Dichiarazione di Marco Scibona

L’aumento di 1,20 euro che colpisce tutte le revisioni automobilistiche, anche quelle presso le officine private autorizzate, aggiunge un ulteriore disagio ad imprese e cittadini, è su quest’ultimi che ricadrà la gabella.
Abbiamo già seguito l’intricata vicenda del nuovo protocollo di comunicazione MCNet2 dove si è vista una Motorizzazione fare la parte del leone a discapito delle officine che ella stessa autorizza. Oggi l’aumento va di pari passo con le sempre più frequenti, anzi oramai costanti, interruzioni nei collegamenti tra i centri privati ed il CED della Motorizzazione, che impediscono di fatto l’effettuazione della revisioni in tutta Italia.
Nella riforma del Codice della Strada ho proposto, attraverso un emendamento, di rivedere la disciplina delle revisioni auto ed in particolare individuare “modalità e dei parametri di riferimento volti all’adeguamento della tariffa, delle procedure e della strumentazione tecnica, per le operazioni svolte dai centri di revisione in concessione e dalla Motorizzazione Civile, sentiti i soggetti interessati”.
Deve esserci parità di condizione fra concessionario e Motorizzazione e stessa garanzia di affidabilità nei controlli. E’ altresì necessario che lo Stato riconosca lo sforzo tecnologico compiuto dagli operatori del settore garantendo un’efficiente procedura per la trasmissione dei dati.

Marco Scibona – Senatore M5S, Segretario 8a Commissione Lavori pubblici, comunicazioni.
Fonte: www.marcoscibona.it | vai alla pagina

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