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Dichiarazione di Paolo Cova

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Il futuro dell’Unione

  • (24 ottobre 2017) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 24 ottobre 2017 da 32018
    In vista del Consiglio europeo dei giorni scorsi, il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni ha fatto il suo intervento alla Camera, al termine del quale abbiamo votato una risoluzione che impegna il Governo a proseguire nell'impegno fin qui svolto per rafforzare il progetto di integrazione europea e in favore di azioni comuni ambiziose, in particolare nella gestione della sicurezza, nelle questioni migratorie, negli investimenti in Africa e in favore di una rinnovata architettura economica europea contrassegnata dal rilancio di politiche di espansione e di crescita; a dare seguito all'ambizioso programma di rilancio dell'Unione stabilito con la dichiarazione di Roma; a sostenere la candidatura di Milano a sede dell'Agenzia europea per i medicinali; a pervenire al superamento del Regolamento di Dublino, in direzione di un sistema comune di asilo; ad attivarsi affinché si realizzi concretamente una procura antiterrorismo eu ropea; a rafforzare ogni iniziativa dell'Unione europea finalizzata ad assicurare la pace e la stabilità delle relazioni internazionali; a promuovere in sede comunitaria una riflessione sul ruolo della Turchia che chiarisca i termini delle relazioni bilaterali tra questo Paese e l'Unione europea. E l’intervento di Gentiloni è andato proprio in questo senso, parlando di futuro dell'Unione europea, di temi migratori, di difesa, di digitale e di Brexit. Il Presidente ha confermato che la consapevolezza, in diversi Paesi europei, del fatto che siamo in un momento di transizione per quello che riguarda i destini dell'Unione è rilevante e che è utile che questa consapevolezza, presente anche nel nostro Paese, cresca. Abbiamo davanti 15-16 mesi, prima del rinnovo delle istituzioni europee, che possono rivelarsi decisivi, se si colgono alcune opportunità, altrimenti possono confermare una situazione difficile. Gentiloni ci ha poi ricordato che abbiamo finalmente un tasso di crescita, nell'Eurozona, stabilmente sul 2-2,2 per cento, ma anche una evoluzione interna nel Regno Unito, dopo il referendum sulla Brexit, e tutta una serie di elementi incoraggianti. Tuttavia, per tradurre questo in qualcosa di positivo, servono passi in avanti dal punto di vista della efficacia dell'azione della Unione europea. Come? Con l'intensificazione di politiche comuni europee in diversi campi: il tema della difesa comune, appunto, i cosiddetti beni comuni europei, le questioni migratorie. Infine, Gentiloni ha fatto un accenno all’Ema a Milano: non sarà una competizione facile, ha detto, ma certamente l’Italia ha tutte le carte in regola per ottenere l’Agenzia per il farmaco.
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