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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

L’Italia di Renzi

  • (03 marzo 2014) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 03 marzo 2014 da 27248
    Un discorso a braccio, fatto con la sicurezza di chi ha un’idea di Italia ben chiara in testa. E’ quello che Matteo Renzi, neo Presidente del Consiglio, ha fatto alla Camera, per ottenere il voto di fiducia. Alcuni punti di quanto ci ha detto, meritano di essere sottolineati qui, in quanto mi sembrano particolarmente rilevanti per il nostro futuro. Prima di tutto le riforme. Non perché sia una questione di puntiglio, ma perché l’Europa ha bisogno dell’Italia, ha precisato Renzi. Quindi, bisogna partire subito con la riforma della legge elettorale, con la revisione costituzionale che superi il bicameralismo e ricalibri il rapporto tra Regioni e autonomie. E poi via con il lavoro, il fisco, la pubblica amministrazione, la giustizia. Però, prima ancora di queste, Renzi ha posto in cima alla lista un’altra questione: la scuola. Il Presidente ha ragione: non è credibile un Paese che non mette in cantiere la stabilità di aule ed edifici scolastici ancora prima dei conti. Perché è un fatto di dignità e onore. E di pari passo va affrontato il tema della valorizzazione degli insegnanti e del loro ruolo. Ricordo anche il passaggio su come riportare la politica vicina alle persone: principalmente adeguando rimborsi e stipendi degli amministratori locali, ma anche riducendo il numero dei parlamentari, semplificando, abbassando al minimo i costi. Perché è sacrosanto: prima di chiedere sacrifici ai cittadini, diamo il buon esempio noi. E ancora: il lavoro. E’ un’emergenza drammatica. Ci vogliono ideali, condivisione, momenti di confronto. Non è un tema da giuslavoristi, ma da portare fuori dal palazzo e nelle aziende. Strettamente legata, perché sempre di professione si tratta, è la questione delle pari opportunità: il Governo deve prendere un impegno serio, perché nelle aziende pubbliche, nelle posizioni apicali, donne manager competenti si sono affermate e sono pezzi della classe dirigente del Paese. Non si vede perché non debba diventare la regola, anziché l’eccezione. Dopo il mio intervento nel dibattito in Aula, ho meritato anche una citazione: Renzi ha ricordato le mie parole sull’agricoltura, assicurando che anche in questo settore è arrivato il momento di dire basta alle chiacchiere vuote. Infine, condivido pienamente alcune delle affermazioni fatte dal nuovo Presidente: l’Italia non ha finito il proprio tempo. La politica è una cosa seria che serve. La pagina più bella che questo Paese deve vivere, non l’ha ancora vista. Toccherà a ciascuno di noi realizzarla.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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