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Appalti scuole, dai tagli del Governo danni ai lavoratori
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(26 giugno 2013) - fonte: www.deliamurer.it - inserita il 27 giugno 2013 da 4110
Nel giorno in cui il Governo rinvia di tre mesi l’aumento dell’Iva e vara una serie di provvedimenti sul lavoro, si riapre la vertenza di Lsu e appalti storici di servizio nelle scuole.Delia Murer, componente della commissione Affari sociali, a questo proposito, ha presentato una interrogazione al Governo, segnalando che alcuni tagli contenuti nel decreto denominato “del fare” rischiano di avere pesanti ricadute sui livelli occupazionali e sulla qualità dei servizi nelle scuole.
«Mi sembra paradossale – dice la deputata veneziana – che il Governo, con una serie di provvedimenti positivi, si preoccupi di rilanciare l’occupazione, e con l’ennesimo taglio lineare ai servizi esternalizzati per la scuola, di 25 milioni per il 2014 e 49 per il 2015, determini una crisi profonda per migliaia di lavoratori socialmente utili e delle imprese che gestiscono appalti. Con l’interrogazione chiedo al Governo di farsi carico di immediati provvedimenti in favore di questi lavoratori».
Di seguito il testo integrale dell’interrogazione.
Interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Istruzione, al Ministro del Lavoro dall’on. Delia Murer
Per sapere, premesso che:
E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto legge 21 giugno 2013 n. 69, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”, meglio conosciuto come il c.d. Decreto Fare; il provvedimento è entra in vigore il 22 giugno 2013;
tale decreto, all’articolo 58 reca “Disposizioni urgenti per lo sviluppo del sistema universitario e degli enti di ricerca” e al quinto comma lettera b dispone che “a decorrere dall’anno scolastico 2013/2014 le istituzioni scolastiche ed educative statali acquistano, ai sensi dell’articolo 1, comma 449, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, i servizi esternalizzati per le funzioni corrispondenti a quelle assicurate dai collaboratori scolastici loro occorrenti nel limite della spesa che si sosterrebbe per coprire i posti di collaboratore scolastico accantonati ai sensi dell’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119. A decorrere dal medesimo anno scolastico il numero di posti accantonati non è inferiore a quello dell’anno scolastico 2012/2013. In relazione a quanto previsto dal presente comma, le risorse destinate alle convenzioni per i servizi esternalizzati sono ridotte di euro 25 milioni per l’anno 2014 e di euro 49,8 milioni a decorrere dall’anno 2015”;
si tratta dell’ennesimo e ulteriore taglio ai fondi destinati ai servizi di pulizia e accessori negli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado; un taglio che contravviene palesemente quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, in più occasioni, sulla volontà di non tagliare più fondi a cultura e scuola; un taglio che incide pesantemente sulla qualità dei servizi interni alla scuola e che pesa fortemente sui destini occupazionali di migliaia di persone;
negli ultimi anni i suddetti fondi sono passati da oltre 550 milioni a 390 milioni di euro e questo ha già pesantemente inciso sul reddito già esiguo di circa 21.000 lavoratrici e lavoratori ex Lsu e c.d. Appalti Storici oggi occupati in queste realtà. Infatti si è già dovuto ricorrere in modo sostanzioso al loro sostegno attraverso l’attivazione di ammortizzatori sociali in deroga;
Questi lavoratori sono il risultato di un progetto sociale condiviso nel 2001 con il MIUR e altri Ministeri interessati e tutto ciò ha permesso a migliaia di lavoratori che hanno sostato per decenni in cassa integrazione o nelle liste di mobilità di essere utili e al tempo stesso di dare risposta alle scuole che per effetto del congelamento delle assunzioni non potevano acquisire personale per svolgere servizi di pulizia e ausiliari;
I tagli prospettati dal decreto si scaricheranno, come detto, per intero su questi lavoratori, determinando una pesantissima ricaduta sociale per migliaia di persone con salari già esigui; si stanno determinando le condizioni per l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo, da parte delle imprese che gestiscono attualmente i servizi, fin dai primissimi giorni di luglio; in altri casi, i tagli stanno determinando decurtazioni di ore e salari con lo scivolamento dei lavoratori sotto la soglia di povertà; infine i tagli vanificano la possibilità di stabilizzazione e contravvengono agli impegni di previsti dalla legge in tal senso (D. Interministeriale n. 65 del 20 aprile 2001 e la legge 3/5/1999 n. 124);
i sindacati di categoria, unitariamente, denunciano la grave situazione, considerano gli interventi non riconducibili ad una migliore gestione della spesa ma all’ennesimo taglio orizzontale e non funzionale e annunciano iniziative di protesta a sostegno della vertenza, con l’intenzione di una specifica manifestazione nazionale qualora non siano date le risposte adeguate per garantire la continuità occupazionale e la tenuta del reddito dei lavoratori occupati:
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dai Ministri interrogati se sono a conoscenza di quanto sopra esposto, se e quali provvedimenti intendano assumere per la tutela dell’occupazione delle migliaia di persone, lavoratrici e lavoratori ex Lsu e cosiddetti Appalti Storici del comparto scuola, messi seriamente a rischio dai nuovi e considerevoli tagli apportati con il cosiddetto “decreto del fare” ai servizi esternalizzati dell’istruzione.
Fonte: www.deliamurer.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi