Dichiarazione di Marco Scibona

Non abbiamo mai smesso di percorrere questi sentieri insieme al Movimento No TAV. E oggi, come dieci anni fa, abbiamo manifestato contro un’opera che uccide il futuro della Valle, danneggia il territorio e mette in pericolo la salute dei cittadini.

A distanza di un decennio dai fatti di Venaus, quando l’8 dicembre 2005 venne riconquistato il presidio ingiustamente sgomberato, si sono susseguiti Governi nazionali e regionali di diverso colore politico. Ciò che non è cambiato è l’inutilità del progetto ed i loschi affari che lo sostengono. E nemmeno la nostra posizione, perché da quel lontano 2005 siamo ancora e sempre più convintamente tutti valsusini, No TAV, impegnati a difendere il corretto impiego di soldi pubblici ed i beni comuni.

Anche oggi, come 10 anni fa, abbiamo assistito ad una gestione insensata dell’ordine pubblico. Pensiamo ad esempio alla discutibile ordinanza del Prefetto che ha interdetto la viabilità in alcune zone di Chiomonte (TO) determinando anche lo spostamento di un presidio No TAV.

Oggi come ieri chiediamo, ancora una volta, la sospensione immediata dei lavori, la cessazione dell’occupazione militare e la riapertura di un autentico dialogo che preveda l’opzione zero. Come peraltro auspicato anche dalla recente sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli.

Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte
Stefania Batzella, Consigliere regionale M5S Piemonte
Davide Bono, Consigliere regionale M5S Piemonte
Marco Scibona, senatore M5S
Alberto Airola, senatore M5S
Laura Castelli, deputata M5S
Ivan Della Valle, deputato M5S
Dimitri De Vita, Consigliere M5S Città Metropolitana Torino
Consiglieri comunali e attivisti M5S in Valsusa
Fonte: www.marcoscibona.it | vai alla pagina

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