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Dichiarazione di Andrea BOSSI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Casalpusterlengo (LO) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 


 

Rette degli asili nido, si cambia: i ricchi pagheranno di meno

  • (07 maggio 2013) - fonte: il Cittadino - inserita il 01 ottobre 2013 da 20747
    Casalpusterlengo - I ricchi pagheranno di meno, i poveri pagheranno come ora: scatta a settembre la rivoluzione delle tariffe del servizio di asilo nido di Casale. Con le nuove rette, nessuno pagherà più di 550 euro, mentre a oggi l’importo maggiore è di 670,80 euro. Su quell’importo massimo, in base al reddito Isee, le famiglie entrano in una fascia di compartecipazione alla spesa progressiva. Gli scaglioni individuati sono otto. I cinque scaglioni più alti di reddito avranno tutti un risparmio, dai 120 euro circa di quello massimo a scalare fino ai 16 euro di risparmio della quarta fascia. Le prime tre fasce, corrispondenti ai redditi più bassi, avranno invece un aumento delle rette da 70 euro della prima fino ai 7 della terza. In questo caso però gli aumenti sono nominali,mentre «l’esborso effettivo delle famiglie non cambierà» secondo il sindaco Flavio Parmesani. L’aumento deciso infatti corrisponde al valore del voucher erogato da Regione Lombardia come contributo alla spesa di iscrizione agli asili nido territoriali. È anzi proprio da questa nuova normativa regionale, che prevede un contributo per il pagamento delle rette indistintamente se la struttura sia pubblica o privata, che il comune di Casale ha preso le mosse per variare le sue rette. «Lo scopo di abbassare le rette alle fasce di reddito più alte è quello di tornare ad essere attrattivi per i redditi più alti - dice il primo cittadino Parmesani -. Vogliamo saturare il servizio perché solo in questo modo possiamo permetterci di praticare rette più abbordabili. E per farlo abbiamo bisogno di riprendere una parte degli utenti di reddito alto che negli anni si sono allontanati visto i costi davvero alti». Oggi al nido comunale ci sono 40 utenti su 42 posti disponibili, ma in passato i bambini arrivavano fino a 50. E non va meglio alle strutture private della città, un nido privato che oggi ha solo una decina di utenti contro gli oltre 20 di solo qualche anno fa. «La crisi si porta come effetto collaterale la necessità di spendere di meno anche per questi servizi, e il comune si deve adattare - conclude Parmesani -. Sfruttando la normativa regionale sui voucher, abbiamo imbastito nuove rette equilibrate. Per l’anno successivo, bisognerà regolarsi anche in base alla Regione». La minoranza non è molto convinta dell’operazione. «Tutto il nuovo impianto si basa sui voucher regionali - dice Andrea Bossi di Casale Democratica -. Ma il budget dei voucher è assegnato all’intero lodigiano e bisognerà capire se quanto in arrivo a Casale coprirà l’effettiva necessità. Inoltre chi beneficerà del voucher potrà scegliere tra tutte le strutture accreditate con una sostanziale omologazione tra nidi pubblici e nidi privati. Infine, le modifiche tariffarie entrano nel regolamento Isee e avranno una vita autonoma rispetto alla conferma o meno dell’erogazione dei voucher. Non vorremmo quindi che una volta approvate le modifiche, queste restassero anche qualora i voucher non fossero più erogati».
    Fonte: il Cittadino | vai alla pagina
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