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Dichiarazione di Pietro MONICO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Melfi (PZ) (Gruppo: PD) 


 

Consiglio Comunale 26/10/2016

  • (26 ottobre 2016) - fonte: PD Melfi - inserita il 05 agosto 2018 da 42381
    Il tema della salute e del suo funzionamento certamente rappresentano uno, se non la prima preoccupazione che tocca tutti i cittadini indistintamente ed è importante che la politica e le istituzioni se ne facciano carico assumendosene la responsabilità specie per le decisioni che su queste materie sono chiamati ad assumere. Questo consiglio comunale è utile e, si è fatto bene a convocarlo perché credo che ci sia bisogno di interloquire di più con le comunità per comprendere fino in fondo le reali esigenze di un territorio. La presenza del presidente Pittella è significativa oggi cosi come la grande dimostrazione di interesse che la nostra comunità ha su un tema sensibile come la salute. Troppo spesso è capitato di leggere riforme lontane dalle reali esigenze di un territorio perché formulate ed assemblate senza passare da quel dibattito e confronto utile ed indispensabile per fare scelte consapevoli. Ed è proprio perché più passa il tempo, e più ad aumentare sono i dubbi, che oggi appare opportuno essere qui e confrontarsi su questa proposta di RIORDINO. Siamo consapevoli che la Riforma, e non il semplice RIORDINO, nasce dalla necessità di predisporre una rete dei servizi sanitari coerente con i nuovi vincoli di programmazione. D’altronde, dal 2015 le normative delle quali ormai conosciamo la portata ( ma qui è utile ancora una volta ripeterle) condizionano fortemente la programmazione e l’organizzazione dei sistemi sanitari regionali. – Il D.M. 70 che definisce gli standard qualitativi, strutturali e tecnologici relativi all’assistenza ospedaliera; – La l. 190 del 2014 e la 208 del 2015 che fissano come una cornice i vincoli di finanza pubblica all’intera programmazione sanitaria nazionale; – La legge 161 del 2014 in applicazione della direttiva europea del 2003 che impone disposizioni inderogabili in tema di orari di lavoro e riposo degli operatori sanitari e di cui solo ora ci si ricorda. Proprio sulla base di queste disposizioni, siamo (come dicevo prima e come del resto abbiamo, come gruppo Pd, come sezione di Melfi espresso nel comunicato di qualche settimana fa), consapevoli della necessità di una riforma ma ad oggi non ne riusciamo a coglierne la visione. Onestamente , leggendo la bozza, è evidente che c’è qualcosa che non convince affatto. La sanità, i servizi al cittadino e l’affidamento che questi hanno nelle nostre strutture non può passare per una semplice RIORGANIZZAZIONE tutta AZIENDALE. Solo aziendale. Dico riorganizzazione appositamente perchè qui non parliamo di riforma sanitaria. Manca, e questo è quello che si dovrà fare, un piano sanitario che sia Uguale per tutto il territorio regionale. Abbiamo un approccio diverso per i due modelli organizzativi: Potentino e Materano e questo chiaramente non può essere. Io credo che in materia sanitaria, sul tema della saluta, non dobbiamo fare discorsi campanilistici, ma solo discorsi giusti che abbiano una logica, una visione di insieme per un obiettivo finale ed allora: come già detto, credo che la riforma migliore possibile, la più credibile, sia quella che tiene insieme un’intera regione e che non faccia distinzioni che rischiano di essere interpretate come poco di RIFORMA e molto di RIORGANIZZAZIONE. Bisogna fare scelte adeguate, supportate da un’attenta analisi dei dati epidemiologici ad esempio o dalla valutazione dei flussi migratori passivi ed attivi, in modo da poter rispondere adeguatamente alle nuove esigenze delle popolazioni e dei territori. Si discuta su di una proposta credibile perché quella messa in campo non la non la si comprende. E certamente con riferimento all’ospedale di Melfi non lasceremo che ad essere penalizzata sia un’intera comunità specie se non si comprende l’obiettivo finale. Credo che Il psa debba mantenere quanto già approvato dalla giunta e quindi tutti i reparti e tutti quei servizi che lo rendono indispensabile in un territorio che ha la sua specificità. Ho fatto un esperimento guardando semplicemente la cartina geografica e ci ho visto dalle grandi potenzialità per il nostro presidio perché inserito in un territorio ampio che abbraccia un sito industriale con quasi 12 mila addetti. Perché la vicinanza con altre aree anche delle regioni a noi vicine, fa si che l’ospedale di Melfi rappresenti un punto di riferimento insostituibile. Al contrario va potenziato perchè non è credibile razionalizzare e avere strutture che poi concretamente non riesce a rispondere ed offrire servizi adeguati. Questo non può essere !!! Il tema è serio perché parliamo di salute e noi siamo pronti a ragionare seriamente e a dare una mano al Presidente Pittella per trovare una vera strada per una RIFORMA REGIONALE consapevoli che solamente se si stà tutti insieme è possibile immaginare una strada percorribile. Quello che però di sicuro rifiutiamo saranno i tentativi di compromessi al ribasso che nulla hanno a che vedere con la salute dei cittadini e la salvaguardia dei servizi. PD Melfi. Pietro Monico
    Fonte: PD Melfi | vai alla pagina
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