-
» Manifesto leghista sulla razza
Furio COLOMBO in data 04 settembre 2010
-
» «E' venuto il momento che l'Italia si dia una seria politica industriale nel quadro europeo»
Giorgio NAPOLITANO in data 02 settembre 2010
-
» Perchè dovremmo dividerci fra settari e governisti? ovvero una lunga dissertazione sul senso delle parole e delle azioni. (1)
Ramon MANTOVANI in data 01 settembre 2010
-
» «Il governo è inerte» - INTERVISTA
Cesare DAMIANO in data 26 agosto 2010
-
» Sindacalisti e politici si pronuncino in modo chiaro e netto sull'appello e l’apertura del Presidente della Repubblica.
Pietro ICHINO in data 26 agosto 2010
-
» «Ribadisco ogni parola e non chiedo scusa a chi mi scredita» - INTERVISTA
Maurizio BIANCONI in data 17 agosto 2010
-
» «Il Colle tutela la legislatura mentre il Pdl perde i pezzi» - INTERVISTA
Luciano VIOLANTE in data 17 agosto 2010
-
» «Napolitano? Su di lui non può esserci sospetto» - INTERVISTA
Paolo GUZZANTI in data 17 agosto 2010
-
» «Voto a novembre? Dilaniante» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 17 agosto 2010
-
» «Le prerogative attribuite al capo dello Stato non possono non misurarsi con il dato nuovo» - INTERVISTA
Fabrizio CICCHITTO in data 17 agosto 2010
-
» Tradisco la Costituzione? Allora chiedano l'impeachment - Nota del Presidente
Giorgio NAPOLITANO in data 16 agosto 2010
-
» «Giorgio Napolitano sta tradendo la Costituzione» - INTERVISTA
Maurizio BIANCONI in data 15 agosto 2010
-
» «Condivido le affermazioni di Napolitano, ma come arbitro deve dire dopo, non oggi, cosa vuol fare» - INTERVISTA
Antonio DI PIETRO in data 14 agosto 2010
-
» Buon ferragosto. Ma presidiamo le piazze reali e virtuali a difesa della Costituzione.
Giuseppe GIULIETTI in data 14 agosto 2010
-
» «Ignorano i principi della Carta, per questo attaccano il Colle» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 14 agosto 2010
-
» «Rischi per la ripresa con la gelata elettorale. Fini? Cessi la campagna» - INTERVISTA
Giorgio NAPOLITANO in data 13 agosto 2010
-
» «Siamo nella palude. Ormai non c'è alternativa al voto» - INTERVISTA
Umberto BOSSI in data 11 agosto 2010
-
» «Decisione giusta del giudice. Melfi non è Pomigliano» - INTERVISTA
Tiziano TREU in data 11 agosto 2010
-
» «Si dimettano Berlusconi e i ministri imputati. Il premier è il mandante di tutta l`operazione» - INTERVISTA
Italo BOCCHINO in data 11 agosto 2010
-
» «Il voto può riservare molte sorprese» - INTERVISTA
Giancarlo GALAN in data 09 agosto 2010
-
» 5 Risposte da Cesare Damiano sulla Sicurezza sul lavoro (appalti e immigrati)
Cesare DAMIANO in data 09 agosto 2010
«Giorgio Napolitano sta tradendo la Costituzione» - INTERVISTA
-
(15 agosto 2010) - fonte: www.ilgiornale.it - Paola Setti - inserita il 17 agosto 2010 da 100
Onorevole Maurizio Bianconi, non sia noioso però, le questioni tecniche non le legge nessuno.«Eh, lo so, ma queste cose bisogna dirle, Giorgio Napolitano sta tradendo la Costituzione».
Olé, iniziamo bene.
«La Costituzione la puoi tradire non rispettandola, oppure fingendo di rispettarla».
Di bene in meglio.
«Partiamo dall’inizio: formazione del governo Berlusconi».
Fin qui.
«Napolitano conferisce l’incarico al premier, nel giro di tre ore il governo è fatto».
Le consultazioni furono rapidissime rispetto alle lungaggini della prima Repubblica.
