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"Chiedere il rispetto delle regole non è minacciare"
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(25 aprile 2013) - fonte: //quotidiano.net - inserita il 25 aprile 2013 da 861
“Chi non vota la fiducia al Governo non può restare, per coerenza, nel Pd, è evidente”.“Se la maggioranza decide di appoggiare un governo, come si fa a restare nel partito dicendo ‘non ci sto’? Le critiche servono a definire le posizioni del Pd al congresso. Non prendetela come una minaccia, qui nessuno fa minacce. Ci sono delle regole in un partito, quando sarà presentato un programma ognuno si assumerà le sue responsabilità”.
“Non mi pare che risolviamo i problemi degli italiani con l’ineleggibilità degli italiani, è un modo per continuare a fare propaganda”.
"La richiesta del rispetto delle regole, almeno di quelle che ci siamo dati tutti insieme, avanzata da me e da molti altri esponenti del nostro Partito, non può e non deve essere mai considerata come una minaccia".
"Le regole per una grande forza politica sono il naturale ambito in cui si vive e si lavora, soprattutto dopo un momento di grande difficoltà. Il sì o il no al governo è una scelta fondamentale su cui questo basilare principio democratico non può essere derogato. Lo sforzo che, invece, ci dovrebbe tenere uniti è quello di contribuire a sostenere le indicazioni arrivate prima da Napolitano e poi da Enrico Letta".
Fonte: //quotidiano.net | vai alla pagina » Segnala errori / abusi