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Dichiarazione di Maurizio SAIA


 

Lo sceriffo

  • (31 maggio 2014) - fonte: mattinopadova.gelocal.it - inserita il 01 giugno 2014 da 18670
    «Sento molto la responsabilità - ribadisce - so di fare il bene delle liste e di chi ci ha votato. Per capire cosa volevano gli elettori abbiamo realizzato un percorso partecipato. E malgrado in campagna elettorale io sia stato sotto attacco, talvolta anche del fuoco amico, ora siamo qui». Che non sia stato un passaggio facile -malgrado fosse pressoché obbligato - lo confermano i mal di pancia che si sono trascinati fino a ieri pomeriggio. «Io non ho fatto liste della spesa, né Massimo sarebbe stato pronto ad accoglierne, ho accettato il mandato senza chiedere nulla: ci è bastata una stretta di mano - racconta ancora - e fino a domenica prossima siamo pronti a dare battaglia. Dall’altra parte la situazione si complica e a questo punto non è più una questione di aritmetica, ma di visione della città. Bisogna superare il recinto e guardare il bene comune». L’affondo finale è dedicato a Rossi: «Se diventerà sindaco sarà comunque ostaggio dell’apparato ex comunista - conclude - con i suoi sarebbe stato più facile ragionare. In queste condizioni entro un anno possono mandarli a casa».
    Fonte: mattinopadova.gelocal.it | vai alla pagina
    Argomenti: /argomento/3242, padova, Maurizio Saia, Rossi, Bitonci | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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