«E Napolitano spiegò il perché. Disse che in questo sistema bipolare, col premier indicato sulla scheda, è il risultato elettorale a determinare l’assegnazione degli incarichi».
Quindi?
«Napolitano smentisce se stesso, con un atto di incoerenza gravissima, dicendo no al voto anticipato e sì alla ricerca di un governo tecnico».
Lui parla di governo politico.
«Un falso problema. Se è per quello ci sono stati governi balneari, ponte, di transizione, monocolore d’attesa...»
Si fermi!
«Come lo chiami lo chiami, la politicità non sfugge. Il punto è che non è il governo uscito dalle urne».
Napolitano cita la Costituzione, però.
«Ma si rimangia una Costituzione da lui stesso costituita sotto il profilo materiale».
Che detta un po’ meno cripticamente...
«Lui stesso formando il governo ha accreditato una prassi che ora non può smentire. Un altro presidente della Repubblica potrebbe farlo, lui ormai non può più tornare indietro, perché si è autovincolato. Se tu stesso hai garantito una Costituzione materiale basata sul risultato elettorale, cercando un governo diverso in parlamento non stai rispettando la Costituzione, ma solo contraddicendo te stesso».
Napolitano chiede anche la fine del clima da resa dei conti, parla di «pressione delegittimante» su Fini.
«L’estate scorsa, quando Berlusconi finì sotto attacco sul piano personale, Napolitano si guardò bene dall’intervenire».
Vabbè, ora farà la difesa del capo pure lei...
«Il contrario. Napolitano fece bene a restarne fuori. Perché il premier è anche un leader politico, e chi va per questi pelaghi è normale che trovi tempesta».
Diversa la situazione della terza carica dello Stato.
«Napolitano avrebbe fatto meglio a scegliere il silenzio anche su Fini. Ma se è davvero attento alla presidenza della Camera, avrebbe dovuto dire a Fini: datti una calmata».
Datti una calmata.
«Eh sì! Perché vede, Berlusconi, in quanto premier, è un pesce nell’acquario. I presidenti invece, da Fini a Napolitano, dovrebbero essere gli osservatori e i garanti dell’acquario».
Fini s’è tuffato?
«Se il presidente della Camera fa politica in prima persona, diventa capofazione, ispira e anima gruppi parlamentari e addirittura un partito parallelo con tanto di coordinatori sul territorio come Generazione Italia e determina la sua connotazione pubblica come il capopopolo contro il premier, ecco, allora è lui stesso a esporsi agli attacchi».
Insomma è stato lui il primo a incominciare.
«Sfogli gli ultimi mesi: non troverà una sola occasione in cui non abbia indicato un percorso politico invece che istituzionale. Ma il vulnus si è creato in due episodi specifici».
Sarebbero?
«Intanto quella volta del portavoce».
Quale volta?
«Eh, già, perché voi giornalisti siete distratti. Prima della votazione sulla fiducia a Giacomo Caliendo, fu il portavoce della presidenza della Camera Fabrizio Alfano a spiegare che i finiani avrebbero ricevuto indicazione su come votare da Fini, un minuto prima di entrare in Aula».
Davvero?
«Eh, davvero sì. Non si usa il portavoce istituzionale per fare comunicazioni da capofazione!».
E il secondo episodio?
«È precedente. Settembre 2009, al ritorno in aula dopo le ferie c’era Italo Bocchino che girava fra i banchi a caccia di firme in solidarietà a Fini contro gli attacchi di Vittorio Feltri sul Giornale».
La famosa lettera dei 54?
«Sì. Bocchino disse: “La chiede Fini”, e Fini presiedeva la seduta. Un episodio gravissimo, anche perché la solidarietà era un pretesto, la verità è che quella fu la prima conta dei finiani».
Napolitano dice che ha reagito a chi chiede il voto anticipato senza averne la competenza.
«Ne ha il diritto, la prerogativa è sua. Però vede, chiedere il voto si può, un uomo politico può dire quello che vuole.
Un uomo delle istituzioni invece deve dire ciò che le istituzioni dicono».
Fonte: www.ilgiornale.it - Paola Setti | vai alla pagina » Segnala errori / abusi