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Dichiarazione di Angela Raffa
Affisioni selvagge: Raffa e M5S chiedono l'intervento del Prefetto
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(19 ottobre 2017) - fonte: Tempostretto - inserita il 05 novembre 2018 da 27659
Dal 6 ottobre vige il divieto di affiggere manifesti, o qualsiasi altra forma di propaganda, indicanti il nome e raffiguranti il volto di qualsiasi candidato al di fuori degli stalli messi a disposizione dal Comune, ciascuno con il numero indicante il rispettivo partito. Dalla sala ovale di Palazzo Zanca Angela Raffa, candidata al consiglio regionale alle elezioni del 5 novembre nelle liste del Movimento 5 Stelle, punta il dito sulla mancanza di rispetto delle norme: "Alcuni sembrano proprio allergici al rispetto di quelle stesse leggi, che i loro partiti, quando non loro stessi, hanno scritto. A quanto pare i numerosi richiami alla legalità ed alla bellezza, valgono per gli altri, i soliti partiti continuano invece a sentirsi al di sopra di leggi e regole, per di più imbrattando i muri della nostra provincia”. “Dopo la nostra prima denuncia abbiamo assistito ai comportamenti più fantasiosi. Se segnalavamo manifesti abusivi a Spadafora li toglievano, probabilmente più per evitare multe e brutte figure che non per senso civico. Però lo stesso candidato lasciava quelli abusivi, non inseriti nella mappa pubblica, affissi nel vicino comune di Saponara. C’è stato anche chi li ha messi sulle saracinesche, rendendo così possibile il sopralluogo dei vigili e la sanzione solo nei festivi ed in orario serale quando in questa città la visione di una pattuglia è un miraggio. Dopo un po’, e con l’apertura dei vari comitati elettorali, la situazione è rapidamente degenerata con diffusi comportamenti scorretti che non vengono sanzionati". Menzione a parte, i grilli messinesi, la riservano a tutti i banner e striscioni con la foto ed il nome del candidato, che fanno bella mostra di se sui balconi, o presso le sedi dei comitati elettorali. Duri e netti in tal senso gli attacchi della Raffa ai competitors: “Mette solo rabbia e tristezza vedere che chi chiede di essere giudicato per le sue idee giovani e non per il suo cognome, poi si avvale dei peggiori comportamenti della prima repubblica: bus pieni di truppe cammellate, e striscioni illegali esposti in più di un palazzo cittadino. Stendiamo poi un velo pietoso su ‘gruppo di docenti e dirigenti dell'Università di Messina ha deciso per un impegno politico e sociale’. Va bene che l’Università e i docenti messinesi, ci hanno abituato a leggere di loro sui giornali più per concorsi truccati ed altri reati, che non per meriti scientifici; però sarebbero altri i comportamenti che ci si aspetterebbe da chi guida una istituzione prestigiosa con il compito di formare i cittadini di domani. Ed invece anche in questo caso, con la speranza di racimolare qualche voto in più, non si disdegna di calpestare le leggi di questo paese. In questa triste figura delle università siciliane, dispiace solo per i numerosissimi giovani e docenti che, senza vincere concorsi su misura o sfruttare i loro incarichi per consenso elettorale, si impegnano con fatica nell’insegnamento e nella ricerca”. In chiusura, la pentastellata ha chiesto, visto il fallimento dei comuni e delle autorità predisposte, che sia il Prefetto ad occuparsi della faccenda.
Fonte: Tempostretto | vai alla pagina » Segnala errori / abusi