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Dichiarazione di Cristiana Muscardini

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: ECR) 


 

Conservatori Social Riformatori: tre richieste all'agenda Monti e l'impegno a non tradire il significato delle parole

  • (03 gennaio 2013) - fonte: "Il Patto Sociale" - inserita il 07 gennaio 2013 da 26633
    03/01/13 La politica, in questi giorni, segue la nuova moda di usare la parola "conservatori" in modo negativo per chiudere sbrigativamente il confronto con gli avversari. Un tempo si diceva fascista o comunista oggi, improvvisamente, il nuovo centrismo, che non si vuole definire centro, chiama conservatori tutti coloro, che non condividono completamente le loro proposte, o che sono avversari elettorali. Non è un buon inizio per rinnovare la politica italiana che finalmente, se riesce a superare gli obsoleti termini destra e sinistra come sono stati utilizzati nel secolo scorso, dovrebbe avere la capacita di saper coniugare le riforme delle proprie istituzioni e dei sistemi partitici con la necessità di conservare i valori e le tradizioni migliori della propria identità nazionale ed europea. Usare le parole a sproposito, o dando alle stesse un significato in tutto o in parte errato, rischia di diventare fonte di nuova confusione. Non per nulla Voltaire diceva: "se vuoi parlar con me fissa i tuoi termini". Tanto per dovere di cronaca ricordiamo che movimenti democratici conservatori e riformatori sono presenti nella maggior parte degli Stati del mondo e che gli stessi, in molti casi, governano con soddisfazione dei loro cittadini: propri in questi giorni se i Repubblicani americani, notoriamente con rapporti consolidati con i Conservatori Britannici, non avessero dato il loro assenso e trovato l'accordo con i democratici di Obama gli Stati Uniti si troverebbero in gravi difficoltà. Per rendere, pur in estrema sintesi, più chiaro il concetto, useremo alcuni esempi: quando il Presidente Monti chiedeva fosse confermato il suo incarico di Commissario Europeo non voleva forse conservare un ruolo che riteneva necessario per proseguire il cammino intrapreso in Europa? Quando gli imprenditori, che hanno avuto il coraggio di non delocalizzare, vogliono che l'Europa si impegni per difendere il valore dell'industria manifatturiera non agiscono forse per conservare un patrimonio importante della nostra storia industriale e per conservare e garantire posti di lavoro, Know how e perciò sviluppo e progresso? Quando una persona combatte per conservare il suo posto di lavoro, per pagare il mutuo e perciò conservare la casa o si impegna per salvare, conservare il proprio matrimonio, è un fatto negativo? Nella nostra società, sempre più confusa, o riusciremo a coniugare la capacità di conservare quanto va conservato, con la capacità di riformare subito la politica, le istituzioni, il sistema economico, o rischieremo di non uscire dalla crisi e di aggravare il disagio sociale che in parte e' dovuto anche alla decadenza dei costumi. Per le prossime elezioni Europee a molti di noi sarà richiesto di guardare più a ciò che unisce piuttosto che a quello che divide perché il bene dell'Italia e dell'Europa ha bisogno di un coraggioso sforzo comune, capace di prescindere da interessi personali o di partito. Ed è con questo spirito che come Conservatori Social Riformatori, forti del nostro impegno in Europa consolidato da moltissimi anni, rivolgiamo con serenità e con fermezza un invito alle forze politiche italiane, e in special modo a quelle che sostengono il presidente Monti, affinché il rinnovamento della politica passi anche attraverso un più corretto uso dei termini e del linguaggio, anche perché una parte della confusione che si e' creata, e della conseguente mancanza di fiducia degli elettori, nasce proprio dallo scorretto ed impreciso uso delle parole. Chiediamo all'agenda Monti inoltre di aggiungere subito 4 punti: 1) il rispetto dell'articolo 49 della Costituzione e perciò l'impegno a dare personalità giuridica a partiti e sindacati con conseguente controllo sui bilanci da parte della Corte dei Conti, 2) una riforma elettorale che riconsegni al cittadino elettore il diritto di scegliere i propri rappresentanti, 3) un forte e deciso impegno nel Consiglio Europeo e nella Commissione per sostenere l'impresa manifatturiera, la qualità e la sicurezza della produzione agricola, il diritto alla conoscenza dei consumatori, 4) la revisione degli attuali parametri di congruità che in un momento di crisi come quello attuale costringono alla chiusura troppe piccole attività. Cristiana Muscardini Portavoce CSR
    Fonte: "Il Patto Sociale" | vai alla pagina
    Argomenti: legge elettorale, elezioni, europa, italia, crisi, Corte dei Conti, conservatori, consiglio, commissione, finanziamento ai partiti, europeo, monti, Muscardini, CSR, Social, Riformatori, Cristiana, Agenda, Mario | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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