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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Siria: Governo in prima fila

  • (15 novembre 2016) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 15 novembre 2016 da 32018
    I numeri della guerra civile in Siria sono da brividi: oltre 5 anni di conflitto, 470mila morti, 54mila feriti, 11,4 milioni senza casa, 4,8 rifugiati all'estero, 6,6 sfollati, 250 miliardi di dollari di danno, 69.180 raid, 37.501 barili bomba sganciati sulla popolazione, 18 località assediate. Per questo abbiamo approvato anche una mozione sulla situazione in Siria, con particolare riferimento all'emergenza umanitaria e alla condizione dei bambini nella città di Aleppo. In questo caso, il Governo deve rafforzare il proprio impegno sia in sede comunitaria, sia presso le sedi internazionali e raggiungere urgentemente un accordo tra le parti in conflitto nella città di Aleppo volto a consentire la cessazione dei raid aerei e dei bombardamenti terrestri, in particolare verso gli obiettivi più sensibili, quali scuole, ospedali e mercati; il divieto di utilizzo delle bombe a grappolo, delle bombe anti-bunker e delle barrel bomb; l'apertura di accessi umanitari ad Aleppo, destinati a dare attuazione ai piani dell'Onu per soccorrere la popolazione civile e ad allontanare dal teatro degli scontri, sotto la copertura dell'Onu e con tutte le garanzie necessarie, i civili bisognosi di cure e i minori rimasti privi del sostegno familiare e le famiglie che volontariamente intendano lasciare la parte della città nelle mani degli insorti; lo svolgimento delle attività scolastiche per tutta la popo lazione in età scolare che ancora risiede nella città di Aleppo, garantendo la sicurezza degli edifici e la regolarità delle lezioni, al fine di restituire ai bambini una dimensione di vita normale e senza traumi. Inoltre, abbiamo impegnato il Governo ad assumere iniziative per contrastare il fenomeno dei matrimoni precoci e forzati che vengono usati in Siria come arma di guerra e di ricatto per diffondere il panico, intimidire e disperdere la popolazione; a portare avanti la riflessione, con i partner europei, sulle modalità di applicazione delle sanzioni nei confronti della Siria; ad assumere iniziative per rafforzare i corridoi umanitari dalla Siria già in essere; a individuare specifiche risorse destinate al sostentamento e alla messa in sicurezza dei profughi interni e degli sfollati; a valutare l'opportunità di attivare specifiche campagne di comunicazione istituzionale volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sugli eventi in corso in Siria.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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