Non di genere, ma di politica
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(18 marzo 2014) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 18 marzo 2014 da 27248
Ne avete sentito parlare tutti nella settimana appena passata: la bocciatura da parte dell’Aula della Camera degli emendamenti sulla parità di genere ha occupato le cronache parlamentari. E sapete che se ne riparlerà al Senato, mentre Matteo Renzi, come segretario del Pd, ha assicurato che nelle liste democratiche l’alternanza sarà assicurata. Ma io, come al solito, cerco di raccontarvi cos’è successo. Intanto, gli emendamenti presentati erano tre. Faccio questa precisazione perché ritengo che, invece, sarebbe stato opportuno arrivare con un obbiettivo chiaro e una proposta unica da sottoporre al voto e da presentare al Gruppo. Certo, questa non è una motivazione sufficiente per giustificare il voto contrario, almeno sull'emendamento che prevedeva un rapporto 60-40 per cento di rappresentanza dei capilista. Un’altra precisazione che mi sembra necessaria è che non sono stati i soli uomini a votare contro, ma anche le donne. Questo perché il voto contrario non è nato da una contrapposizione di genere, ma sono state messe in gioco anche considerazioni politiche, come il tentativo di far saltare la legge elettorale.
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