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Dichiarazione di Roberto MARONI

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Lombardia (Partito: Lega)  - Consigliere Regione Lombardia (Lista di elezione: Lista Civica - Cen-Des)  - Consigliere Regione Lombardia (Lista di elezione: Lega) 


 

Lombardia, fronte comune contro il patto di stabilità

  • (17 luglio 2013) - fonte: Sito Roberto Maroni - Presidente della Regione Lombardia - inserita il 23 luglio 2013 da 24713
    Fronte comune di tutto il mondo delle autonomie contro il Patto di stabilità per costringere il Governo a rivederlo. E' la proposta lanciata dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine dell'incontro tenutosi all'auditorium Testori di Milano per la firma dell'accordo con Anci Lombardia e Unione Province Lombarde per la realizzazione del Patto di stabilità territoriale. Questo strumento, ha assicurato il governatore, la prossima volta "verrà fatto entro marzo", per andare ulteriormente incontro alle esigenze di Comuni e Provincie. Inoltre, la Regione grazie al lavoro dell'assessore All'Economia, Bilancio e Semplificazione Massimo Garavaglia, ha previsto ulteriori 50 milioni di euro per i Comuni sopra i 5000 abitanti, cioè per quelli che nella suddivisione dei fondi stanziati da questo Patto territoriale sono rimasti 'penalizzati' a causa del fatto che da quest'anno la ripartizione contempla anche il Comune di Milano e le amministrazioni con meno di 5000 abitanti che l'anno passato erano escluse. MODIFICHE DIFFICI IN STATO-REGIONI - Parlando di fronte ad una platea affollata di sindaci, presidenti di Provincia e assessori, il governatore ha osservato che "difficilmente le ragioni degli amministratori del nostro territorio possono trovare soddisfazione in sede di Conferenza Stato-Regioni, dove ci sono rappresentanti di territori che hanno interessi opposti ai nostri. La proposta forte sul Patto di stabilità deve uscire da qui. E' chiaro che se la proposta è del Presidente della Regione e di 100 sindaci su 1500, è una richiesta che vale 10. Se la proposta invece viene dalla Regione e da tutti i sindaci della Lombardia, di qualsiasi colore politico, ha un altro peso anche sui tavoli romani. La battaglia sul Patto di stabilità - ha ribadito - non è di una parte politica, ma è la battaglia istituzionale di tutti gli amministratori". ARRIVARE A DOCUMENTO CONDIVISO - In quest'ottica, Maroni ha lanciato la proposta di arrivare ad un documento condiviso da tutti. "Se la Regione, l'Anci, l'Upi e i sindaci, se tutto il mondo delle autonomie lombarde riuscisse a sottoscrivere un documento condiviso - ha detto Maroni - il governo non potrebbe dire no alle nostre richieste. All'interno dell'Esecutivo - ha ricordato - c'è anche un ministro, Graziano Derio, che prima di andare a Palazzo Chigi, da presidente di Anci, si era impegnato a fare la battaglia contro il Patto di stabilità. Lui è uno che sta dalla nostra parte, lo solleciteremo a mantenere quell'impegno, anche se io confido di più sulla spinta del mondo delle autonomie della Regione Lombardia. Se poi - ha aggiunto - questo documento venisse sottoscritto anche dai Comuni delle altre Regioni, il Parlamento sarebbe davvero costretto a cambiare il Patto di stabilità, perché una pressione tale non può lasciare le Camere indifferenti". NUOVO APPUNTAMENTO A SETTEMBRE - Il Governatore ha preso l'impegno di predisporre insieme ad Anci una bozza di documento che verrà poi 'girato' a tutti i Comuni con l'indicazione di un termine limite entro il quale proporre emendamenti. Poi, ha detto Maroni, "convocheremo entro la fine di settembre un nuovo incontro come questo alla presenza del Governo per ascoltare cosa ci rispondono".
    Fonte: Sito Roberto Maroni - Presidente della Regione Lombardia | vai alla pagina
    Argomenti: enti locali, Lega Nord, lombardia, patto di stabilità, Roberto Maroni | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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