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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Milano-Venezia rimane a piedi

  • (10 novembre 2013) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 10 novembre 2013 da 27248
    Molti di voi, pendolari disperati, mi verrebbe da dire, conoscono l’ultima, assurda novità in fatto di trasporti ferroviari: la decisione unilaterale di Regione Veneto di sopprimere, dal 15 dicembre prossimo, le quattro coppie di treni interregionali che collegano Venezia con Milano. Ovvero, gli unici treni che percorrono l’intera tratta con risparmi economici sul prezzo del biglietto, rispetto ai costosi Freccia Bianca, che vanno dal 50% al 70%. Questo provvedimento si allinea ad uno precedente che aveva già soppresso tutti gli Intercity della tratta, sostituendoli con i più costosi Freccia Bianca. Cancellando anche gli interregionali, i viaggiatori si troveranno senza alternative. E non saranno pochi: su questa linea ferroviaria, la seconda per importanza del territorio nazionale, viaggiano ogni giorno una media di 36mila pendolari. Da parte del consiglio regionale lombardo c'è stata disponibilità a impegnarsi a mantenere gli interregionali, mentre i colleghi veneti restano fermi sulle loro posizioni. La denuncia arriva dal Comitato dei pendolari indignati che ha lanciato una petizione e raccolto più di 25mila firme, e dall'Unione degli Universitari, il più grande sindacato studentesco nazionale. I due gruppi hanno organizzato una staffetta che è partita venerdì 25 ottobre dalla sede del consiglio regionale della Lombardia per arrivare fino al consiglio regionale del Veneto, portando come testimone la mozione approvata all'unanimità, a settembre, dai consiglieri lombardi, a favore del mantenimento degli interregionali. Una vicenda che non mi lascia indifferente: in un periodo di crisi come questo, non possiamo permettere che il trasporto pubblico sia tagliato andando a penalizzare ancora una volta i cittadini. E, più in generale, la politica deve decidere da che parte sta: se tutti parlano di spostare sempre più il traffico dalla gomma alla rotaia, non devono far diventare, però, quest’ultima un’esclusiva per pochi.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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