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Dichiarazione di Pier Luigi BERSANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Art.1-MDP-LeU) 


 

Il Pd non è l'immagine vecchia della Dc

  • (05 luglio 2013) - fonte: Youdem da 05:57 a 10:53 - inserita il 09 luglio 2013 da 21827
    Zanolli direttore La Provincia di Cremona : Le correnti ci ripropongono un’immagine vecchia molto vicina alla Dc, diciamo, perché tra bersaniani, veltroniani, renziani, giovani turchi, e chi più ne ha più ne metta …e quindi questo fa perdere un po’ il senso del partito e c’è anche una deriva massimalista, mi sembra, all’interno del Pd. Condivide? Bersani: Dunque, intanto le correnti : non è che dobbiamo … cioè: che ci siano in un partito, come avviene in tutti i grandi partiti, tutti i grandi partiti del mondo, hanno delle aree politiche, diciamo delle inflessioni, delle particolarità, delle posizioni che trovano la sintesi nel partito ma non sono esattamente sovrapponibili l’una all’altra, quindi questo aiuta anche la discussione, perché bisogna tenersi con la testa larga. Il problema è quando un partito libero e aperto, e noi dobbiamo esser sempre più liberi e aperti, io non ho in testa i partiti di una volta, cioè nella mia testa il partito è una specie di grappolo d’uva, c’è il raspo in mezzo, questo è il partito ma deve collegarsi alla società e ci sono formazioni di civismo, c’è il volontariato, c’è il protagonismo della gente, c’è la rete, ci sono diecimila cose, quindi benissimo che ci sia questa apertura, questa discussione, il punto è che più sei aperto e più sei libero più deve garantire che ci sia il raspo, cioè che a un certo punto tutta questa libertà diventi decisione, e quindi quel che dobbiamo aggiustare in sto congresso è questo che poi la vicenda del Presidente della Repubblica ci ha insegnato questo. E perbacco, davanti alla decisione più solenne, davanti al paese eh! noi, noi, abbiam sbagliato il colpo, diciamola com’è, Perchè? Perchè han prevalso degli elementi di personalismo, elementi di correntismo. Questo non va bene, non va bene. E dobbiamo decidere, se uno che viene qui, che potrà sempre discutere e pensarla come vuole, e dire anche pubblicamente quello che vuole, però davanti alle decisioni deve poter dire ai suoi, a quelli della rete, eccetera : magari la penso come te, non son d’accordo, però ovviamente mi rimetto alla decisione della mia comunità, (applausi) perché se non c’è questo non siamo utili al paese, che ha bisogno di noi. Questo è il punto fondamentale. Poi lei dice ci sono elementi di massimalismo, di radicalizzazione. Non li nego. Essere riformisti vuol dire fare sempre i conti con queste pulsioni che hanno sempre comunque dentro un messaggio, eh, che va portato però a serietà, a razionalità. Ora questa radicalizzazione però riconosciamo è dentro la società, eh. Cioè è dentro la società. Cioè noi abbiamo ancora in testa dei criteri a volte, per cui non lo so che : i famosi ceti medi sarebbero moderati, invece gli operai sarebbero estrem.., cioè son cose che non esiston proprio, non esiston proprio. Ci sono formazioni che hanno sempre ritenuto di essere centrali, non so prendiamo la vicenda della Lega. Perbacco più radicale della Lega, arrivava lì a proporre di rompere il paese, eppure pretendeva di rappresentare anche i ceti medi, delle cose, quindi è nella società. E il riformismo deve capire che l’esigenza di cambiamento è vera, è profonda, e perché non prenda delle strade sbagliate, deve prendere le strade giuste. E quindi io continuo a dire : mentre noi siamo leali verso il governo che c'è – attenzione eh, qui adesso c’abbiamo un congresso ecc.. non possiam mica cavare le castagne dal fuoco a Berlusconi noi eh, cioè noi per la prima volta abbiamo un dirigente del Pd che è Presidente del Consiglio, in mezzo a mille difficoltà, noi diamo una mano!! Non provochiamo dei problemi!! Diamo una mano cercando di caratterizzarci per quel che siamo, le nostre proposte. Ma naturalmente mentre facciamo questo, noi dobbiamo sempre richiamare l'esigenza di un governo di cambiamento. Cioè della possibilità di avere un governo che sia più univoco dal punto di vista politico.
    Fonte: Youdem da 05:57 a 10:53 | vai alla pagina
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