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Dichiarazione di Maurizio SAIA


 

«Il rispetto delle regole va al centro della mia iniziativa politica».

  • (26 febbraio 2014) - fonte: www.mauriziosaia.it - inserita il 04 marzo 2014 da 18670
    Centrodestra, duello tra sceriffi per palazzo Moroni Saia, come sindaco cosa farebbe per rendere Padova più sicura? «La sicurezza non si risolve solo con gli uomini, ma è un tema che pervade tutti i settori, è centrale nello sport, nel sociale, nell’urbanistica e nella viabilità. Parte dal rispetto delle regole del vivere civile e va riportata in tutti i sensi al centro dell’iniziativa politica. Dopodiché è anche riaprire i posti di polizia, chiedere al ministero degli Interni attenzione per la città, rimotivare gli uomini, aumentare gli organici e aprire il centro interforze cinofilo ripartendo da dove Rossi ha iniziato a disfare. È rimuovere il campo rom, fare controlli spietati nelle case pubbliche e sul territorio spiegando ai delinquenti di qualunque razza che Padova è ostile al loro insediamento». Quali sono i primi tre atti ufficiali che farebbe? «Una determina per il cambio del comandante dei vigili, individuandone uno “vero”; la mappatura immediata nell’ambito del sociale con un’attenzione forte sulle nuove povertà, soprattutto per quanto riguarda gli anziani in modo da sapere con chiarezza qual è lo stato di disagio in città e coinvolgendo tutte le esperienze, dall’estrema sinistra all’estrema destra, passando per il mondo cattolico, mettendole in rete, individuando le priorità e lasciando loro la gestione. Infine, un viaggio al ministero della Difesa autodenunciando che il giorno successivo andrò a rompere i lucchetti della Prandina per realizzare un parcheggio di proprietà dei padovani e non dei burocrati che rallentano l’iter grazie alle mancate sollecitazioni di Zanonato e Rossi. È un nodo fondamentale per far ripartire il commercio». Perché Forza Italia dovrebbe scegliere lei? «Deve decidere se vincere la città o svenderla per triangolazioni tra Bergamo, Pavia o Canicattì. Gran parte del loro elettorato chiede di convergere su di me». Perché non scegliere Bitonci? «Perché c’è già Saia. Se non ci fossi io andrebbe bene anche Bitonci, ma non serve uscire dalla città per trovare un candidato». Cosa ne pensa del suo “avversario”? «Su alcuni temi abbiamo la stessa sensibilità, ma veniamo da esperienze molto diverse che ci rendono diversissimi. È stato un buon amministratore, ma di un piccolo Comune. Purtroppo il primo turno saranno le primarie che né Fi né Lega hanno voluto». Se le dico ospedale cosa risponde? «Non ostacolerò né un euro né una strada verso l’ospedale, ma non è una priorità. La gente non pensa a un ospedale che avrà tra 15 anni ma alle urgenze quotidiane e io sarò piegato su queste. Rossi è andato su e giù da Roma per il tram, ma non ha chiesto soldi per il sociale e le forze dell’ordine. Ho portato più soldi io alla questura da parlamentare che lui in 10 anni».
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    Argomenti: sicurezza, Polizia di Stato, polizia municipale, /argomento/3242, padova, Maurizio Saia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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