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Dichiarazione di Maurizio SAIA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: CN) 


 

INTERVISTA: «Bisogna dare voce ai cittadini di centrodestra che oggi non hanno nemmeno un partito»

  • (19 gennaio 2013) - fonte: msaia.jimdo.com - inserita il 19 gennaio 2013 da 18670
    II senatore Pdl: «Questa città va rifatta dalle fondamenta, voglio provarci» «Mi candiderò a sindaco» Padova perde un senatore e trova un candidato sindaco. A neppure ventiquattro ore dall'esclusione dalla lista del Pdl, il senatore Maurizio Saia passa al contrattacco. «Già quattro anni fa - ricorda - avevo sottoscritto la mia disponibilità a dimettermi da senatore un secondo dopo l'elezione a sindaco di Padova...». Figurarsi ora, senatore Saia, che anche quel vincolo è caduto... «Confermo l'impegno, naturalmente, con una precisazione». Prego. «Non è una reazione a caldo per l'esclusione dalla lista, ma una scelta meditata, che sia pur con discrezione, sottotraccia, sto preparando da tempo con l'associazione "Rifare Padova"». Obiettivo ambizioso... «No, mi creda, questa città va rifatta dalle fondamenta. E questo è possibile dando voce ai cittadini di centrodestra, che oggi neppure hanno un partito, e lavorando affinchè Padova non finisca in serie C». Vede la retrocessione? «Basta pensare alla sicurezza, alla svendita delle ex municipalizzare, al tentativo di abbraccio mortale. Con Venezia. Posso continuare?» No, di questo e d'altro ci sarà tempo per approfondire; oggi il tema è l'esclusione dalle liste elettorali degli esponenti di An: lei,Ascierto , Castro... «Onestamente credo che sia presto per arrivare a queste conclusioni. Aspettiamo di vedere anche le liste delle altre regioni». Però... «Però se questo disegno fosse confermato, ad urne chiuse tutto il mondo della destra dovrà interrogarsi se quest'area può esistere, avere un futuro, risollevarsi dalla distruzione operata da Fini». Non per infierire, ma lei si è fatto un'idea della sua bocciatura? «In gran parte è dovuta all'eccessivo spazio che Berlusconi ha lasciato ai coordinatori regionali. E questo è avvenuto dopo la trasmissione televisiva con Santoro, a quell'effetto rilancio che da quel momento ha assorbito totalmente il Cavaliere». Certo che se è così, il "vostro" coordinatore Alberto Giorgetti non vi è stato di grande aiuto. «Era imprigionato dalla presenza degli ex forzisti. Comunque, debbo dire che la mia esclusione ha fatto più rumore a Roma che a Padova». Come mai? «Conoscevano il mio lavoro ed erano certi che sarebbe stato apprezzato». Ingenui. «Io rivendico comunque un percorso sereno, coerente e libero». Allude a qualcosa in particolare? «Nel costituire Fratelli d'Italia, Ignazio La Russa mi chiese di candidarmi, garantendomi una posizione interessante». Pentito di aver rifiutato? «No, ma il tema della destra rimane all'ordine del giorno. E poi io ho un progetto al quale voglio dedicarmi da subito». Palazzo Moroni? «Esatto».
    Fonte: msaia.jimdo.com | vai alla pagina
    Argomenti: elezioni, sindaco, /argomento/3242, padova, Maurizio Saia, Coesione Nazionale: GS SI PID IB FI | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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