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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Stop al caporalato

  • (24 ottobre 2016) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 24 ottobre 2016 da 32018
    Una legge di civiltà che viene per la prima volta affrontata dal Parlamento: si tratta delle Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo, insomma, il cosiddetto caporalato. L’abbiamo approvata, alla Camera, proprio questa settimana e ciò che ci prefiggiamo è di fermare una delle piaghe più gravi che affliggono la nostra agricoltura. Il fenomeno dell'intermediazione illegale e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura coinvolge circa 400mila lavoratori in Italia, sia italiani che stranieri, ed è diffuso in tutte le aree del Paese e in tutti i settori dell'agricoltura. La norma incide con significative modifiche al quadro normativo penale attuale, con un nuovo articolo che riscrive la condotta illecita del caporale, indicando per la fattispecie base del reato (chi recluta manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno, e il datore di lavoro che utilizza, assume o impiega manodopera reclutata anche, ma non necessariamente, con l’utilizzo di caporalato, sfruttando i lavoratori e approfittando del loro stato di bisogno) la pena della reclusione da uno a sei anni e la multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato. Il datore di lavoro risponde del reato di caporalato, a prescindere dall’intervento del caporale, solo se sfrutta e approfitta dello stato di bisogno dei lavoratori. La fattispecie aggravata del reato prevede la reclusione (da cinque a otto anni e multa da 1.000 a 2.000 euro per ciascun lavoratore reclutato) quando il reato di caporalato è compiuto mediante violenza o minaccia. Nel caso in cui il numero dei lavoratori coinvolti sia superiore a tre, uno o più di essi siano minore di età o siano stati esposti a situazioni di grave pericolo, sono previste aggravanti con aumento della pena da un terzo alla metà. Si introduce, inoltre, il delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro tra i reati per i quali è sempre disposta la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono il prezzo, il prodotto o il profitto, salvo che appartengano a persona estranea al reato. Ancora, viene integrato e rafforzato il quadro normativo che ha istituito nel 2014 la Rete finalizzata a rafforzare le iniziative di contrasto dei fenomeni di irregolarità che caratterizzano le condizioni di lavoro nel settore agricolo, e vengono introdotte misure per favorire il regolare trasporto dei lavoratori agricoli e l’adozione di un apposito piano di interventi per la sistemazione logistica e il supporto dei lavoratori stagionali.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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