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Dichiarazione di Maurizio SAIA


 

«Io, sceriffo del buon senso»

  • (08 febbraio 2014) - fonte: www.mauriziosaia.it - inserita il 15 febbraio 2014 da 18670
    «Sì, chiamatemi sceriffo, ma sceriffo del buon senso però». Maurizio Saia, 55 anni, un passato da assessore alla Polizia Municipale e da senatore del Pdl, ricomincia a fare politica. «Mi candido a sindaco, per ora con la mia associazione (Ri)farepadova. Vedremo chi vorrà sostenermi. Lo faccio fregandomene dei giochetti dei partiti da cui sono uscito tre anni fa apposta. Lo faccio perché si può cambiare il volto di questa città». Il volto, ha detto. Ma secondo Saia non sarebbe neanche una semplice questione di trucco, ma di chirurgia plastica. Occhi, naso, bocca, c’è un po’ tutto da rifare. «Perchè quelli che sono venuti dopo di me hanno disfatto quello che avevo costruito e la situazione ora la vedono tutti». La vediamo anche noi, dall’autobus noleggiato all’Aps con il quale Saia ieri ha cominciato “a menare le mani” sulla città. Appuntamento all’ex piazzale Boschetti. Con lui il guerriero di tante battaglie, Maurizio Meridi, Federico Bruson presidente dell’associazione e Guerrino Polito, presidente della Fimaa, mediatori immobiliari. «Lo vedete l’auditorium vero?» dice ironico. «Ecco, io non mi rassegno al nulla di questa amministrazione. Qui ci va il verde e basta». In un attimo si arriva in stazione. «Uno dei simboli dell’inettitudine Rossi-Zanonato. L’unica in cui non si può arrivare in macchina, dove i pedoni devono fare le tangenziali per uscirne, dove il comandante dei Vigili viene a fare le foto con Rossi. Ecco, dovremmo cominciare con l’avere un comandante vero». Siamo in via Avanzo, al posto di polizia dell’Arcella. «Abbiamo speso 2 milioni di euro per riadattare la palazzina e ora non è operativa. Merito del Comune che l’ha lasciata andare». Ma il piatto forte deve ancora venire. Via Longhin, il campo nomadi. «Non è giusto, non può stare lì. Questi rubano dalla mattina alla sera e noi gli diamo anche la casa, paghiamo loro le bollette. No, sarà trasformato come dice la legge in un centro di parcheggio temporaneo. E sotto la giurisdizione della Polizia Municipale». Si parla di bus. «La fusione con Actv? Ma se la sola cosa che ci è rimasta è la nostra azienda… E noi dobbiamo farla per garantire un contratto a Levorato? Se invece è il primo passo per la città metropolitana io sono contro. L’ho bloccato anche quando ero al Senato. Sinergie sì ma sotto Venezia no». La politica. Forza Italia, Bitonci, il centrodestra alla ricerca di un candidato, forse Saia stesso? «Io ci sono. Ora si devono preoccupare i partiti. Per Forza Italia si vedrà quando decide il candidato se vuole vincere o perdere. Per la Lega stimo Bitonci ma siamo diversi anche nei temi. Non hanno voluto fare le Primarie? Le faremo al primo turno delle elezioni». Preoccupato dei 5 Stelle? «Prima la gente andrà a vedere se ci sono buoni candidati, anche quella di sinistra che ha dimostrato di essere libera…»
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