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Dichiarazione di Maurizio SAIA


 

VIDEO : QUANTO LA QUESTIONE SICUREZZA C’ENTRA CON UNA GIUSTIZIA “GIUSTA” : EXTRACOMUNITARI

  • (28 maggio 2013) - fonte: www.youtube.com - inserita il 18 giugno 2013 da 18670
    MIN 00:00:43 al MIN 00:5:50 La sicurezza è un fatto anche culturale, l’equilibrio del nostro Paese non sta i piedi per come e’ gestito. Anche qui è una qualità dell’immigrazione cui dovremmo tendere, quindi, sicuramente chi viene qua per sentirsi italiano, per vivere questo Paese con le sue tradizioni ed origini “da italiano”, dovrebbe essere il benvenuto, e invece noi rischiamo di non premiare quelli che vogliono sentirsi italiani ma fare delle forzature, come, leggevo ieri, ha fatto l’assessore a Padova, ad una nuova richiesta dei musulmani decide di aprire una seconda porta del Cimitero Maggiore, per non far passare i musulmani che devono andare nell’area non cattolica per i loro morti; si tratta di “attenzioni” sbagliate, non corrisposte ed in questo caso neppure richieste…quindi è giusto accorciare i tempi per far diventare italiana una persona, ma tu devi far sì che ci sia un’accettazione convinta, in chi viene qui, delle nostre leggi e delle nostre tradizioni; quando sei costretto come Sindaco a dare la cittadinanza a chi non sa parlare l’italiano né leggere una riga della Costituzione, dovresti rispedirlo indietro, dovresti avere un maggiore rispetto da parte di chi viene qui, pretenderlo, perché quegli extra comunitari che sono venuti qua convinti, con l’orgoglio di integrarsi, si vedono penalizzati per quelli che, invece, vengono qua per delinquere…Io credo che miglioreremmo la qualità della nostra presenza, se le leggi di ordine generale fossero rispettate. Noi abbiamo una giustizia che funziona male, una giustizia che, lo dico, sono andato domenica scorsa ad inaugurare a Palmi il monumento ai caduti delle Polizie Locali in Italia, dove ho visto i fratelli di quell’Agente della Polizia Locale di Milano che è stato trascinato per 300 mt da un rom e la Procura aveva chiesto 26 anni di pena ed il giudice gliene ha dati 15 perché nelle motivazioni dice che questo rom è vissuto in una famiglia che non gli dato un’educazione…che il contesto familiare…ma di cosa stiamo parlando?!Un rom che è stramiliardario, che hanno case in Romania, che arriva su un SUV da oltre 100.000 euro e non rubato ma suo perché l’aveva comprato, che viver a Milano e non in mezzo al deserto e non in baraccopoli di certi campi rom…Lì dovremmo lasciare a casa tutti i mafiosi perché sono vissuti in contesti sociali e familiari precari???C’è una giustizia? Tu vedi non la rabbia, ma la volontà in questi fratelli di questo Agente, Siciliani, quindi emigrati, che girano l’Italia per sensibilizzare la politica e le istituzioni sulle storture e le ingiustizie di questo sistema. Quindi è chiaro che c’è l’aspetto culturale prima di tutto, poi il contesto sociale in cui sembra che il rispetto della vita, in tante forme,non solo in questioni specifiche di carattere etico, ma proprio per la vita umana che ha disprezzo, e il sistema giustizia, ma prima ancora quello culturale, va posto con attenzione , non soltanto le fiaccolate contro il femminicidio…c’è una necessità molto più radicale e profonda che deve toccare tutto il “sistema Paese”. E la magistratura dovrebbe farsi anche un po’ di autocritica perché troppo spesso ci sono sentenze che sono aberranti e poi ci si concentra su cose che interessano molto meno ai cittadini. E’ un quadro disarmante… MIN 00:00:43 al MIN 00:5:50
    Fonte: www.youtube.com |
    Argomenti: immigrazione, /argomento/3242, Maurizio Saia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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