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Francesco Papa in data 04 febbraio 2013
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» All’Azienda Ospedaliera di Terni vanno affrontati i problemi con una politica di integrazione dei servizi
Giocondo TALAMONTI in data 04 febbraio 2013
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Riccardo NENCINI in data 02 febbraio 2013
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Franco MIRABELLI in data 01 febbraio 2013
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Franco MIRABELLI in data 31 gennaio 2013
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Franco MIRABELLI in data 30 gennaio 2013
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Giocondo TALAMONTI in data 29 gennaio 2013
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Dichiarazione di Franco MIRABELLI
Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Gruppo: PD)
Dalla Regione al Parlamento: intervista di fine mandato a Franco Mirabelli
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(17 gennaio 2013) - fonte: niguarda.eu - inserita il 17 gennaio 2013 da 15492
Franco Mirabelli, milanese della Bicocca, a breve sarà presumibilmente, dopo il risultato delle primarie per la scelta dei candidati del Pd, un senatore. Ha quindi chiuso la sua esperienza di due mandati in Regione. Tracciamo un bilancio di questi 8 anni di attività.
Quali i principali motivi di soddisfazione e quali i rimpianti maggiori?
Prima di tutto concludo questa esperienza con la consapevolezza di aver svolto il mio mandato guardando ai problemi del territorio, cercando soluzioni concrete ai problemi a partire da quelli più urgenti, quelli di chi sta peggio. Ho cercato di migliorare la condizione di chi vive nei quartieri popolari, cercando di ottenere interventi concreti nei luoghi più degradati: mi piace ricordare la promozione del contratto di quartiere di via Turati a Bollate, il risanamento dall’amianto dei quartieri di Cusano Milanino, l’aver trovato le risorse per sistemare le coperture degli stabili del Gratosoglio e, ancora, il sostegno alle autogestioni degli inquilini anche in zona 9 e la soluzione del problema dei 200 sfratti che Ligresti aveva dato agli abitanti di Noverasco. Accanto a questo penso con soddisfazione al lavoro fatto per cambiare la legge sui canoni che ha consentito modifiche consistenti nonostante l’impianto sbagliato sia rimasto. Ho cercato di rappresentare la mia zona, i nostri quartieri e, certamente, la soddisfazione più grande è venuta dalla vittoria che, insieme, cittadini, sindaci e associazioni, abbiamo ottenuto con l’approvazione quasi unanime del mio ordine del giorno che ha cancellato il progetto dell’eliporto al Parco Nord. Oltre a ciò anche il lavoro per reperire le risorse per impedire le esondazioni del Seveso è stato utile e ha dato i primi e importanti risultati. Infine, l’aver presieduto la commissione d’inchiesta sul crack del San Raffaele mi ha consentito di capire meglio ciò che è accaduto lì e di scrivere una relazione finale che chiarisce le responsabilità della Giunta regionale e i meccanismi che hanno - di fatto - favorito il San Raffaele nell’attribuzione dei fondi pubblici. Mi fermo qui. Certamente otto anni di lavoro non possono essere riassunti in poche righe.
Lei si è candidato alle Primarie del 29 dicembre per scegliere Senatori e Deputati per le liste Pd alle elezioni politiche del 24 febbraio. Quali le ragioni di questo importante passo?
Perché penso che sia giusto lasciare spazio ad altri e non stare più di due legislature nello stesso ruolo. Credo sia giusto favorire il ricambio ma credo anche di poter dare un contributo in Parlamento proprio a partire dall’esperienza fatta in Regione. Aggiungo che trovo la fase che si apre con le prossime elezioni molto stimolante. All’Italia servono riforme, una stagione di equità e di partecipazione. Questa volta si può cambiare davvero e profondamente la politica e il Paese e per questo ho scelto di provare a dare il mio contributo.
Il risultato da lei conseguito alle primarie è stato notevole: secondo candidato più votato a Milano e Provincia con 3747 preferenze. Segno che la costante presenza sul territorio e l’attenzione ai tanti piccoli e grandi problemi e bisogni paga. È la dimostrazione che c’è una politica buona che sta in mezzo alla gente e non pensa solo al potere e alle “ruberie”.
Intanto voglio sottolineare come la scelta delle Primarie per i parlamentari sia stata, insieme a quella di far scegliere il leader del centrosinistra agli elettori, una scelta giusta, che aiuta a rinnovare la politica, che restituisce ai cittadini ciò che il Porcellum ha tolto. Una scelta che concretamente cambia la politica, ricostruisce il filo interrotto del rapporto tra cittadini e partito. In secondo luogo credo vada riconosciuto il fantastico lavoro delle migliaia di volontari che hanno consentito che, in pochi mesi, si svolgessero quattro consultazioni.
Persone che hanno sacrificato il proprio tempo libero dimostrando che c’è una politica pulita fatta di donne e uomini che si dedicano gratuitamente all’interesse pubblico per passione, per condivisione di idealità e valori. Per quanto riguarda il mio risultato credo, forse con presunzione, sia il frutto del lavoro fatto in questi anni, della disponibilità, della presenza sul territorio vicino ai cittadini. Ma la maggiore soddisfazione viene dai quasi 800 voti ottenuti nella mia zona che, visto il periodo in cui si son svolte le primarie e il fatto che poteva partecipare solo chi aveva già votato alle primarie per il premier, sono tantissimi. Ovviamente mi è stata riconosciuta una rappresentanza a cui dovrò saper rispondere anche dal Senato e la mia presenza in zona 9 e sui problemi della zona 9 non verrà certamente meno, anzi.
Fonte: niguarda.eu | vai alla pagina » Segnala errori / abusi