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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Migranti

  • (14 settembre 2017) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 14 settembre 2017 da 32018
    Negli ultimi giorno ho avuto modo di partecipare a trasmissioni televisive dove, come sempre, si è parlato molto di sbarchi e di migranti. Mi sembra importante raccontare cosa è stato fatto in questi 4 anni su questo tema e quale la strategia scelta. Certamente un investimento a lungo termine ma è la sola strada che consenta di avere dei risultati negli anni. Nel 2013-inizio 2014 si è approvata la legge sulla Cooperazione internazionale (attesa dal 1992) con la conseguente istituzione presso il ministero degli esteri del dipartimento della Cooperazione internazionale e finanziamento della Cooperazione internazionale con i decreti sulle missioni militari che l'Italia svolge. Credo che questo sia stato un passo importante per incominciare ad intervenire nei paesi di origine e in conflitto per ristabilire il rispetto dei diritti umani e di una economia. Approvazione di accordi bilaterali con alcuni stati per attività economiche di rispetto di diritti e di giustizia: a livello europeo ricordo alcuni esempi per sostenere le economie locali ed evitare che i flussi di migranti economici arrivino in Europa, l'accordo per l'olio tunisino, le arance Marocco, riso vietnamita. Nel 2015 missione in Libia per formare la polizia locale per prevenire e contrastare il fenomeno dei trafficanti e formazione della guardia costiera. Dal 2015 sono stati intessuti rapporti con i vari capi libici per avere interlocutori seri e affidabili che contrastassero le violenze sul territorio e gli scafisti. Su questo tema voglio anche essere molto chiaro: fermare le forme di violenza in Libia da parte degli scafisti e dei mercanti di uomini presuppone un intervento armato in quel territorio. Personalmente sono contrario ad un intervento armato, ma credo molto di più ad un percorso di formazione e di ritorno alla legalità anche in quel territorio. Nella legge stabilità 2016 sono stati finanziati 200 milioni di euro per i paesi dell'Africa per progetti di sviluppo economico. Sul tema della tratta di persone l’ONU è intervenuta con diverse risoluzioni negli ultimi anni chiedendo l’intervento delle nazioni europee. L'accordo ONU/ governo libico e Italia prevede lo smantellamento delle basi dei trafficanti di persone come si evince dalla risoluzione che dichiara le seguenti condizioni: …anche alla luce della reiterata giurisprudenza della Corte europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) in tema di respingimenti in mare, la missione di supporto non potrà consistere in forme di blocco navale idonee a rappresentare forme di ingerenza o di lesione della sovranità della Libia; sempre nell'obiettivo del rafforzamento della sovranità libica e del controllo da parte libica sull'immigrazione illegale e sul traffico di esseri umani, è necessario intensificare e sostenere il lavoro delle Organizzazioni internazionali, con particolare riferimento all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e all'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, affinché i centri di accoglienza migranti e i rimpatri volontari assistiti siano gestiti nel pieno rispetto dei diritti umani e con l'assistenza di osservatori delle Nazioni Unite; …a sostenere al più presto l'istituzione di centri di protezione e assistenza nel territorio libico per i migranti soccorsi in mare gestiti dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), anche ai fini dell'accertamento del diritto d'asilo; in parallelo, a continuare ad elaborare programmi operativi e progetti di cooperazione in territorio africano nelle aree di partenza e passaggio del flusso migratorio al fine di ridurre la pressione sulle coste libiche; …
    Fonte: politici.openpolis.it | vai alla pagina
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