Non neghiamo la brutalità del fascismo
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(21 dicembre 2017) - fonte: politici.openpolis.it - inserita il 21 dicembre 2017 da 32018
La scorsa settimana è successo un secondo episodio di stampo fascista, dopo quello di Como: sul cavalcavia Buccari, al quartiere museo di Orme - Ortica Memoria, è stata cancellata la scritta “Bella ciao” e sostituita con una frase inneggiante al ventennio. Ho espresso la mia più viva indignazione per quanto accaduto. È chiaro che c’è un continuo tentativo di negare la storia e la tragicità e la brutalità usata dal fascismo, che vediamo riproposte oggi, anche senza la presenza di atti violenti. Ma è solo apparenza, perché sempre di una forma di aggressione si tratta, sia che un gruppo di persone entri in una riunione a leggere proclami assurdi e fuori dal tempo, sia che nottetempo qualcuno cancelli una scritta per sostituirla con il suo contrario. Ma il punto è che il razzismo non può essere sdoganato come una semplice banalizzazione, in quanto va a colpire la persona nella sua integrità. E va combattuto sempre. Ancora una volta la mia più viva solidarietà al Museo e alle migliaia di persone del quartiere che lavorano per integrare e creare una comunità nel nome della democrazia e dei suoi valori fondanti.
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