scontri e non ci sono polemiche. Ecco allora la differenza con questa giunta la quale, pur nel momento di difficoltà che viviamo, ha cercato di aggredire la spesa per ridurla.

    Può anche darsi che noi non saremo rieletti, può anche darsi che qualcuno non sia così contento dei nostri provvedimenti. Noi però lasceremo un Piemonte con i conti a posto, con i servizi intatti o aumentati, con un’opportunità di crescita per il futuro e per i nostri figli.

    Altri hanno lasciato la nostra Regione coperta di debiti e soffocata dalle tasse”.
    “Un chiaro esempio di questo è nella cultura. In passato il settore cultura utilizzava circa 130 milioni di euro, oggi ne ha a disposizione 43. E allora qualcuno mi deve spiegare, oggi, che cosa si faceva in passato con 130 milioni di euro, visto che oggi con 43 si fa la stessa ottima cultura se non di più con eventi che hanno un grandissimo successo come è stato per la recente Artissima. Ciò a prescindere dalle manifestazioni e dalle proteste fuori dalle porte della Regione, a volte come sappiamo “telecomandate”. Ecco il concetto del buon padre di famiglia, risparmiare e spendere i denari pubblici con oculatezza e grandissima responsabilità per arrivare a fine mese. Noi facciamo la stessa con la nostra Regione”.

    Fonte: gruppoleganord.piemonte.it | vai alla pagina

    Argomenti: tagli, cultura, sanità, Lega Nord, debito, regione Piemonte, servizi | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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