Openpolis - ULTIME DICHIARAZIONI INSERITEhttps://www.openpolis.it/2015-07-22T00:00:00ZMazzarano (PD): “Loizzo è il migliore investimento per il prestigio dell'Aula”2015-07-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it761641Di seguito l'intervento che il capogruppo del Partito Democratico Michele Mazzarano
Il momento solenne che questa aula si appresta a vivere, con l'elezione del Presidente e dell'Ufficio di Presidenza, non deve allontanare la vita reale dei pugliesi che abbiamo incontrato e ci siamo impegnati a rappresentare. Ognuno nel pieno rispetto del mandato ricevuto. Nel sottolineare il valore delle prerogative e dell'autonomia del Consiglio e dei singoli consiglieri regionali, questo importante momento istituzionale deve essere in sintonia con le ansie e le speranze delle popolazioni pugliesi.
La crisi del regionalismo e il profondo divario creatosi tra i cittadini e le istituzioni, ci obbligano ad una valutazione attenta sulle riforme radicali di cui l'Istituzione Regione ha urgente bisogno per essere maggiormente in sintonia con la incalzante domanda di rappresentaza che ci viene dagli elettori. Anche e soprattutto da quegli elettori, tanti, che hanno scelto di non recarsi a votare.
Una istituzione che funziona e si rispetti deve agire nell'esclusivo interesse del popolo pugliese.
Una istituzione che funziona e si rispetti necessita di autonomia ed autorevolezza.
Una istituzione che funziona e si rispetti si deve alimentare di valori condivisi e di robuste radici storiche e culturali.
Il Presidente del Consiglio deve essere il garante ostinato delle prerogative di questa Assemblea e il custode rigoroso dell'autonomia dei singoli consiglieri regionali.
Noi proponiamo per questa importante e prestigiosa carica la candidatura del consigliere Mario Loizzo. Proponiamo una personalità collaudata, un profondo conoscitore della Puglia e un attento osservatore delle dinamiche sociali pugliesi.
Offriamo a questa assise un uomo dalla tempra forte, dalla determinazione inflessibile, caratteri propri di una ricca militanza sindacale e politica.
Noi pensiamo che il consigliere Loizzo possa essere il presidente di tutti.
Non perché egli non sia un uomo di parte. Nel mondo del lavoro, nelle lotte dei braccianti e degli operai, nelle conquiste della civiltà del lavoro, vi è la bussola della sua militanza sindacale e della sua formazione politica ed istituzionale.
La mancanza di lavoro è la più grande catastrofe di questo tempo terribile. Senza il lavoro viene meno il pilastro portante che rende la società una comunità.
Il lavoro, la lotta contro la povertà, la promozione di inclusione sociale e cittadinanza attiva sono le sfide più difficili e più importanti a cui siamo drammaticamente chiamati.
Mario Loizzo ha tutte le caratteristiche, per esperienza, equilibrio, determinazione ed autorevolezza, per garantire la migliore funzionalità di questa assise.
Per queste ragioni, ci permettiamo di chiedere all'intero Consiglio il voto per il consigliere Loizzo, certi che tale convergenza sia il miglior investimento che possiamo fare su noi stessi, sul nostro lavoro in quest'aula, sulla dignità e sul prestigio dell'Assemblea elettiva della Puglia./com
Mazzarano: "La mia elezione a capogruppo riconoscimento verso Taranto"2015-07-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it761640
Dichiarazione del capogruppo PD alla Regione Puglia. Michele Mazzarano.
"Tutti i consiglieri regionali del Pd mi hanno scelto per la guida del gruppo. Tra questi, soprattutto Fabiano Amati ha voluto sottolineare il suo personale sostegno alla mia candidatura. Io e Fabiano siamo amici e questa vicenda rafforzerà la nostra amicizia.
Il suo lavoro sarà indispensabile per il Pd e per l'azione del governo regionale. Le sue qualità di amministratore e legislatore sono note a tutti. In questa vicenda vedo un segnale forte di riconoscimento verso Taranto, la mia terra meravigliosa, lacerata e sofferente. È una dimostrazione ulteriore, della volontà del Pd e del Presidente Emiliano, di fare di Taranto la piattaforma strategica più importante della Puglia. Noi dobbiamo sostenere e rilanciare tutti i giorni il cambiamento profondo che Michele Emiliano ha in mente. Dobbiamo avvicinare la Regione ai Pugliesi. Le elezioni ci hanno detto che il fossato tra Istituzione e cittadini si sta allargando pericolosamente. E allora servono gesti piccoli e grandi per colmare questo fossato. Piccoli come il mio gesto di rinunciare all'indennità di funzione. Questi piccoli gesti possono servire alla politica a ricostruire una credibilità perduta e a non dimenticarci mai della sofferenza profonda che vive la società. I grandi gesti come una efficace attività legislativa di contrasto alla povertà e di promozione sociale per allargare i cantieri della cittadinanza. Sarà un lavoro che dovrà vivere del contributo e della partecipazione del nostro popolo. Solo un costante confronto dal basso potrà consentirci di fare il bene della Puglia".
Quando coprite i parchi minerali dell’Ilva di Taranto?2015-05-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it758615Ieri è giunta l’ennesima conferma, qualora ve ne fosse ancora bisogno, che quello dell’Ilva e di Taranto è diventato il principale dossier di politica industriale e ambientale del nostro Paese. L’ incontro a Palazzo Chigi che ha visto la presenza di Matteo Renzi è stato utile all’approfondimento delle modalità tecniche che consentiranno all’azienda l’immissione di liquidità utile all’amministrazione straordinaria. Si è deciso pertanto di accelerare la disponibilità del finanziamento da 400 milioni di Euro da Cassa Depositi e Prestiti e dal sistema bancario con la garanzia dello Stato.
