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Dichiarazione di Franco MIRABELLI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Regole serie sul gioco o si favorisce l'illegale

  • (12 novembre 2015) - fonte: GiocoNews - inserita il 12 novembre 2015 da 15492
    "È evidente la mancanza di una regolamentazione adeguata del settore. È evidente dal dibattito di tutti i giorni perché sappiamo di non tutelare abbastanza le imprese che vi operano, che non rispondiamo in maniera efficace ai giocatori e siamo quindi in difetto rispetto a varie problematiche. Da qui l'esigenza di intervenire e da qualche mese si è avviato un percorso parlamentare orientato a risolvere questi problemi". Lo sottolinea Franco Mirabelli, senatore del Pd, nel suo intervento alla III tappa del roadshow ‘In viaggio per il gioco. Un gioco di equilibrio’ in corso a Roma.

    "Dobbiamo intervenire e farlo attraverso obiettivi ben precisi, a partire dalla riduzione e razionalizzazione dell'offerta. Ma quello che va fatto è intervenire, in maniera seria e adeguata, per mettere in sicurezza il sistema e scongiurare il ritorno dell'illegalità. Conviene porre qui l'accento perché questo elemento e questo rischio concreto mi sembra stia un po' scomparendo dal dibattito mentre non deve accadere. Perché i dati ci parlano di una illegalità che esiste ancora e anzi sta addirittura crescendo", sottolinea Mirabelli.

    "Anche il tema della pubblicità dei giochi va affrontato in questa logica, disciplinando seriamente la materia e non vietando tutto a priori. Si tratta di un tema non banale e anzi assi complesso perché se pensiamo all'online e andiamo a vietare la pubblicità dei concessionari legali, non facciamo altro che favorire i siti di gioco illegali. È questo sarebbe un assurdo", dice ancora il senatore che poi interviene anche rispetto allo strumento del 'distanziometro' per l'apertura delle sale da gioco: "Capisco senza dubbio la logica e il principio che hanno portato a questi strumenti di regolamentazione ma li considero inefficaci perché sarebbero impraticabili. In città come Milano, se andassimo ad applicare misure di questo tipo rimarrebbero aperte quattro sale e non sarebbe certo realistico. Ma peggio ancora un intervento simile comporterebbe il rischio di creare zone a luci rosse per il gioco, concentrandolo nelle periferie, e non sarebbe certo una soluzione. Anzi, porterebbe a un rischio probabilmente maggiore".
    Fonte: GiocoNews | vai alla pagina

    Argomenti: legalità, economia, tasse, Antimafia, finanze, pubblicità, Gioco d'azzardo, azzardo, gioco, giochi | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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