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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

La verità del Ministro sui flussi migratori

  • (10 luglio 2017) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 17 luglio 2017 da 32018
    Dopo lo straordinario afflusso di persone salvate nel Mediterraneo centrale negli ultimi giorni di giugno, il Ministro dell’Interno Marco Minniti è venuto a informare la Camera su quanto accaduto e su come si sta comportando l’Italia. Intanto, ha ricordato i numeri: 22 navi, poi diventate 25 nel corso delle ore successive; più di 10.000 arrivi che fanno salire la cifra complessiva delle persone salvate a più di 85.000 nei primi sei mesi dell’anno, più 18,40 per cento rispetto allo scorso anno. L’Italia ha immediatamente reagito sul terreno dell'accoglienza, ma anche sul terreno politico internazionale. Il nostro ambasciatore a Bruxelles si è recato in Commissione europea e ha chiesto esplicitamente che di fronte a una situazione così delicata e così impegnativa l'Europa si assuma chiare e limpide responsabilità. Successivamente il Governo si è recato a Parigi per incontrare i Ministri dell'Interno francese e tedesco e il Commissario per i problemi dell'immigrazione. E Francia, Germania e Commissione europea hanno condiviso alcune proposte. La prima è quella di un codice di comportamento delle organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo. La seconda questione è un coordinamento con le attività di polizia giudiziaria nei confronti dei trafficanti di esseri umani. Le altre navi che operano nel Mediterraneo centrale sono navi militari. Nel momento in cui operano numerose navi civili, un Paese serio prende tutte le misure per coniugare la salvezza della vita con le esigenze della propria sicurezza e con l'indefettibile obiettivo di combattere i trafficanti di esseri umani. Inoltre, Unione europea, Francia e Germania hanno deciso di rafforzare il loro impegno, economico e politico, in Libia. L’importanza di ciò sta nel fatto che c'è un rapporto forte tra la stabilizzazione della Libia e la lotta ai trafficanti di esseri umani, i quali hanno bisogno di istituzioni fragili e di controllare il territorio. Combattere i trafficanti di esseri umani in Libia significa dare un contributo straordinario per la stabilizzazione della Libia. L'Italia è strategicamente interessata alla stabilizzazione della Libia e al fatto che la Libia si mantenga unita. Nei prossimi giorni, verrà fatta una riunione a Tripoli con i sindaci della Libia, per discutere, insieme con loro, di come liberarsi dal giogo dei trafficanti di esseri umani. Questo è il senso di una cooperazione forte tra Europa, Italia e quel Paese. E per quanto riguarda le ricollocazioni, il punto più delicato, Minniti ha precisato, ancora una volta i numeri: alla fine dello scorso anno, l'Italia aveva ricollocato 2.600 persone in Europa, oggi ne ha ricollocate 7.500 - 405 sono in via di immediata definizione -, si tratta di circa 8.000 persone. Rispetto agli sbarchi è certamente insufficiente, ma per il Ministro il fatto che Commissione Europea, Francia e Germania abbiano deciso di aumentare la loro quota di rilocation nei confronti dell'Italia, è un piccolo ma importante passo avanti. Inoltre Minniti ha incaricato il capo del Dipartimento immigrazione e di pubblica sicurezza di chiedere a Frontex un confronto urgente sulle regole della missione Triton, affrontando il tema della regionalizzazione del soccorso in mare.
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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