Questa notizia conferma un impegno straordinario, come abbiamo più volte affermato in questi mesi.
Noi sappiamo che tenere assieme lavoro e salute è uno sforzo difficilissimo: si sta percorrendo la strada più ardua ma l’unica possibile; altre strade, forse più semplici, sono portatrici di danni incalcolabili.
Questo lavoro che fa capo al Governo e alla struttura commissariale avrà un suo momento simbolico, oltre il quale anche i più scettici si ricrederanno sulla reale possibilità di coniugare diritto al lavoro e diritto alla vita.
Questo passaggio è la copertura dei parchi minerali.
Sappiamo che vi è un progetto esecutivo e una impresa, di rango internazionale, pronta alla copertura del più grande parco minerali del mondo, adiacente ad un quartiere e alla vita di migliaia di cittadini.
Noi pretendiamo che tale opera sia una delle priorità tra le opere per il risanamento ambientale dello stabilimento.
Quando i nostri occhi e gli occhi dei bambini dei Tamburi vedranno la copertura realizzata in quel preciso momento tutti avremo la percezione che, per l’Ilva e per Taranto, si può aprire un altra storia.Senza indotto, a Taranto non esiste più ne’ Ilva e’ risanamento ambientale2015-01-30T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it753958Difendere e salvaguardare, nella procedura di amministrazione straordinaria, le imprese dell’indotto dell’Ilva, non significa solo tutelare la parte vitale del tessuto produttivo del nostro territorio ma significa soprattutto intravedere un futuro per lo stabilimento e avere la certezza del risanamento ambientale ai costi previsti. Non riconoscere i crediti maturati dalle imprese subfornitrici del Siderurgico significa condannare al fallimento i titolari e alla disoccupazione migliaia di lavoratori: tale scenario non è solo catastrofico per il suo impatto economico e sociale; questa prospettiva compromette radicalmente la possibilità di proiettare l’esistenza futura della fabbrica e la possibilità di continuare, con maggiore determinazione e certezza di risorse, la ciclopica opera di risanamento ambientale dello stabilimento. La rete delle imprese coinvolte che aspirano al riconoscimento di imprese strategiche e, in quanto tali, al riconoscimento dei crediti vantati, sono soprattutto piccole e medie imprese che esprimono, per parco macchine, capacità realizzative di manufatti e numero dipendenti, una qualità difficilmente sostituibile se non ricorrendo a ditte extraterritoriali il cui impiego comporterebbe un aggravio pesante dei costi, compresi i costi del risanamento ambientale. Pertanto sicuro della consapevolezza che il Governo e i suoi commissari hanno dello straordinario valore di tale vertenza, è urgente raccogliere tutte le forze per risolvere positivamente una vicenda che può avere effetto domino sull’intero Decreto Taranto compromettendone la portata eccezionale delle scelte che esso contiene e che riguardano l’Ilva e la città di Taranto.Promessa Mantenuta2012-04-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626586Promessa mantenuta! Con Delibera di Giunta Regionale (Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo) n.666 del 3 Aprile 2012, il Carnevale di Massafra viene finanziato dalla Regione Puglia con una somma di 50.000 euro, così come già annunciato a fine 2011 con l’approvazione del Bilancio regionale e grazie all’emendamento dei Consiglieri Michele Mazzarano e Pino Romano.
Un risultato rilevante attesa l'importanza che riveste per Massafra il Carnevale, una manifestazione che fa parte della nostra tradizione popolare e che ha richiamato anche quest’anno migliaia di visitatori, nonostante il brusco ridimensionamento.
Il Comune di Massafra ora avrà 30 giorni di tempo per presentare apposita istanza di finanziamento e stipulare apposita convenzione per usufruire di questi interventi destinati dalla Regione Puglia per la promozione delle manifestazioni di carattere culturale e di importante tradizione popolare.
In questo modo si potrà avere tutto il tempo per programmare la prossima manifestazione carnascialesca massafrese ed evitare di abbozzare il tutto una settimana prima della stessa.
Da subito Massafra ha bisogno di investire sul Carnevale perchè possa diventare un vero e proprio volano della nostra economia, cominciando dalla realizzazione di laboratori e luoghi appropriati dove poter realizzare i carri in cartapesta, che sono invidiati da tutta l’Italia e sono la vera perla del nostro Carnevale, e fanno parte della nostra tradizione culturale.
Massafra, lì 4 Aprile 2012
Michele Mazzarano - Consigliere RegionaleBarletta: “Occorre ridurre le emissioni elettromagnetiche”2011-11-23T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it621990<br />
“Tanti concittadini mi stanno chiedendo di intervenire nella vicenda dell’antenna di viale Ippocrate. Sono abituato a dire ciò che penso a prescindere dai colori politici o dalla convenienza del momento e farò lo stesso in questo caso, evitando di cavalcare il dissenso, come invece vedo che molti stanno facendo negli ultimi giorni”.
<p>E’ la premessa dell’intervento di Ruggiero Mennea sulla questione del ripetitore telefonico in procinto di essere installato sul viale che porta all’ospedale, a Barletta, in una zona dove già ci sono altri impianti che producono radiazioni elettromagnetiche.
<p>
“Mi fido del parere dell’Arpa e quindi sono certo che pericoli per la salute di quanti vivono in quella zona non ve ne siano - chiarisce Mennea - è evidente, però, che a nessuno può far piacere vivere in un quartiere dove c’è un’alta concentrazione di ripetitori radio-base, per non parlare della presenza, poco distante, dei tralicci dell’alta tensione. Ecco, io penso che oggi non si debba fare la guerra all’impianto in oggetto, ma si debba avviare una seria discussione sulla qualità della vita, anche sul fronte dell’elettrosmog, in quel quartiere, nato da pochi anni, ma già densamente popolato. Senza parlare del fatto che in quella stessa zona sorge un grande ospedale e che, a maggior ragione, serve approfondire la materia.
<p>Io credo che una buona amministrazione non debba preoccuparsi soltanto di seguire correttamente le procedure amministrative, cosa che in questo caso credo sia stato fatto, anche se mi piacerebbe sapere chi ha deciso di autorizzare l’installazione delle antenne proprio in quel punto e con quale atto. Io penso che una buona amministrazione debba ragionare con la cittadinanza su questioni di impatto ambientale e debba interrogarsi sulla qualità di vita dei cittadini, che dalla diffusa presenza di impianti di quel genere potrebbero non subire danni diretti alla salute, ma di certo potrebbero essere fortemente turbati da questa presenza, come nel caso specifico. Insomma, maggiore buon senso non guasterebbe”.
<p>
“Per queste ragioni chiederò all’assessore regionale all’ambiente Nicastro di disporre ulteriori verifiche e misurazioni, in modo da essere ultracerti che non ci siano pericoli. Non solo: pretenderò un monitoraggio costante. <br />
I cittadini hanno il diritto di avere garanzie certificate. In secondo luogo ritengo si possa avviare un serio confronto finalizzato ad individuare soluzioni per abbattere le emissioni elettromagnetiche in quella zona. Sono certo che in quel quartiere ci siano impianti che possono essere trasferiti altrove, in aree isolate, senza alcuna conseguenza per le aziende proprietarie e in ossequio a pratiche di buona e ragionevole amministrazione. A questo proposito propongo all’amministrazione di pubblicare un avviso per raccogliere la disponibilità di terreni periferici su cui poter installare quelle antenne. Probabilmente lo stesso Comune è proprietario di terreni periferici inutilizzati, che potrebbero ospitare le antenne, facendo peraltro recuperare importanti risorse da usare per le tante necessità della nostra città”.<br />
Mazzarano: "Voglio rientrare nel gruppo Pd"2011-09-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609400Bari - Sereno, determinato, tranquillo nonostante “tutta la sofferenza di questo anno e mezzo”. Dopo essere finito nel tritacarne di Giampi Tarantini, che ai magistrati raccontò d’avergli passato una tangente di diecimila euro, Michele Mazzarano sta per lasciare definitivamente un’indagine “per la quale non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia” e da cui esce completamente pulito.
Erano già trapelate da alcuni giorni le voci, poi confermate autorevolmente dallo sponsor politico di Michele, Massimo D’Alema, che la posizione di Mazzarano si avvia verso l’archiviazione: nessuna traccia di questa presunta tangente, niente a che fare, insomma, con il destino di un altro pezzo da 90 del pd pugliese, quel Sandro Frisullo caduto dagli altari nella polvere, sempre a causa del prosseneta di Berlusconi.
Ricordiamo che Sandro Frisullo era stato arrestato il 18 marzo del 2010 in piena campagna elettorale per le regionali. Fu una bomba mediatica che, sfiorando anche Mazzarano, lo indusse prima a sospendersi dalla consultazione, senza peraltro riuscire ad evitare l’elezione. Una marea di voti che lo “convinsero” a restare Consigliere, a uscire dal gruppo del Pd, a fare il capogruppo di se stesso “anche se non ho mai intascato la relativa indennità” precisa.
“Ma ora che tutto è chiarito intendo ritornare nel gruppo PD” ci anticipa: presenterà un’istanza al presidente del gruppo Pd in regione, Antonio Decaro e al segretario regionale, Sergio Blasi (con il quale è stato notato in lieta conversazione il sei settembre scorso, durante lo sciopero generale della CGIL a Bari).
E Michele Emiliano? Il sindaco di Bari che del Pd pugliese è presidente, lo ha attaccato violentemente quando seppe che Mazzarano non intendeva dimettersi da consigliere regionale. “Non intendo seguire Emiliano sul terreno dello scontro” è il suo commento.
Dal canto suo, Decaro è ben felice di questa decisione di Mazzarano. “Lui si sospese dal gruppo per non imbarazzare il partito e pur senza farne parte formalmente lo abbiamo avuto sempre al nostro fianco, anche nelle decisioni, come quella di ridurre a 50 il numero dei consiglieri regionali, che potrebbero danneggiarlo”.
“Ho imparato a dare il giusto peso alle cose” ci risponde quando gli chiediamo cosa gli sia rimasto di questa esperienza “ e a dare il valore che meritano alle persone che mi sono state vicine e che non hanno mai smesso di credere in me”.
Tangenti di Giampi al Pd MAZZARANO , i pm chiedono l'archiviazione2011-09-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609277Va verso l'archiviazione l'inchiesta nei confronti di Michele Mazzarano ex vicepresidente del Pd Puglia , il cui nome era stato tirato in ballo da Gianpaolo Tarantini in uno dei suoi interrogatori fatto a Bari nell' ambito delle numerose indagini sulla gestione della sanità pugliese.
Giampi aveva riferito di avere pagato una tangente di diecimila euro all' esponente politico del Partito Democratico anche se non era ben chiaro in cambio di cosa.Dai riscontri degli investigatori ,in sostanza , non sarebbe emerso alcun comportamento penalmente rilevante di Mazzarano , nei cui confronti , dunque , la Procura sarebbe pronta a chiedere lo'archiviazione al gip.
Il nome dell'esponente politico del Pd era coperto da ''omissis'' nell' ordinanza con cui il gip , nel marzo 2010 , su richiesta del pm Ciro Angelillis , Eugenia Pontassuglia e Giuseppe Scelsi (oggi alla procura generale), dispose l'arresto nei confronti dell' ex vicepresidente della giunta pugliese Sandro Frisullo.
Secondo il racconto di Giampi , Mazzarano , ma soprattutto Frisullo , in cambio di denaro ,lo avrebbero aiutato ad avere ''copertura politica'' finalizzata alla vincita di appalti nelle Asl. Il nome di Mazzarano quindi era stato iscritto nel registro degli indagati , secondo alcune fonti solo per illecito finanziamento pubblico ai partiti ; secondo altri , invece , le accuse sarebbero state ben più pesante .
Ma conferme e riscontri a quanto pare , non ci sono stati . Nel frattempo Mazzarano aveva ritirato la sua candidatura alle elezioni regionali pugliesi e si era dimesso dalla segreteria regionale del Pd , pur continuando a negare di aver mai ricevuto tangenti da Tarantini le cui accuse sono state respinte da Mazzarano attraverso gli organi di informazione .
G.Longo
La Gazzetta del Mezzogiorno o9/09/2011La Asl BT spieghi come stanno le cose2011-08-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590657Una sessantina di famiglie di pazienti affetti da gravi malattie invalidanti lamentano l’interruzione del servizio domiciliare di fisioterapia, finora assicurato da un centro di Cerignola in convenzione con la Asl Bt. Da quasi un mese queste persone sono senza assistenza, con gravi ripercussioni sul loro stato di salute. In tanti sono dovuti ricorrere a interventi privati, con pesanti ricadute sul bilancio familiare. Chiedo ufficialmente alla Asl Bt di sapere cosa sta accadendo e le ragioni per cui il centro di Cerignola ha interrotto le sue prestazioni”. Il consigliere regionale del Partito Democratico Ruggiero Mennea interviene sulla vicenda dei disabili di Barletta rimasti senza assistenza.
“Le famiglie hanno chiesto spiegazioni al centro di Cerignola, dal quale avrebbero scaricato le responsabilità sulla Asl Bt, che non avrebbe pagato le fatture relative alle prestazioni eseguite”, aggiunge Mennea.
“Vorrei che la direzione generale della Asl fornisse una spiegazione su quanto accaduto, ma ancor prima che in qualche modo ripristinasse il servizio di fisioterapia ai 60 pazienti in questione. Quando ci sono di mezzo i deboli, a prescindere da chi abbia ragione, bisogna mettere in campo ogni sforzo utile ad assicurare quei servizi minimi in grado di garantire loro una sufficiente qualità della vita. Non si può tollerare che le famiglie restino sole ad affrontare problemi che molte volte non sono superabili. Per questo faccio appello alla sensibilità del direttore generale della Asl Bt Giovanni Gorgoni, affinché verifichi personalmente quanto accaduto e ripristini rapidamente il servizio a favore dei disabili barlettaniUn nuovo modello di gestione della cultura a Barletta2011-08-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590642Credo sia giunto il momento di aprire un confronto non più sull’importanza di investire in cultura a Barletta (sulla quale importanza non vi è alcun dubbio) ma sul modello di gestione della cultura, che va ricordato, oggi è completamente finanziata con denaro pubblico.
L’ampiezza delle attività culturali istituzionalizzate nella nostra città non consente più una gestione in economia, come finora successo da parte dell’Amministrazione, applicabile quando modeste risultano le dimensioni o le caratteristiche dei servizi erogati al pubblico (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, art.113)
La realizzazione dei nuovi musei, Pinacoteca “Giuseppe De Nittis” e Museo Civico-Castello, ha cambiato radicalmente l’offerta di fruibilità del patrimonio storico-artistico sia nei confronti della città che del territorio regionale e nazionale. L’esposizione permanente infatti di opere d’arte, accompagnate da eventi espositivi di grande rilevanza scientifica, così come le attività dello spettacolo del Teatro Curci, hanno assegnato al capoluogo un ruolo dominante anche nei servizi culturali e del tempo libero che vanno sempre più qualificati e stabilizzati se si vuole che il processo messo in atto faccia crescere l’offerta di consumo culturale, soddisfacendo al tempo stesso la richiesta da parte dei molti pubblici ancora da identificare e coinvolgere.
Barletta dunque ha bisogno di nuovi modelli di gestione a supporto delle potenzialità del proprio ricchissimo e unico patrimonio culturale, modello in grado di superare il vecchio municipalismo e di proiettarsi verso forme di una nuova economia.
Per far ciò occorre un radicale cambiamento di visione da parte dei pubblici amministratori perché siano in grado di distinguere le funzioni di indirizzo, di vigilanza, di programmazione e di controllo proprie dell’Ente, dalle modalità di gestione che devono essere stabilite in funzione di una sempre più adeguata qualità dei servizi.
Riprendendo il dettato legislativo del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, n. 267, la prospettiva di riorganizzazione del patrimonio culturale (teatro, musei, biblioteca) può trovare nella Fondazione il nuovo e più efficace strumento operativo cui affidare:
a) la migliore fruizione da parte del pubblico dei beni culturali, delle attività museali, dello spettacolo;
b) l’organizzazione di mostre, nonché di studi, ricerche, iniziative scientifiche, attività produttive, didattiche o divulgative, anche in collaborazione con il sistema scolastico ed universitario e con istituzioni culturali e di ricerca italiane e straniere;
c) l’organizzazione di eventi e attività culturali, anche connessi a particolari aspetti dei beni, quali ad esempio, le operazioni di recupero e restauro;
d) l’organizzazione di itinerari culturali, individuati mediante la connessione fra beni culturali e ambientali diversi, anche in collaborazione con gli enti e organi competenti per il turismo.
Vale la pena ricordare che la Fondazione può svolgere ogni altra attività ausiliaria, connessa, strumentale, complementare, aggiuntiva o comunque utile o solo opportuna al perseguimento delle proprie finalità.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, la Fondazione può pertanto:
a) stipulare con enti pubblici o soggetti privati accordi o contratti di qualsiasi natura e durata utili o anche solo opportuni al perseguimento delle proprie finalità, quali, a titolo esemplificativo, l’acquisto di beni strumentali o servizi, l’assunzione di personale dipendente, l’accensione di mutui o finanziamenti.
La gestione dell’intero sistema civico affidata alla Fondazione non intende tuttavia cancellare le singole diverse identità presenti al suo interno. La stessa storia dei Musei civici, la loro diversa natura e identità, la loro parziale eterogeneità – di sede, di missione, di ambito di riferimento, le differenze derivanti dalla diversa condizione in cui si trovano, suggeriscono di costituire un ente che valorizzi le singole identità presenti al suo interno, attuando – soprattutto verso l’esterno – un’accentuata “specializzazione di prodotto” e al tempo stesso un’organica logica di sistema, in grado di realizzare – in tutti i casi in cui sia possibile una politica fortemente unitaria
La scelta della fondazione, quale esempio di compartecipazione istituzionale tra pubblico e privato nella cura di attività a rilevanza culturale, non lucrativa in senso soggettivo, trova importanti precedenti, ad esempio nel settore musicale, con le cd.Fondazioni liriche (D.Lgs. n. 134 del 23 aprile 1998), o ancora in autorevoli enti culturali del nostro paese, quali la Società di cultura, La Biennale di Venezia, l’Istituto Nazionale per il dramma antico, la Triennale di Milano, il Museo Nazionale della scienza e della tecnica “Leonardo da Vinci”.
Ciò che è necessario fare oggi, quindi, è utilizzare un modello moderno e snello di gestione della cultura che non pesi completamente sulle casse comunali e che dia autonomia alle scelte e ai coinvolgimenti nell’esercizio di tutte le attività culturali, sganciate dal condizionamento asfissiante della politica e con l’obiettivo – soprattutto – di valorizzare risorse umane e talenti della nostra terra. Limitarsi a fare il semplice “impresario” di cartelloni e di mostre non basta più, così come Barletta non può più permettersi di pagare un costo della cultura così esoso di fronte ad un emergenza sociale a cui va data una risposta immediata senza la quale si va incontro ad un “default collettivo«Questi sono i casi in cui mi vergogno del mio partito....2011-04-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it589864La politica ha la memoria corta, e così oggi il ras delle preferenze decide di candidarsi anche alle comunali del suo paese, niente meno che come portabandiera del partito, i cui vertici evidentemente hanno cambiato idea sui concetti di serietà e coerenza. In Puglia i dalemiani sono ai minimi storici del consenso, e i voti non puzzano. L’unico che protesta è il presidente pugliese del Pd, Michele Emiliano, che su Facebook scrive: b>«Questi sono i casi in cui mi vergogno del mio partito. Questo soggetto dovrebbe dimettersi da ogni carica politica e andare a lavorare, sarebbe la prima volta nella sua vita». «Ha preso soldi da Tarantini – attacca – e non può più rappresentare il Pd: il suo è il più grave dei delitti politici e il Pd deve stabilire da che parte stare».</b> <i>Il fatto è che anche stavolta le liste sono già chiuse, e il partito ha già stabilito che starà dalla parte di Mazzarano.</i>http://www.antoniocantoro.it/?p=6672...Nessun dubbio su integrità morale di Michele (Mazzarano)2011-04-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it589863<i>Il segretario regionale del Partito democratico, Sergio Blasi</i>, che una settimana prima <i>aveva detto di non avere</i> <b>«dubbi sulla integrità morale di Michele, il cui gesto conferma l’alta considerazione che i dirigenti pd hanno della politica»,</b> il giorno della proclamazione degli eletti non sa dove mettere la faccia: <b>«La politica è una cosa seria se sei coerente»,</b> <i>sibila</i>. Così Mazzarano fa due conti, si barrica in Consiglio, ma non si iscrive al gruppo del Pd: aderisce al gruppo misto, ed essendo l’unico iscritto si elegge da solo capogruppo all’unanimità dei presenti, tacitando i compagni democratici e incassando – di nuovo – l’indennità e i benefit della carica.
http://www.antoniocantoro.it/?p=6672E i moralisti di Bersani fanno capolista l’uomo della tangente di Tarantini2011-04-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it589862E i moralisti di Bersani fanno capolista l’uomo della tangente di Tarantini
20 aprile 2011 Un commento
Non è un omonimo. Il Michele Mazzarano capolista del Pd alle elezioni comunali di Massafra, nel Tarantino, è proprio lui, uno dei due esponenti “democrat” a cui Gianpaolo Tarantini ha confessato di aver dato tangenti, nel caso specifico 10mila euro. L’altro è l’ex vice di Nichi Vendola, Sandro Frisullo. Quando il verbale dell’interrogatorio del re delle protesi viene fuori, mancano otto giorni alle elezioni regionali del 2010: Gianpi spiega ai pm baresi di aver pagato Mazzarano, ultimo segretario regionale dei Ds, baffo dalemiano d’ordinanza, pur di dare una oliata alla Asl di Lecce e ottenere un appalto. <i>Il politico dichiara allora di</i> <b>«rinunciare alla propria candidatura alla Regione onde evitare qualunque speculazione ai danni del partito e della coalizione». «Tiro i remi in barca», sospira.</b>A scrutinio terminato la barca torna sola, ma torna carica di 6.340 preferenze: i maligni dicono che nei fatti Mazzarano ha proseguito la campagna elettorale porta a porta; i fatti dicono che le liste elettorali sono ormai stampate e chi va al seggio trova il suo nome e lo vota. Arriva primo dei non eletti, ma entra in Consiglio regionale con il premio di maggioranza. È vero che il Pd pugliese gli chiede di rispettare la promessa di ritirarsi, ma <b>lui si dice «felicemente stordito: non va tradita la volontà degli elettori – spiega – In un moto spontaneo compagni, amici e cittadini hanno voluto continuare la campagna elettorale da soli».</b> E lui passa all’incasso un’altra volta.
http://www.antoniocantoro.it/?p=6672Sospeso per tangenti, ma il PD lo candida.2011-04-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it589865Sospeso per tangenti, ma il PD lo candida.
"Gli unici due politici pugliesi ai quali ho corrisposto tangenti sono Sandro Frisullo e Michele Mazzarano”.
Queste le dichiarazioni di Giampaolo Tarantini, che da settembre 2009 ha ricostruito davanti ai pm il giro di tangenti della sanità regionale.
Dopo queste affermazioni l’anno scorso, Mazzarano (indagato per corruzione) si dimise dalla carica di numero due del Pd in Puglia, rinunciando alla candidatura alle elezioni regionali (anche se poi venne eletto lo stesso e passò nel gruppo misto come capogruppo di se stesso).
<i>Oggi Mazzarano è il capolista del Pd alle elezioni comunali di Massafra, la sua città natale in provincia di Taranto</i>. <b>“Mi è stato chiesto dagli iscritti e dal gruppo dirigente del Pd di Massafra e ho accettato. La mia strada sarà quella che decideranno gli elettori”.</b>
Wednesday 20 april 2011
http://www.questaelasinistraitaliana.it/article-sospeso-per-tangenti-ma-il-pd-lo-candida-72159849.html
«Il Pd è meno credibile del giullare Berlusconi» - INTERVISTA2011-04-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559853<br />
Archiviate le esperienze Bassolino e Loiero, Michele Emiliano prova a diventare il punto di riferimento del Partito democratico nell’Italia meridionale. Sabato scorso ha tenuto a Bari una megaconvention per lanciare il progetto di un coordinamento a Sud del partito. Dice di non avere ambizioni nazionali. Ma secondo molti, il primo obiettivo che si è prefissato è la successione di Chiamparino alla presidenza dell’Anci.
<p>
<b>
Sindaco, ha intenzione di fare un nuovo partito del sud?</b>
<p>
«Non ho mai fatto parte dei partiti e non me ne frega nulla»
<p>
<b>Ma lei è il presidente regionale del Pd in Puglia.</b>
<p>
«È vero, ma sono anche presidente di molte altre cose. Il partito è solo un mezzo. Le idee sono il fine»
<p>
<b>Però, di fatto, ha gettato le basi per la costituzione di una nuova corrente.</b>
<p>
«Ma quale corrente. Io sono un’energia civile e non un politico. Qui al sud siamo incazzati neri. Quella che abbiamo lanciato è una battaglia vera su delle proposte e delle istanze precise. Per questo abbiamo chiamato la manifestazione “Mezzogiorno di fuoco”. È come un duello all’ultimo sangue. Lo sceriffo o vince o muore. Non c’è spazio per tatticisimi o politicismi».
<p>
<b>
E per Vendola c’è spazio?</b>
<p>
«Vendola è il politico più furbo d’Italia, ha delle grandissime intuizioni tattiche.<br />
Quando all’inizio io dicevo che i partiti non servivano, lui mi contestava duramente. Adesso però è diventato molto più antipolitico di me. Questo perché ha una grande intelligenza politica, ma non è un grande uomo di governo. Non perché non ne abbia le capacità per poterlo fare, il problema è che non ha mai avuto una formazione da amministratore. Vendola non sa fare il presidente di Regione, come io all’inizio non sapevo fare il sindaco. Al Sud serve un nuova classe dirigente che va formata».
<p>
<b>Lei parla di nuova classe dirigente, ma alla sua manifestazione le conclusioni le ha fatte D’Alema.</b>
<p>
«Io sono tra due fuochi: Vendola e D’Alema. Sono molto simili e quindi incompatibili. Entrambi a un certo punto si sono resi conto che il loro dio, il comunismo, non esisteva. Uno è stato addestrato nella Germania dell’Est e un altro nell’Urss. Per me, anche se ho sempre votato Pci, in passato questo costituiva un problema. Io ho fatto il magistrato e quindi chiunque avesse a quei tempi relazioni con il nemico era da tenere d’occhio. Ora le cose sono cambiate. D’Alema è stato l’unico in Italia a mollare la poltrona».
<p>
<b>E del resto del gruppo dirigente del Pd cosa pensa?</b>
<p>
«Credo che se uno perde 3 o 4 partite di seguito, a un certo punto dovrebbe decidere di fermarsi. La classe dirigente del partito, che è la stessa del Pci, è stata sovraesposta e ha perso tutte le elezioni con Berlusconi. E per sconfiggere uno che si mette i tacchi, che ha i capelli finti e abitudini personali così discutibili basterebbe trovare un candidato dignitoso. Ma noi eravamo peggio di lui e meno credibili. La storia da giullare di Berlusconi è molto più divertente della grigia storia di un dirigente medio del Partito democratico».
<p>
<b>La riproposizione della questione meridionale non è però esattamente una novità.</b>
<p>
«Noi vogliamo dimostrare che anche se siamo meridionali e siamo del Pd possiamo farci venire buone idee. La classe dirigente meridionale del centrosinistra non è solo emergenza rifiuti. Sono tantissime le città un cui siamo riusciti a gestire in modo eccellente il problema della spazzatura, altre in cui siamo in grado di chiudere i conti in modo corretto e altre ancora dove siamo stati capaci di demolire milioni di quadrati costruiti in modo illegale».
<p>
<b>Di nuovo cosa c’è nella sua iniziativa?</b>
<p>
«Le faccio un esempio. Una delle prime proposte che vorremmo fare è una legge sul ripristino della bellezza. Grazie a dio non siamo più comunisti. E quindi possiamo coniugare la bellezza con il mercato. Non è detto che ogni demolizione di cose brutte si debba fare solo con soldi pubblici ed europei».
<p>
<b>È cominciata la sua corsa per la leadership nazionale?</b>
<p>
«Non è un’ipotesi in campo. Io sono magistrato di cassazione e sono stato investigatore. Se continuo a far arrabbiare tutti, la cosa più probabile è che me ne torni in magistratura».<br />
Barletta: Manifesto selvaggio, Proposta. Problema irrisolto ma irrisolvibile? Le notizie da Barletta e dalla provincia BAT 2011-04-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559780<br />
Non affidare incarichi amministrativi a chi ricorre al manifesto selvaggio in campagna elettorale. E' la proposta di Ruggiero Mennea, consigliere regionale e comunale del Partito Democratico, stanco per il proliferare di affissioni abusive che, in vista delle prossime elezioni comunali, stanno letteralmente deturpando la città di Barletta.
<p>«Ho apprezzato e condivido la presa di posizione dei giorni scorsi del sindaco, Nicola Maffei – osserva Mennea –, che ha giustamente stigmatizzato la condotta dei candidati che imbrattano ogni angolo della città solo per il proprio tornaconto personale. Invito il primo cittadino pertanto ad impegnarsi pubblicamente a non affidare, in caso di vittoria alle prossime elezioni, incarichi amministrativi a chi fa ricorso al manifesto selvaggio. Insomma, una sorta di codice etico che, se non rispettato, implichi una prescrizione».
<p>
«Nonostante l'appello del sindaco – puntualizza il consigliere regionale e comunale del Pd – in questi giorni continuiamo ad assistere infatti ad una proliferazione indecente di manifesti affissi in ogni dove, in spregio alle norme, alla civiltà e al buon senso. Questo è francamente inaccettabile, soprattutto se gli artefici, in alcuni casi esponenti autorevoli del mio stesso partito, sono coloro che vogliono rappresentare la classe dirigente e per questo chiedono la fiducia dei barlettani. Se si violano le norme già in questa fase, come si può pretendere di essere garanti del rispetto delle regole e fautori di un'amministrazione seria e responsabile della città?».
<p>
La proposta di Mennea, oltre che al sindaco, è estesa a tutti i candidati e ai dirigenti di partito della coalizione di centrosinistra: «Invito tutti a sottoscrivere il mio appello – conclude –, lanciando un messaggio chiaro ed inequivocabile contro quello che si può definire, oltre che una pratica del tutto incivile, un vero e proprio atto di violenza perpetrato ai danni dei cittadini, costretti a sorbirsi i faccioni dei candidati anche negli angoli più impensabili di Barletta, con conseguente calo drastico di ordine, pulizia e decoro della città».<br />
Sanità. Proposta di legge: “Ridurre gli sprechi e favorire la trasparenza dei concorsi”2011-04-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559556<br />
Una proposta di legge per la gestione centralizzata degli appalti e dei contratti delle aziende sanitarie della Regione Puglia per porre fine agli sprechi, contenendo la spesa sanitaria e favorire la trasparenza delle procedure concorsuali.
<p>
L’iniziativa è di Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico. “La cattiva gestione della spesa sanitaria – spiega – ha un impatto diretto molto negativo sul bilancio regionale, che finisce con l’essere ingessato, paradossalmente quasi scritto dai direttori generali delle Asl. Questo non è più tollerabile, non vorremmo passare i prossimi quattro anni di legislatura a coprire i buchi della sanità. Anche i dettami del patto di stabilità impongono l’implementazione di forme nuove e più efficienti per il contenimento della spesa, che non reprimano il gioco concorrenziale e al contrario diano certezza agli operatori economici sull’oggetto delle procedure concorsuali e sui metodi di aggiudicazione delle medesime”.
<p>
Il consigliere regionale del Pd entra poi nel dettaglio e anticipa alcuni temi sui quali sarà incentrata la sua proposta di legge: “Consorzio tra le Asl per l’attività delle gare e degli appalti, gare informatiche trasparenti, uniformazione dei formulari e degli atti utilizzati dalle aziende sanitarie evitando così duplicazioni, contratti unici di servizi, capitolati-tipo unici disponibili sul circuito informatico e consultabili da tutti”.
<p>
“D’altronde – aggiunge Mennea – anche il Procuratore Regionale della Corte dei Conti ha sottolineato di recente come la mancanza di forme di coordinamento obbligatorio tra le Asl impedisca loro di fruire delle pur possibili economie di scala e di mettere in comune pratiche ed esperienze al fine di favorire un sano e trasparente gioco concorrenziale”.
<p>
Infine Mennea torna sul tema dei manager delle Asl: “le aziende sanitarie hanno necessario bisogno di una gestione manageriale a tutti gli effetti, operata da figure di eccelsa e inequivocabile competenza sanitaria, giuridica ed economica. Da questo, così come dalla necessità di soddisfare le esigenze e le necessità del cittadino-utente non si può assolutamente prescindere”.
<p>
“Chi parla di illazioni, di attizzare odi o creare contrapposizioni senza avere minima contezza degli argomenti – conclude il consigliere regionale del Pd – ha un solo obiettivo: farsi bello agli occhi di chi oggi, ma non ancora a lungo, detiene il potere. Le battaglie fatte in favore della popolazione tutelano sempre l’interesse collettivo, questo è certo”. <br />
Tendopoli Palazzo San Gervasio: problemi per Spinazzola e Minervino2011-04-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it559562<br />
Il consigliere regionale del Partito Democratico Ruggiero Mennea manifesta preoccupazione per la sicurezza dei cittadini di Spinazzola e Minervino per la tendopoli allestita a Palazzo San Gervasio, al confine con Spinazzola.
<p> "Le fughe che si sono registrate a Manduria non ci lasciano affatto tranquilli", spiega il consigliere del Pd. "Siamo assolutamente favorevoli all'accoglienza dei migranti, ma chiediamo che il Governo fornisca ampie garanzie di sicurezza ai nostri concittadini. La tendopoli di Palazzo San Gervasio potrebbe creare problemi anche al territorio di Spinazzola, per questo chiediamo che il Governo incrementi la presenza di forze dell'ordine anche nella città murgiana e nella vicina Minervino".
<p>
"Il problema immigrazione è stato gestito malissimo dal Governo - aggiunge Mennea - hanno spostato l'emergenza da Lampedusa alla Puglia, senza peraltro riuscire a risolverlo. Speriamo che non accada nulla di grave, né ai migranti, né tantomeno ai nostri concittadini"<br />
Mazzarano: “Bisogna con urgenza dare una risposta ai lavoratori della S.M.A." 2011-03-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590865Altri lavoratori, dopo anni di lavoro precario, rischiano di perdere definitivamente ogni speranza di stabilizzazione e di continuare a mantenere la propria occupazione.
Mi riferisco ai quasi 300 dipendenti della S.M.A. Sistemi per la meteorologia e l'Ambiente s.p.a. che si occupa sin dall'ottobre del 2001 del servizio di controllo e di monitoraggio del patrimonio boschivo pugliese per la prevenzione del rischio incendi.
Dopo anni di rinnovi contrattuali ed aggiudicazioni di gare, la scadenza definitiva del contratto stipulato tra la Regione Puglia e la S.M.A. è fissata per il del 31 marzo 2011, con il rischio che i tanti lavoratori impegnati in questi anni nella prevenzione degli incendi boschivi perdano definitivamente la loro occupazione.
Il percorso che avrebbe dovuto portare alla loro stabilizzazione si è di fatto interrotto ed il futuro per questi tanti lavoratori appare poco chiaro e difficile.
Per anni i 300 dipendenti della S.M.A. Sistemi per la meteorologia e l'Ambiente s.p.a. sono stati impegnati nella tutela del territorio e dell'ambiente pugliese, tant'è che già nel primo mese di attività della campagna Anti Incendio Boschivo in Puglia, sono stati ben 130 gli interventi effettuati, su una superficie di circa 500 ettari che sono stati strappati alla furia distruttrice delle fiamme.
Si tratta di ex lavoratori socialmente utili riqualificati ed articolati in un centro di Coordinamento generale a Noci, in 5 Centri operativi provinciali e su 12 Basi Territoriali locali.
Bisogna con urgenza dare una risposta ai questi lavoratori, non si tratta solo di una questione occupazionale, ma anche di tutela del patrimonio naturale della nostra Regione.
Ogni singolo lavoratore sottratto alla prevenzione e alla lotta agli incendi boschivi può compromettere irreversibilmente l'integrità dei nostri boschi e del nostro paesaggio.
La mancata stabilizzazione dei 300 lavoratori della S.M.A. può vanificare il duro lavoro svolto dall'attuale amministrazione regionale nella diminuzione delle aree aggredite dal fuoco.
Occorre quindi dar seguito al percorso di stabilizzazione dei 300 lavoratori per dar loro ed alle loro famiglie una speranza di una vita migliore e garantire una sempre maggiore tutela del patrimonio boschivo e della prevenzione del dissesto idrogeologico del nostro territorio”Acqua bene comune: “massimo sostegno alla campagna referendaria” 2011-03-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it558895<br />
Ho appeso a mezzo stampa della conferenza che il Comitato ‘Acqua Bene Comune’ Bat, in collaborazione con il Coordinamento Antinucleare ‘Salute-Ambiente-Energia’ e gli ‘Studenti Barlettani per l’acqua’, hanno tenuto sotto il Palazzo di Città per dare ufficialmente inizio alla campagna referendaria. Non essendo stato presente per impegni già presi, esprimo con questa nota il mio appoggio, consapevole che, data l’importanza dei quesiti sui quali saremo chiamati ad esprimerci la prossima primavera, è necessaria la collaborazione fra società civile e istituzioni.<br />
Invito l’amministrazione Maffei ad aderire alla campagna referendaria, promuovendo, in primis, l’imminente mobilitazione nazionale del 12 marzo a Bari per la difesa dei beni comuni, mettendo a disposizione dei pullman.
<p>
In seguito, saranno organizzate e concertate con il Comitato Bat ‘Acqua Bene Comune’ tutte le iniziative necessarie ad informare e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della tutela dei beni comuni che, è importante ribadirlo, comprende l’acqua pubblica, il no al nucleare, il blocco di inceneritori e discariche e l’istruzione pubblica.
<p>
L’impegno richiesto a tutti i cittadini già sensibili alle questioni suddette risulterà maggiore se fosse confermata la data del 12 giugno per il referendum dal Ministero dell’Interno.
<p> Il ministro Maroni ha dichiarato la contrarietà del governo italiano all’election day come richiesto dai comitati promotori dei quesiti sul legittimo impedimento, la privatizzazione dell'acqua e il ritorno all'energia nucleare, escludendo l’accorpamento non solo in occasione delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio ma anche del successivo turno del 29 maggio.
<p>
E’chiara l’intenzione di sabotaggio da parte della coalizione di centro destra alla guida del nostro Paese che per tutelare determinati interessi non si fa scrupoli a sprecare circa 350 milioni di euro di soldi pubblici. Sono sicuro che le cittadine e i cittadini barlettani, se opportunamente informati, non si tireranno indietro, partecipando al referendum che mira a tutelare diritti umani e dell’ambiente, perciò il bene ed il benessere collettivo.
<p> In ultimo, non per ultimo, assicuro il mio impegno, in qualità di consigliere regionale, a sostenere la ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese premendo affinché la giunta regionale approvi il Ddl scritto congiuntamente con il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e il Comitato pugliese Acqua Bene Comune”.<br />