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Dichiarazione di Rita BERNARDINI
Perché continua il mio sciopero della fame - 35° giorno -
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(07 aprile 2015) - fonte: www.radicalparty.org - inserita il 08 aprile 2015 da 862
Giorno dopo giorno aumentano (purtroppo) le ragioni del mio sciopero della fame, giunto al 35° giorno. Ad esse si aggiunge l'ennesima sentenza della CEDU che condanna l'Italia per tortura per quanto accaduto nel blitz delle forze dell'ordine alla scuola Diaz nel 2001 e per la mancanza di un quadro normativo sul reato di tortura.Inoltre, grazie alla rete di Ristretti Orizzonti sono venuta a conoscenza dell’ennesimo suicidio in carcere, il 14° nel 2015, stavolta a Piacenza. Una mattanza che non accenna a diminuire a causa delle condizioni inumane e degradanti di buona parte delle nostre prigioni.
A questa tragedia umana, si aggiunge la notizia dello smantellamento dell’Alta Sicurezza del carcere Due Palazzi di Padova, uno dei pochi che funziona dal punto di vista del recupero sociale e civile dei detenuti. Lo smembramento dell’AS significa che decine di detenuti che lavorano acquisendo una professionalità o che studiano con profitto (alcuni dei quali sono universitari), verranno presi come pacchi e condotti in altri istituti perdendo così ogni speranza di futuro reinserimento e/o di recupero.
Dal DAP, che conferma la notizia, mi si dice che l’operazione sarà fatta con la massima attenzione, che molti detenuti verranno de-classificati e che quindi rimarranno a Padova, che quelli che lavorano non saranno spostati e che, nel caso siano commessi errori, questi verranno successivamente rimediati.
Fatto sta che c’è il forte rischio che il comma 3 dell’articolo 27 della Costituzione - secondo il quale “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” – diviene sempre più fantomatico, carta straccia nemmeno riciclabile che umilia lo Stato di diritto.
Fonte: www.radicalparty.org | vai alla pagina » Segnala errori / abusi