Dichiarazione di Marco Scibona

Il codice identificativo rappresenta il primo necessario passo volto a ridurre quel senso di diffidenza che più volte si è creato nell’immaginario collettivo nei confronti delle Forze dell’Ordine, ed è inoltre l’attuazione del primario principio costituzionale del buon andamento della Pubblica Amministrazione.

Nonostante voci contrarie e dettate da inconfessabili interessi personali il codice identificativo non comporterà alcun danno a coloro ai quali verrà attribuito, essendo il relativo registro a disposizione dei soli dirigenti delle Forze dell’Ordine e della magistratura.
L’introduzione del predetto codice andrebbe anche a favore degli operatori che svolgono il loro lavoro in ossequio al precipuo dovere di tutela dei cittadini. Il codice garantirebbe inoltre la prova del corretto comportamento dell’operatore stesso.

Ho raccolto numerosi attestati di stima e apprezzamenti al DDL da parte di operatori di Polizia che quotidianamente svolgono con dedizione e professionalità attività di ordine pubblico e che nulla hanno a temere dal fatto di portare un codice alfanumerico di riconoscimento, che anzi è visto come garanzia del loro corretto impegno lavorativo.

Il codice identificativo rappresenta infatti uno strumento di civiltà e non è certo espressione di odio o rancore, come incomprensibilmente riportato da alcuni soggetti, affermazione, questa sì, tesa ad acuire quella conflittualità che questa proposta vorrebbe ridurre o eliminare.

Marco Scibona – Senatore M5S Piemonte
Fonte: www.marcoscibona.it | vai alla pagina

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