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Dichiarazione di Marco MONTANARI

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Castel Maggiore (BO) (Gruppo: PD) 


 

Intervento 20160705

  • (05 luglio 2016) - fonte: www.slideshare.net - inserita il 20 novembre 2016 da 23792
    Siamo in un momento storico a dir poco interessante, sia in positivo che ahimè anche in negativo. Siamo in un momento di crisi e di conseguenti opportunità, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista istituzionale locale, europeo e globale. Siamo nel momento di brexit e attentati terroristici per indipendentismi populisti e dal respiro corto e insensato, e nel contempo di attentati terroristici non contro delle politiche specifiche ma contro una weltanschauung specifica, il nostro modo di percepire e vedere il mondo, il nostro pensiero datoci da S.Agostino, da Max Weber, da Platone, da Searle. Sull’oracolo di Delfi era scritto gnōthi seauton, “conosci te stesso”. Conoscere se’ stessi è centrale per osservare il mondo con la tranquillità di spirito necessaria. Ma noi chi siamo? Siamo cittadini italiani, europei, del mondo. Ecco, concedetemi di saltellare in giro su questo documento di programma partendo dalla fine, andando a sottolineare la bellissima impronta europeista e globalizzante, che ha già visto nelle sue attività svolte finora un importantissimo impulso sul rafforzamento della percezione dell’identità europea con l’obiettivo di diffondere il concetto di cittadinanza europea. Cittadinanza che già nel breve termine deve essere sempre più importante e percepita in modo diffuso, soprattutto tra i più giovani e non solo attraverso le istituzioni ma anche nella “vita quotidiana” attraverso i gemellaggi già esistenti e nuovi con nuove amminstrazioni in tutta europa e non solo, ma anche attraverso elementi “a km0”, con il calendario dei valori e la valorizzazione della storia del nostro territorio attraverso le benemerenze civiche del 2giugno. Il mondo, per un cittadino medio, credo di averlo già detto in un altro intervento qualche mese fa, è di circa 5km di raggio, che sono i metri che vede. Ovviamente questo vale per i non miopi, per me il mondo è di circa 20cm di raggio senza occhiali. Scherzi a parte, sono i viaggi e gli scambi di idee, di percezioni, di conoscenza del mondo ad aumentare questo raggio. A farlo crescere, anche di statura intellettuale e fargli vedere un raggio che fino a prima degli scambi non aveva idea di poter vedere. Questo aspetto è fondamentale anche per l’integrazione dei migranti in fuga dalle loro terre, dalla loro patria dove non possono avere la minima certezza della propria salute e quella dei propri cari. Conoscere se’ stessi e il proprio territorio è centrale per capire l’altro e per farsi capire all’altro. Ovviamente tutto questo è possibile nel momento in cui, come già sottolineato esiste una tranquillità ambientale nella quale agire, la tranquillità dei propri affetti e, legata a questa, del proprio lavoro. E tutto questo all’interno della civis, dove l’essere umano esprime il meglio di se’ non tanto nella propria visione tribale di “famiglia” ma nella unione delle famiglie nalla societas civile attraverso un continuo interscambio di modi di vedere il mondo. La sfera famigliare è al centro di molte delle attività del programma e molte delle attività sono già in corso e stanno dando i loro frutti. Sia nell’aiuto ai genitori lavoratori, che alle famiglie in difficoltà a causa della crisi, che riguardo all’aiuto agli anziani. Per quanto riguarda il lavoro, il programma è in attività in modo estremamente positivo, conspevole dell’importante cambiamento del mondo del lavoro di questi ultimi anni, dove il lavoro subordinato viene sostituito dalle partite iva e dai co.co.co, nel quale la difficoltà di accesso a infrastrutture complesse quali “fabbriche” e “reti veloci” diventa sempre più bassa, considerando la stampa 3D e le reti in fibra ottica. Per questo motivo bisogna intervenire alla base, andando a inserire la cultura d’impresa nel percorso educativo di base ma anche nel concetto anglosassone del “lifelong learning”, ovvero dell’apprendimento permanente, uno dei pilastri europei della formazione ma anche dell’attività volta all’eliminazione del digital divide anche culturale. La diffusione della cultura di impresa nel 2016 è un esempio pratico della modalità di attuazione di molte attività, mettendo al centro in primis la costruzione di infrastrutture abilitanti e in seguito, a partire da quelle, la costruizione di percorsi di collaborazione con le associazioni del territorio per massimizzarne l’impatto sociale e culturale. Nello specifico della cultura di impresa, inoltre, attraverso la consulta delle attività produttive, si è puntato alla costruzione di percorsi specifici scuola/impresa con grande partecipazione sia nella fase di formazione “frontale” che, a mio avviso in modo ancor più importante, “sul campo”. Strano che lo dica io, poi: non siamo in Silicon Valley. Siamo in un territorio con una grandissima attività di tipo agricolo. L’esperienza del farmers market, il concetto del km0, ma anche le attività di valorizzazione delle aree verdi con gli orti didattici sono elementi centrali in un momento in cui si parla di “decrescita felice”, a mio avviso a sproposito, preferisco i termini più sobri di “moderazione” e “buon senso”. Certo, non siamo in Silicon Valley, ma questo non ci giustifica ad avere reti a 56k con i modem di un tempo. Il digital divide lo si combatte in tanti modi: culturali, come si diceva, ma anche costruendo veramente infrastrutture - sia di telecomunicazione, che, a mio avviso, di trasporto – e fornendovi servizi. Su questi tre elementi il programma è in corso e sta avendo, anche in questo ambito, un impatto dirompente. Le infrastrutture di rete sono in crescita grazie all’attività del comune con la collaborazione di Lepida; il Keynes ha da pochi mesi una connettività a 1Gbit, ai miei tempi (12 anni fa) la velocità di tutta la scuola era quasi 10000 volte inferiore. Su queste infrastrutture veloci, il comune sta implementando sempre più servizi on-line per IMU ed F24 e altri servizi in via di definizione, utilizzati da poco meno di 1000 utenti per più di 1500 accessi, stiamo parlando del 7- 10% della cittadinanza in una nazione dove il 30% dei cittadini non sa utilizzare “internet”, non dimentichiamolo. I trasporti, fondamentali, sono sempre più centrali nella loro crescita: dall’estensione delle linee degli autobus 27, 29 e 18 al territorio di Castel Maggiore e Trebbo di Reno alla creazione del bellissimo percorso ciclo-pedonale lungo il navile, che può facilmente portare in centro a Bologna dal nostro territorio. Infine, parlato della famiglia e del lavoro, del negozio, affronto l’ultimo aspetto, un pezzo dell’etimo di “negozio”, ovvero l’”otium”, il tempo libero, il tempo per se’ e per la conoscenza e la crescita personale. Ottime conferme nelle attività del primo semestre, eccellente l’uso di Villa Salina, splendido il concerto in onore del compianto Marco Tamburini all’interno della rassenga Reno Road Jazz e, sempre in ambito musicale, ottima l’iniziativa in corso del concorso “Alberghini”. Ottima l’attività della consulta giovanile e del suo impatto sul territorio. Inoltre ottime e a dir poco fondamentali le iniziative legate all’ambito sportivo per i giovani e i meno giovani in modo da favorire l’attività fisica. E lo dico io, che ho il fiatone a salire le scale per entrare qui in consiglio... E ottima la centralità del dialogo, alla base dell’attività delle consulte sia verticali che territoriali. Insomma, tutto sommato l’attuazione del programma è a ottimo punto, considerando tutte le complessità della congiuntura economica e la complessa interazione con una società che cambia. La positività è espressa dalla creazione di ponti: fisici, con fibra ottica e trasporti, e mentali, con scambi di idee, culture, cultura e formazione, tutti elementi al centro del programma. Grazie.
    Fonte: www.slideshare.net | vai alla pagina
    Argomenti: bilancio, consiglio comunale, programma di mandato, intervento | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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