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La cancellazione sostanziale della suddivisione dei Poteri dello Stato
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(21 luglio 2014) - fonte: www.marcoscibona.it - inserita il 21 luglio 2014 da 28202
La cancellazione sostanziale della suddivisione dei Poteri dello StatoIn queste ultime settimane tutti siamo stati testimoni di una cruda rappresentazione della realtà: il Potere Esecutivo, nonostante sia munito di formidabili strumenti, non fronteggia i continui fenomeni di malversazione, corruzione e infiltrazioni mafiose nella gestione dell’amministrazione della Cosa Pubblica.
Non sono singoli episodi isolati nel tempo e nello spazio, ma un vero e proprio Sistema di aggressione all’ordinamento dello Stato quale ostacolo alla realizzazione di profitti di una classe politica che chiude entrambi gli occhi sulle Mafie pur di conservare la propria sopravvivenza.
Amministratori compiacenti nei Ministeri nelle Regioni e nei Comuni sono i protagonisti di questi scandali.
A questi amministratori si aggiungono funzionari e dirigenti di alcune Autorità di controllo, anch’essi indagati.
Le parole del Pubblico Ministero Di Matteo, pronunciate durante la commemorazione della strage di via D’Amelio, confermano le nostre preoccupazioni.
È in atto un vero e proprio formidabile attacco all’Ordinamento dello Stato che proviene proprio dalle Istituzioni stesse.
Un Ministro che si scontra con la Magistratura – caso Ilva – e che, successivamente, viene arrestato per fatti di peculato, un sottosegretario di Stato con delega al Cipe – ente decisorio sulle scelte delle grandi opere pubbliche – che viene incarcerato per connivenze con il clan dei Casalesi, miriadi di funzionari di ministeri, enti di controllo, Regioni e Comuni indagati per malversazioni sulle grandi opere.
Assistiamo anche alla creazione di “atti normativi strumentali a «velocizzare» il rilascio delle autorizzazioni, evitando di sottoporre i progetti ai necessari controlli per la valutazione di impatto ambientale” come è recentemente emerso nell’affare del BIOGAS nella Regione Marche.
Molti altri sono i fenomeni di inerzia del Potere Esecutivo che rasentano la connivenza colposa: ricordiamo quello evidenziato dalla Collega Dadone ove varie istituzioni, quali la Prefettura di Torino, la Questura di Torino, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Autorità di controllo sugli appalti pubblici, non hanno reagito all’annientamento di quello che il Dr. Falcone definì l’unico vero strumento di difesa contro la Mafia, la capacità di controllo dei flussi di denaro.
Ciò è accaduto per la grande ed inutile opera del Tav Torino Lyon dove la ‘ndrangheta è già penetrata sotto gli occhi delle forze dell’ordine e dell’ex Prefetto.
L’emergenza Italia è la corruzione e non le finte riforme costituzionali utilizzate mediaticamente da Renzi che celano il tentativo di cancellare la democrazia rappresentativa ad uso e consumo di una oligarchia sempre più spaventata della propria futura estinzione.
Marco Scibona
Senatore M5S Piemonte
Fonte: www.marcoscibona.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi