Openpolis - ULTIME DICHIARAZIONI INSERITEhttps://www.openpolis.it/2013-04-05T00:00:00ZROMANO: “LA SITUAZIONE SUI DEPOSITI DI STOCCAGGIO È ARRIVATA A ROMA, GRAZIE ALL’ON.LODOLINI: CLINI DICA COSA INTENDE FARE IL GOVERNO”2013-04-05T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689044Circa un anno fa ho avuto modo di scoprire che, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, era stata depositata una istanza di licenza di esplorazione del sottosuolo per lo stoccaggio di biossido di carbonio al largo delle coste senigalliesi. Tra le richieste che pervengono ogni giorno al Ministero, quella sullo stoccaggio di CO2 era e continua ad essere l’unica in tutta Italia.
Non ho esitato un secondo ad informare la cittadinanza e ad interrogare il Sindaco Mangialardi per esprimere le mie preoccupazioni in merito alla questione. Il primo cittadino si è fatto carico dell’interpellanza, chiedendo lumi a suo volta in Regione Marche, all’assessore Donati. Dopo ciò, anche diversi consiglieri regionali si sono interessati e a distanza di poche settimane io e il Sindaco siamo andati a Roma per un informale incontro con la responsabile dell’istruttoria.
Non abbiamo nascosto le nostre preoccupazioni, che tuttora abbiamo perché Senigallia è un comune che basa la propria economia sul turismo e l’eventuale ipotesi di un deposito di stoccaggio al largo delle nostre coste non va di certo nella direzione della sostenibilità ambientale, almeno non come la intendiamo noi.
A questo punto, dopo una interrogazione comunale dell’allora consigliere di Falconara Marittima Emanuele Lodolini, abbiamo portato la questione a Bruxelles, grazie all’eurodeputato Serracchiani. L’onorevole chiedeva alla Commissione Europea se l’eventuale deposito di stoccaggio rispettasse tutti i crismi di sicurezza e salute che vengono citati costantemente nelle direttive dell’Unione Europea. Il Commissario Hedegaard, purtroppo, perse l’occasione di chiarire la vicenda e passò la palla al governo italiano, che per molto tempo ha taciuto.
Ora, con l’avvento del nuovo Parlamento e l’elezione, tra gli altri, dell’on.Lodolini, abbiamo deciso di portare la questione all’attenzione nazionale, soprattutto dopo un terremoto in Emilia che nella sua tragicità ha fatto emergere le numerose lacune ed incertezze derivanti dallo stoccaggio – in quel caso, di metano.
Vorrei ringraziare l’on.Lodolini per l’attenzione che ha dedicato a questa tematica, sin dall’inizio. Seguiremo la situazione giorno per giorno, tenendo sempre a mente che la salute e la sicurezza dei cittadini devono arrivare prima degli interessi economici del singolo.L'AEROPORTO DELLE MARCHE CONSIDERATO "DI INTERESSE NAZIONALE": SCONGIURATO IL PERICOLO DECLASSAMENTO, ANCHE GRAZIE A SENIGALLIA2013-02-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it689043E’ notizia di pochi giorni fa che l’aeroporto delle Marche, sito a Falconara, è stato considerato “di interesse nazionale” dal Ministero dello sviluppo economico, guidato da Corrado Passera.
La notizia può sembrare irrilevante, invece è un cardine fondamentale nelle politiche macroeconomiche della regione Marche, soprattutto per ciò che riguarda il turismo e i trasporti.
Difatti, con questo riconoscimento viene premiato il lavoro svolto dalla Regione Marche, dal governatore Spacca e da tutti gli enti locali che si sono mossi per scongiurare il pericolo di un declassamento. Lo stesso Consiglio Comunale di Senigallia, a settembre 2012, si era pronunciato contro il rischio di depotenziamento con una mozione presentata dal sottoscritto e sostenuta con forza dal sindaco Mangialardi e da tutti i consiglieri, a prescindere dalle appartenenze politiche.
Questo esempio è la traduzione pratica del concetto che “facendo squadra” tra diversi livelli amministrativi e politici, senza gelosie o campanilismi, si possono ottenere risultati molto soddisfacenti.
A questo punto è necessario potenziare ulteriormente il traffico passeggero dell’aeroporto e costruire un’offerta turistica, regionale e locale, che tenga conto dei tanti visitatori, stranieri e non, che giungono ogni anno nelle Marche in aereo.
Per quanto riguarda il turismo, la nostra progettualità deve guardare al di là di uno o due anni. I risultati concreti di un’azione programmata non si vedranno immediatamente, ed è nostro compito agire in base a questi princìpi in un'ottica di lungo periodo. Il prossimo programma quadro dell’UE, Europa2020, si baserà interamente sui termini “intelligente”, “solidale”, “sostenibile”: applicare al turismo di Senigallia il concetto di sostenibilità è e dovrà essere il fondamento della nostra azione amministrativa dei prossimi anni. Fino al 2020, almeno.“La proposta di deroga sulla Bolkestein è tardiva, dov’era la politica quando serviva?”2012-10-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684773Negli ultimi giorni abbiamo visto un fervente dibattito sulla direttiva Bolkestein e la sua applicazione, relativamente alla questione delle concessioni balneari.
Purtroppo, è triste constatare come per l’ennesima volta non ci sia stata un’unità di intenti da parte di tutte le associazioni di categoria: agli occhi dell’Europa queste divisioni fanno solamente male, e non c’è bisogno di spiegare il perché.
Essendo delegato alle politiche per l’Unione Europea, è bene ragionare sulle diverse proposte che sono state avanzate in questi mesi.
Come avevo già scritto in passato, le strade percorribili sono due, fondamentalmente: la prima, ove si richiederebbe una deroga rispetto alla direttiva; la seconda, dove introdurrebbero criteri “qualitativi” nel bando previsto per il 2015.
La posizione del Governo Monti, seppure ambigua all’inizio, ha poi messo in chiaro che la richiesta di deroga è stata avanzata troppo tardi, e non sarebbe stata nemmeno presa in considerazione dalla burocrazia di Bruxelles. Su questo, vorrei portare un esempio emblematico: nel 2006 la Germania, che a livello comunitario sa “fare squadra” molto meglio di noi, è riuscita ad ottenere la deroga sulla Bolkestein per i mercatini di Natale sul Reno. Per loro era un settore specifico, una peculiarità tutta tedesca da difendere dal libero mercato.
L’Italia, con i politici latitanti in primis, per anni ha fatto finta di niente, probabilmente per una semplice quanto gravissima negligenza che però si potrebbe rivelare fatale, in questo settore.
Pertanto, bene che il ministro Gnudi abbia fatto capire a chiare lettere che non verrà richiesta la deroga per la Bolkestein. Sarebbe stata la soluzione ideale, è vero, però in questo momento è palese che la richiesta verrebbe rigettata: a questo punto, quindi, bisogna lavorare affinché il bando che verrà predisposto per il 2015 preveda alcuni elementi che possano valorizzare la specificità del settore. Per esempio, la questione del risarcimento, che dovrebbe essere previsto in maniera proporzionale agli investimenti effettuati e al valore dell’impresa; un criterio che tenga in considerazione chi svolge il mestiere da anni e valorizzi questo aspetto.
Non alimentiamo il concetto che ciò che fa l’Europa è sempre sbagliato, però: la direttiva Bolkestein è assolutamente giusta, va nella direzione del libero mercato, quello sano. Anche se tiene poco conto del diritto del lavoro, e questo è un retaggio delle politiche iperliberiste degli ultimi anni che andrà combattuto duramente in futuro.
E’ la politica italiana che è mancata in questi anni: Prodi era Presidente della Commissione Europea quando è stata creata la direttiva, ed è stato premier dal 2006 al 2008; Di Pietro, ora esponente di spicco della ribellione delle categorie balneari, è stato deputato europeo dal 1999 al 2006 – la direttiva è stata approvata dal Parlamento quando lui non era europarlamentare, ma la Commissione l’ha presentata nel 2004; il governo Berlusconi, dal 2008, ha considerato le politiche europee come se fossero un accessorio, e non un cardine dell’azione amministrativa.
Per questo, a Bruxelles è bene che vadano i più capaci e i più presenti, a livello di azione politica: se no di Bolkestein ce ne ritroveremo altre cento, nei prossimi anni.“Necessaria una riflessione sulla prostituzione, guardiamo agli altri paesi all’interno dell’UE”2012-10-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684772Dopo l’intervento del Coordinamento Civico sul degrado del quartiere Cesanella, è bene fare alcune doverose riflessioni sull’argomento.
Il “degrado generalizzato” di cui parlano i rappresentanti del movimento cittadino parte dalla “pietosa condizione in cui versano alcune vie cittadine”. Su questo punto bisogna affermare con onestà intellettuale che ci sono diverse criticità che, tra l’altro, non riguardano solo il quartiere Cesanella.
La verità, però, è che ogni singolo intervento di manutenzione o lavoro pubblico (si parla di rattoppi di buche, non di mastodontiche opere di urbanizzazione) sono spese in conto capitale. Secondo il patto di stabilità interno, diretta emanazione del Patto di Stabilità e Crescita dell’Unione Europea, non si possono usare risorse pubbliche per gli interventi in conto capitale se non si accantona, prima, la cifra dovuta per rispettare questo patto di stabilità. E la cifra da accantonare, per questo anno, vale parecchi milioni di Euro.
Abbiamo scelto di salvare dalla scure dei tagli del Governo e dalla spending review del Commissario Bondi il settore del “sociale”, senza tagliare un solo centesimo rispetto all’anno 2011: questo è stato un vero e proprio miracolo, che ovviamente ha un rovescio della medaglia in altri settori.
Basti pensare ai lavori pubblici, dove il portafoglio dell’Assessore Memè è stato letteralmente ridotto a zero a causa del folle meccanismo del Patto di Stabilità Interno spiegato sopra. Questo è il quadro completo per ciò che riguarda il tanto declamato “degrado generalizzato”, come se non fosse ben chiara la situazione che stiamo vivendo e che, a volte, rifiutiamo di accettare.
Per quanto riguarda la questione della prostituzione, mi sembra opportuno ricordare che l'Amministrazione è a favore dell’installazione di telecamere nelle zone “critiche” della città, per quanto riguarda il contrasto di questo fenomeno. Certo, non deve essere l’unico provvedimento ma anche in questo caso la visione del contesto non deve essere parziale e fuorviante. Vorrei soffermarmi, infatti, sulle ragazze che vengono sfruttate in tutto e per tutto in maniera vile e vigliacca da chi non esita, per un solo secondo, di approfittare illegalmente dei loro corpi per trarne profitto.
Ci sono tanti Paesi all’interno dell’Unione Europea dove queste situazioni sono state sconfitte legalizzando, di fatto, la prostituzione: questa non è una proposta, la sede non è quella opportuna, ma so bene che in questo Paese difficilmente si potrebbe arrivare a una situazione simile, a causa delle forti pressioni di diversi gruppi di interesse. In Germania, però, Paese che assumiamo come modello di civiltà, la prostituzione è legalizzata da tempo. Sarebbe importante quindi aprire una riflessione sulla condizione e sulla mercificazione di queste giovani donne, e non sbandierare soltanto “piani di controllo serali” che potrebbero essere sostituiti da pattuglie che sorveglino le situazioni di microcriminalità, vera piaga per il territorio in questi mesi.Spending review: “Bene il riordino delle province nelle Marche, male la chiusura dell’aeroporto a Falconara”2012-08-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684771Secondo le ultime indiscrezioni, la revisione della spesa pubblica toccherà anche il traffico aeroportuale italiano. Infatti, il ministro Passera ha in mente un piano che riduca gli scali passeggeri dai circa 60 attuali a 40. Tra gli aeroporti “soppressi”, purtroppo, ci sarebbe anche quello di Ancona-Falconara.
La chiusura del traffico passeggeri all’aeroporto di Falconara sarebbe un fatto gravissimo, per il Comune di Senigallia, la Regione Marche e tutte le altre municipalità marchigiane.
Senza entrare nel merito tecnico della questione, cosa che peraltro non mi compete, dal punto di vista dei cittadini e dei loro diritti è inaccettabile che l’unico aeroporto delle Marche adibito al traffico passeggeri perda ogni genere di sovvenzione statale. Il declassamento, infatti, sarebbe riconosciuto, soprattutto all’estero, come una perdita di un patrimonio strategico per tutta la Regione Marche e il centro-Italia.
Nessuno nega che ci sia la necessità di una spending review che sia efficace nel settore dei trasporti: ciò, però, come ho ripetuto più volte, non deve tradursi in tagli lineari e indiscriminati, frutto di una triste e superficiale “contologia”. Questo non significa iniziare dei discorsi campanilistici, che sarebbero pretestuosi e privi di ogni logica: penso al riordino delle province nelle Marche, ad esempio, che mi trova assolutamente d’accordo poiché in una regione di 1
milione e mezzo di abitanti cinque province erano e sono troppe.
Privare, però, la Regione Marche e tutti i cittadini marchigiani di un bene unico come un aeroporto – per ciò che riguarda il traffico passeggeri, poi, potremmo elencare gli svantaggi che ciò comporterebbe per un comune turistico come il nostro – sarebbe un autogol clamoroso da parte di un governo tecnico che per colpe non sue è costretto ad usare l’accetta per ripianare i disastrati conti pubblici.
Ho presentato una mozione in consiglio comunale contro questo declassamento: sarebbe determinante, però, che anche gli altri comuni marchigiani votino compattamente un documento di questo tipo. Per far capire, a chi ci governa, che le Marche sono unite sin dal più piccolo comune fino al capoluogo di regione contro la chiusura del traffico passeggeri del nostro aeroporto.La Commissione Europea risponde sullo stoccaggio CO2 a Senigallia: dal Commissario Hedegaard la vicenda è trasmessa al governo nazionale per verificare l'idoneità2012-07-07T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it684770(da senigallianotizie.it) - Il Commissario Europeo per l’Azione per il Clima Connie Hedegaard risponde all’interrogazione dell’eurodeputato Debora Serracchiani, suggerita dal consigliere comunale Dario Romano.Dopo circa due mesi dalla presentazione dell’interrogazione, il 5 luglio la Commissione Europea ha risposto alle questioni sollevate dall’onorevole Debora Serracchiani.
In particolare, l’eurodeputato, su proposta e suggerimento del consigliere comunale di Senigallia Dario Romano (delegato alle politiche per l’Unione Europea del Comune), aveva chiesto a Bruxelles se era a conoscenza dell’istanza di esplorazione del sottosuolo al largo di Senigallia e qualimisure intendeva adottare l’Unione Europea per evitare che in futuro siano installati depositi di stoccaggio di CO2 in zone dove sussiste un rischio di sismicità.
Con il classico stile europeo, molto diretto ma per certi versi paradossalmente pilatesco, la Commissione Europea ha affermato senza mezzi termini di “non essere a conoscenza del fatto che una società avesse presentato alle autorità italiane un’istanza per ottenere una licenza di esplorazione ai fini dello stoccaggio di biossido di carbonio al largo delle coste di Senigallia.
Con una serie di richiami normativi alla direttiva di riferimento, poi, la risposta delcommissario Hedegaard continua affermando che tra i requisiti necessari per il rilascio delle autorizzazioni allo stoccaggio una particolare attenzione andrebbe posta alrischio di sismicità del sito.
Infatti un sito di stoccaggio non deve avere in alcun modo “rischi significativi di fuoriuscita e rischi rilevanti per l’ambiente e la salute“.
Ora, presumibilmente, la questione passa nelle mani del Governo che può decidere se il sito al largo delle nostre coste è idoneo allo stoccaggio di biossido di carbonio.
Purtroppo, le tristi vicende del terremoto emiliano hanno messo in risalto tutti i dubbi relativi allo stoccaggio (in questo caso si parlava di stoccaggio di gas naturale nel sottosuolo di Rivara).
Il ministro all’Ambiente, Corrado Clini, ha affermato quanto sia necessario riflettere ulteriormente prima di approvare un progetto che, in caso di inattesi scenari geologici, non risulti sicuro al 100%.
Vorremmo che lo stesso ragionamento si facesse anche per Senigallia, per questo motivo cercheremo di confrontarci con il Governo per avere un parere in merito.
Continueremo a lottare per questo motivo, perché la salute e la sicurezza dei cittadini vanno anteposti a qualsiasi genere di interesse economico.
Testo dell’interrogazione e risposta della Commissione europea:
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2012-004629+0+DOC+XML+V0//IT&language=ITSenigallia: interrogazione sui depositi di stoccaggio CO2 - A presentarla alla Commissione Europea l'on. Serracchiani su input del consigliere comunale Romano2012-05-22T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it640713<br />
Sono passati circa tre mesi da quando ho sollevato la questione dei depositi di stoccaggio di CO2 al largo delle coste di Senigallia, interrogando il sindaco Mangialardi.
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Lo stesso sindaco, poi, ha inviato un’interrogazione alla Regione per avere un maggiore approfondimento sulla materia, e alcuni giorni dopo due consiglieri regionali si sono anch’essi interessati alla situazione.
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A inizio aprile, insieme al sindaco, sono andato a Roma per incontrare la responsabile del procedimento e chiedere precisazioni tecniche sulla pratica appena avviata.
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Inoltre, a inizio maggio, il consigliere comunale di Falconara Marittima Emanuele Lodolini ha interrogato anch’egli la propria amministrazione sulla questione, poiché essendo prevista la costruzione di un rigassificatore al largo delle coste falconaresi, l’eventuale previsione di un deposito di stoccaggio di CO2 al largo di Senigallia sarebbe un’ulteriore azione sicuramente non a vantaggio del turismo e dell’ambiente marino di tutta la zona.
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Dopo l’interrogazione al sindaco, pertanto, ho deciso che fosse giusto sapere cosa ne pensasse l’Unione Europea e, in particolare, la Commissione, di un progetto simile. A questo scopo, ho scritto al deputato europeo Debora Serracchiani che, dopo un serio confronto con il sottoscritto e il consigliere comunale Lodolini (che ringrazio per aver contribuito così proficuamente al dibattito) ha presentato in data 7 maggio un’interrogazione scritta alla Commissione Europea chiedendo un più dettagliato approfondimento.
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In particolare, l’onorevole Serracchiani chiede alla Commissione se:
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– Era a conoscenza della situazione relativa all’istanza di esplorazione del sottosuolo al largo di Senigallia?
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– Quali misure intende adottare per evitare che in futuro siano installati depositi di stoccaggio in zone dove sussiste un rischio di sismicità?
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In tre mesi due interrogazioni comunali, due interrogazioni regionali, un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico e un’interrogazione alla Commissione Europea.
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Questo è l’impegno che sto e che stiamo mettendo in campo per affrontare al meglio la questione, nata da una interrogazione comunale a Senigallia e arrivata sino ai palazzi di Bruxelles.<br />
“Parcheggi rosa” anche a Senigallia, la proposta arriva in Consiglio2012-04-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it629879<br />
Durante il Consiglio Comunale del 18 aprile ho ritenuto opportuno interrogare l’amministrazione comunale in merito ad una tematica particolarmente sentita e delicata. In particolare, ho chiesto all’assessore Campanile, responsabile per la mobilità e quindi anche per i parcheggi, se fosse stato possibile istituire dei “parcheggi rosa” da inserire nelle zone strategiche della città, come ospedale, centro storico, ASUR. Tali posti sarebbero da riservare, gratuitamente, alle donne in gravidanza che così avrebbero una corsia preferenziale nella ricerca di un parcheggio.
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La modalità di istituzione non sarebbe difficile, poiché basterebbe dipingere opportunamente gli stalli e collocare una segnaletica che comunichi la disponibilità di quei parcheggi per le future mamme.
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Alle donne che intendono fare richiesta basterebbe fornire un pass temporaneo della durata di un anno, ad esempio.
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Parecchi comuni (penso a Napoli, Cagliari, Arezzo, Teramo) si sono attrezzati per porre in essere diverse azioni a difesa delle donne in gravidanza, e in questo senso la risposta dell’assessore Campanile mi ha fatto capire che la volontà dell’amministrazione è quella di risolvere questa criticità.
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Sarò contento di contribuire all’avvio di questo piccolo progetto, simbolo però di grande civiltà in un periodo in cui, a causa della crisi, le difficoltà per le categorie protette si stanno accentuando in maniera preoccupante.<br />
Resoconto del quarto trimestre 2011 (Ottobre-Novembre-Dicembre) da consigliere comunale2012-04-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it630098<br />
Sottolineo il fatto che dal 1/10/2011 al 18/12/2011 ho svolto, nell'ambito di un programma universitario, un tirocinio non retribuito a Bruxelles, alla Delegazione della Regione Marche presso le istituzioni europee. Le assenze, pertanto, sono da imputare a ragioni puramente lavorative.
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- Consigli comunali (a partire dal 01/10/2011):
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26 ottobre - assente
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16 novembre - assente
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29 novembre - assente
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19 dicembre - presente
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20 dicembre - presente
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- Commissione Terza (a partire dal 01/10/2011):
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13 ottobre - assente
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9 novembre - assente
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15 dicembre - assente
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- Commissione Sesta (a partire dal 01/10/2011):
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17 novembre - assente
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1 dicembre - assente
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5 dicembre - assente
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6 dicembre - assente
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7 dicembre - assente
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12 dicembre - assente
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13 dicembre - assente
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14 dicembre - assente
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Totale presenze trimestre Consiglio comunale: 40%
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Totale presenze trimestre Commissione Terza: 0%
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Totale presenze trimestre Commissione Sesta: 0%
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Totale pagamento mandato Ottobre-Novembre-Dicembre 2011: 52 € (al netto di tasse e ritenute)
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Stoccaggio di CO2 nel sottosuolo di Senigallia, la Regione Marche si sveglia2012-03-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626704<br />
In riferimento all’interrogazione sui depositi di stoccaggio di CO2 presentata dal consigliere Cardogna alla Giunta regionale, sono soddisfatto che finalmente anche la Regione Marche abbia recepito le preoccupazioni del Comune di Senigallia, già da tempo sollevate nell’assise comunale.
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In data 26 febbraio, infatti, ho presentato un’interrogazione scritta urgente al Sindaco Maurizio Mangialardi, dopo aver letto il bollettino del Ministero dello Sviluppo Economico. Ho espresso le mie preoccupazioni in merito alla richiesta di una licenza di esplorazione del sottosuolo al largo delle coste senigalliesi da parte della società Independent Energy Solutions.
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Mi rammarica, purtroppo, apprendere che il consigliere Cardogna, così attento alle questioni ambientali, non si sia opportunamente informato sugli atti formali predisposti dal nostro Comune e abbia fatto propria una situazione che era già stata resa pubblica quasi due settimane fa. Difatti, in seguito all’interrogazione presentata dal sottoscritto durante l’ultimo consiglio comunale, il Sindaco Maurizio Mangialardi ha inviato una lettera all’assessore regionale Donati lo stesso giorno per chiedere approfondimenti sulla questione.
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Il 1 marzo, inoltre, il consigliere regionale Dino Latini (unico tra tutti i consiglieri) mi ha comunicato tramite missiva la propria solidarietà e la piena disponibilità a collaborare su questo argomento. L’atteggiamento del consigliere Latini è stato leale ed encomiabile dal punto di vista umano e politico, e pertanto lo ringrazio per la proposta che certamente non lascerò cadere nel vuoto.
Concludo dicendo che saremo felicissimi di collaborare con chiunque abbia più a cuore la salute e la sicurezza dei cittadini senigalliesi e marchigiani piuttosto che un pugno di voti in più alle prossime elezioni.<br />
Depositi di stoccaggio di CO2 in mare. Soddisfatto dell'interrogazione di Cardogna2012-03-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626705<br />
In riferimento all’interrogazione sui depositi di stoccaggio di CO2 presentata dal consigliere Cardogna alla Giunta regionale, sono soddisfatto che finalmente anche la Regione Marche abbia recepito le preoccupazioni del Comune di Senigallia, già da tempo sollevate nell’assise comunale.
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In data 26 febbraio, infatti, ho presentato un’interrogazione scritta urgente al Sindaco Maurizio Mangialardi, dopo aver letto il bollettino del Ministero dello Sviluppo Economico. Ho espresso le mie preoccupazioni in merito alla richiesta di una licenza di esplorazione del sottosuolo al largo delle coste senigalliesi da parte della società Independent Energy Solutions.
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Mi rammarica, purtroppo, apprendere che il consigliere Cardogna, così attento alle questioni ambientali, non si sia opportunamente informato sugli atti formali predisposti dal nostro Comune e abbia fatto propria una situazione che era già stata resa pubblica quasi due settimane fa. <br />
Difatti, in seguito all’interrogazione presentata dal sottoscritto durante l’ultimo consiglio comunale, il Sindaco Maurizio Mangialardi ha inviato una lettera all’assessore regionale Donati lo stesso giorno per chiedere approfondimenti sulla questione.
<p>Il 1 marzo, inoltre, il consigliere regionale Dino Latini (unico tra tutti i consiglieri) mi ha comunicato tramite missiva la propria solidarietà e la piena disponibilità a collaborare su questo argomento. L’atteggiamento del consigliere Latini è stato leale ed encomiabile dal punto di vista umano e politico, e pertanto lo ringrazio per la proposta che certamente non lascerò cadere nel vuoto.
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Concludo dicendo che saremo felicissimi di collaborare con chiunque abbia più a cuore la salute e la sicurezza dei cittadini senigalliesi e marchigiani piuttosto che un pugno di voti in più alle prossime elezioni.<br />
'Senigallia nel mirino dei depositi di stoccaggio di CO2'2012-02-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626701<br />
Preoccuparsi dell’ambiente è ormai pratica consueta, persino per le più grandi società mondiali, che spesso cercano di bypassare le amministrazioni locali per evitare spiacevoli intoppi burocratici, ma durante il Consiglio Comunale di Senigallia riunitosi ieri (27 febbraio ndr), è stato sollevato dal consigliere Dario Romano, un argomento che non è passato inosservato perché può rappresentare una questione molto importante, in chiave futura, per le coste marchigiane e per tutto il Mare Adriatico.
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Secondo l’ultimo numero del “Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse”, pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico, la società “Independent Energy Solutions” ha fatto istanza per ottenere una licenza di esplorazione al fine di stoccare il biossido di carbonio al largo delle coste di Senigallia. “Qualche giorno fa ho avuto modo di apprendere questa novità quantomeno inaspettata, e di primo acchito certamente non positiva.
<p>È stata mia premura informare il Sindaco e presentare in Consilgio Comunale un’interrogazione in merito”, ha commentato Romano. Nel dettaglio, la direttiva 2009/31/CE, tradotta in Italia con il d.l. 162/2011, prevede il rilascio provvisorio di licenze per esplorare il suolo ai fini dello stoccaggio geologico del biossido di carbonio.
<p> Tali provvedimenti, assunti dal Ministero dello Sviluppo Economico, però, prevedono che “le amministrazioni locali competenti, laddove previsto, siano sentite”. Inoltre, il principio europeo prevede che i depositi di stoccaggio possano essere installati a patto che la pratica si mostri come una “tecnologia ambientalmente sicura”: ciò, in un territorio a rischio sismico medio-alto, appare difficile.
<p>Lo stoccaggio di anidride carbonica è una di quelle azioni promosse dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Il proposito di diminuire i livelli di anidride carbonica è sicuramente lodevole, e pertanto sostengo con forza l’azione dell’UE.
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“Purtroppo non mi trovo d’accordo sulle modalità: il concetto di nascondere la polvere sotto lo zerbino, ahimè, è valido solo per il breve periodo e le soluzioni-ponte non godono della progettualità di cui necessitano le politiche macroeconomiche continentali”.
<p><i>La costa marchigiana, al largo della quale è anche prevista la costruzione di un rigassificatore (a Falconara Marittima - AN), sarebbe oggetto dell’ennesima richiesta di utilizzo a fini industriali di un bene fondamentale, qualora nei prossimi anni l’iter della pratica procedesse.</i>
<p> “Pertanto, io e l’intera amministrazione comunale di Senigallia saremo vigili e attenti su ogni singolo passo di questa istanza, perché non vogliamo in alcun modo che il nostro territorio “possa correre il rischio di essere deturpato e aggredito da soggetti e interessi che non ci appartengono””, come sottolineato dal Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi nella lettera inviata all’Assessore Sandro Donati per chiedere alla Regione Marche di prendere una posizione decisa in merito. “Non siamo contrari allo sviluppo, tutt’altro, ma teniamo di più alla sicurezza e alla salute dei nostri abitanti, e faremo tutto ciò che è in nostro potere per difendere fino in fondo i diritti dei cittadini marchigiani e senigalliesi”, ha concluso Romano.<br />
Senigallia nel mirino dei depositi di stoccaggio di CO22012-02-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626702<br />
Una società ha chiesto di esplorare il sottosuolo della costa a largo di Senigallia con l’intento di compiere accertamenti per la fattibilità del deposito e stoccaggio di CO2 nel Mare Adriatico. L’argomento è stato oggetto di un’interrogazione proposta da Dario Romano durante il Consiglio Comunale di lunedì 27 febbraio.
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Preoccuparsi dell’ambiente è ormai pratica consueta, persino per le più grandi società mondiali, che spesso cercano di bypassare le amministrazioni locali per evitare spiacevoli intoppi burocratici, ma durante il Consiglio Comunale di Senigallia è stato sollevato, dal consigliere Dario Romano, un argomento che non è passato inosservato perché può rappresentare una questione molto importante, in chiave futura, per le coste marchigiane e per tutto il Mare Adriatico.
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Secondo l’ultimo numero del “Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse“, pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico, la società “Independent Energy Solutions” ha fatto istanza per ottenere una licenza di esplorazione al fine di stoccare il biossido di carbonio a largo delle coste di Senigallia. “Qualche giorno fa ho avuto modo di apprendere questa novità quantomeno inaspettata, e di primo acchito certamente non positiva. È stata mia premura informare il Sindaco e presentare in Consiglio Comunale un’interrogazione in merito”, ha commentato Romano.
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Nel dettaglio, la direttiva 2009/31/CE, tradotta in Italia con il d.l. 162/2011, prevede il rilascio provvisorio di licenze per esplorare il suolo ai fini dello stoccaggio geologico del biossido di carbonio. Tali provvedimenti, assunti dal Ministero dello Sviluppo Economico, però, prevedono che “le amministrazioni locali competenti, laddove previsto, siano sentite”. Inoltre, il principio europeo prevede che i depositi di stoccaggio possano essere installati a patto che la pratica si mostri come una “tecnologia ambientalmente sicura”: ciò, in un territorio a rischio sismico medio-alto, appare difficile.
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Lo stoccaggio di anidride carbonica è una di quelle azioni promosse dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Il proposito di diminuire i livelli di anidride carbonica è sicuramente lodevole, e pertanto sostengo con forza l’azione dell’UE. “Purtroppo non mi trovo d’accordo sulle modalità: il concetto di nascondere la polvere sotto lo zerbino, ahimè, è valido solo per il breve periodo e le soluzioni-ponte non godono della progettualità di cui necessitano le politiche macroeconomiche continentali” ha affermato Dario Romano, consigliere per la lista civica Vivi Senigallia.<br />
Accolta la mozione sull'ampliamento del Corridoio Baltico-Adriatico2012-01-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626700<br />
Di seguito la mozione approvata dal Consiglio Comunale con 23 voti favorevoli su 23 in merito all'ampliamento del Corridoio Baltico-Adriatico fino a Brindisi.
Premesso che l’11 ottobre 2011 il Comitato delle Regioni ha dato il via al parere presentato dal Governatore della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sull’istituzione della macroregione Adriatico-Ionica.
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Premesso che la creazione di questa macroregione sarebbe la terza a livello europeo, dopo quelle del Baltico e del Danubio.
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Premesso che attualmente il tracciato del Corridoio Baltico-Adriatico va da Helsinki a Ravenna, e sarebbe parte di una grande rete europea (TEN-T) di infrastrutture relative ai trasporti.
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Premesso chela Commissione europea ha presentato, il 19 ottobre 2011, una proposta di regolamento con la quale si prospetta una revisione degli orientamenti riguardanti la rete trans-europea di trasporto TEN-T allo scopo di realizzare una rete completa ed integrata che comprenda e colleghi tutti gli Stati membri dell'Unione europea in maniera intermodale ed interoperabile e che ciò dovrebbe contribuire alla realizzazione, entro il 2050, di uno spazio unico europeo dei trasporti, basato su un sistema competitivo ed efficiente, favorendo in tal modo la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione Europea.
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Premesso che il 20 dicembre 2011 la Camera dei Deputati ha votato quasi all’unanimità una mozione che impegna il governo ad assumere iniziative in tutte le sedi decisionali dell’Unione europea e a concertare con i governi nazionali degli Stati che gravitano nell’area Adriatico-Ionica tutte le iniziative per valutare, sulla base di uno studio istruttorio adeguato, la praticabilità del completamento del corridoio Baltico-Adriatico verso sud, lungo la costa adriatica, comprendendo i porti di Ancona, Bari e Brindisi.
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Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Senigallia impegna la Giunta affinché:
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sostenga politicamente la Regione Marche e il governo italiano nella richiesta di estensione del Corridoio Baltico-Adriatico fino a Brindisi;
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proponga l’approvazione di tale mozione a tutti i comuni costieri da Ravenna a Brindisi;
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inoltri inoltre il testo alle province interessate e alle regioni Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia;
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invii infine la mozione a tutti i deputati europei italiani al fine di sensibilizzarli ulteriormente sulla questione, di fondamentale importanza per uno sviluppo integrato dei trasporti europei che non tagli fuori da questa opportunità la regione Marche e il Comune di Senigallia.<br />
“Il corridoio Baltico-Adriatico snodo per lo sviluppo di Senigallia”2012-01-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it626698<br />
Durante il Consiglio Comunale svoltosi nella giornata di mercoledì 25 gennaio il Consigliere Comunale Dario Romano, eletto con la lista civica Vivi Senigallia, ha sollecitato la Giunta Comunale a sostenere la Regione Marche e il governo italiano nella richiesta di estensione del Corridoio Baltico-Adriatico fino a Brindisi.
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Premesso che l’11 ottobre 2011 il Comitato delle Regioni ha dato il via al parere presentato dal Governatore della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sull’istituzione della macroregione Adriatico-IonicaPremesso che la creazione di questa macroregione sarebbe la terza a livello europeo, dopo quelle del Baltico e del Danubio.
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Premesso che attualmente il tracciato del Corridoio Baltico-Adriatico va da Helsinki a Ravenna, e sarebbe parte di una grande rete europea (TEN-T) di infrastrutture relative ai trasporti.
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Premesso che la Commissione europea ha presentato, il 19 ottobre 2011, una proposta di regolamento con la quale si prospetta una revisione degli orientamenti riguardanti la rete trans-europea di trasporto TEN-T allo scopo di realizzare una rete completa ed integrata che comprenda e colleghi tutti gli Stati membri dell’Unione europea in maniera intermodale ed interoperabile e che ciò dovrebbe contribuire alla realizzazione, entro il 2050, di uno spazio unico europeo dei trasporti, basato su un sistema competitivo ed efficiente, favorendo in tal modo la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione Europea.
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Premesso che il 20 dicembre 2011 la Camera dei Deputati ha votato quasi all’unanimità una mozione che impegna il governo ad assumere iniziative in tutte le sedi decisionali dell’Unione europea e a concertare con i governi nazionali degli Stati che gravitano nell’area Adriatico-Ionica tutte le iniziative per valutare, sulla base di uno studio istruttorio adeguato, la praticabilità del completamento del corridoio Baltico-Adriatico verso sud, lungo la costa adriatica, comprendendo i porti di Ancona, Bari e Brindisi.
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Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Senigallia impegna la Giunta affinché:
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- sostenga politicamente la Regione Marche e il governo italiano nella richiesta di estensione del Corridoio Baltico-Adriatico fino a Brindisi;
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- proponga l’approvazione di tale mozione a tutti i comuni costieri da Ravenna a Brindisi;
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- inoltri inoltre il testo alle province interessate e alle regioni Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia;
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- invii infine la mozione a tutti i deputati europei italiani al fine di sensibilizzarli ulteriormente sulla questione, di fondamentale importanza per uno sviluppo integrato dei trasporti europei che non tagli fuori da questa opportunità la regione Marche e il Comune di Senigallia.<br />
"Dichiarazioni deliranti da parte della Lega Nord Senigallia"2012-01-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622997<br />
Dopo aver letto in questi giorni le dichiarazioni di diversi esponenti della Lega Nord sul tema dei parcheggiatori abusivi a Senigallia, è necessario fare alcune precisazioni politiche sulla vicenda. Le uniche dichiarazioni politicamente deliranti alle quali stiamo assistendo sono quelle della Lega Nord.
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Mi rifiuto di pensare che io debba essere considerato un essere umano di serie A solo perché ho avuto la fortuna di nascere in un Paese civile ed economicamente benestante come l’Italia.
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Mi rifiuto di pensare che, nella scala dei diritti primari, i miei vengano prima di quelli di un altro cittadino non italiano– fosse esso americano, senegalese, cinese, australiano o sammarinese.
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E’ necessario fare una riflessione politicamente intelligente, cosa che ai rappresentanti della Lega Nord evidentemente riesce difficile negli ultimi tempi.
La tematica dei “parcheggiatori abusivi”, ragazzi che sono scappati dai propri paesi di origine non per divertimento ma per necessità e mancanza di alternative, merita una riflessione profonda.
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C’è una questione aperta, nella popolazione senigalliese, ma è assolutamente falso parlare di “esasperazione cittadina”. Piuttosto esiste un problema di percezione della problematica: le persone risultano infastidite da un ulteriore “balzello”, oltre a quello relativo al ticket del parcheggio. Su questo non c’è niente da dire, la questione esiste ed è innegabile.
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Le soluzioni create dalla Lega Nord, però, sono politicamente ridicole: le ronde e gli appostamenti sono atteggiamenti politici da dittatoruncoli di bassa lega. E’ grave che i toni vengano esasperati, soprattutto in questo periodo così delicato per il Paese. Forse alla Lega Nord, partito che fonda la propria azione sulla demagogia e sulla menzogna politica, interessa di più provare ad attirare i voti delle persone esasperate dalla crisi economica, la stessa che ci è stato negato che esistesse dallo pseudo-leghista ministro Tremonti.
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Se questo fosse l’obiettivo, buona fortuna: i cittadini italiani sanno perfettamente cosa è capace di combinare la Lega Nord, quando governa. Gli ultimi tre anni sono stati l’emblema dell’incapacità più totale nel governare e nel risolvere i problemi legati all’immigrazione (vedi legge Bossi-Fini).
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Pertanto, sono assolutamente d’accordo con le soluzioni ideate dall’Amministrazione, che ancora una volta dimostra di essere inclusiva, comprensiva e democratica nel proprio “credo” politico. A differenza di chi vorrebbe mandare “föra da i ball” tutti quelli che non la pensano come loro, che di duro hanno solamente il comprendonio.<br />
Il mio mandato da Consigliere Comunale (Luglio-Agosto-Settembre 2011)2011-12-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622745<br />
Resoconto del terzo trimestre 2011 (Luglio-Agosto-Settembre) da consigliere comunale:
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<b>- Consigli comunali</b> (a partire dal 01/07/2011):
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6 luglio - presente
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7 luglio - presente
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27 luglio - presente
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28 luglio - presente
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14 settembre - presente
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28 settembre - presente
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<b>- Commissione Terza</b> (a partire dal 01/07/2011):
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24 agosto – presente
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6 settembre – presente
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21 settembre – presente
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<b>- Commissione Sesta</b> (a partire dal 01/07/2011):
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21 luglio - presente
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22 settembre - presente
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29 settembre - presente
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Totale presenze trimestre Consiglio comunale: 100%
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Totale presenze trimestre Commissione Terza: 100%
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Totale presenze trimestre Commissione Sesta: 100%
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Totale pagamento mandato Luglio-Agosto-Settembre 2011: 311.95 € (al netto di tasse e ritenute)<br />
Some ideas about EU financial transaction tax2011-11-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it622746<br />
The great newness of the 2014-2020 framework is certainly the financing of the EU budget. Indeed, as written in the EC proposal, “the proposed reform is based on the elimination of the current VAT-based own resource and the creation of two new own resources. These are based respectively on a part of the proceeds of a financial transaction tax (FTT) and the national VAT receipts”.
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The main target of this reform is to reduce direct contributions from member country budgets: this will create more autonomy for the EU and, especially, more consistence between EU policies and EU financing.
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It is quite important to focus on these two new innovations. Firstly, the own VAT resource: it will create a new link between national and European levels of administration. Moreover, “it will provide significant and stable receipts to the EU with limited administrative and compliance costs for national administrations and businesses”.
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As reported in the Green paper on the future of VAT, “reforming the VAT system can play a crucial role supporting the delivery of the Europe 2020 strategy and a return to growth through its potential to reinvigorate the single market and underpin smart budget consolidation in the Member States. Any such improvements require a comprehensive VAT system that can adapt to changes in the economic and technological environment and is solid enough to resist attacks of fraud of the kind experienced in recent years”.
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The other great innovation is the introduction of an EU FTT. Before any discussion, it is important to underline that FTT is not the same of the Tobin Tax: indeed, the second one has to be applied on currency transactions, while FTT will not tax these operations. The scope of FFT tax “covers instruments which are negotiable on the capital market, money-market instruments (with the exception of instruments of payment), units or shares in collective investment undertakings (which include UCITS and alternative investment funds) and derivatives agreements. Furthermore, the scope of the tax is not limited to trade in organized markets, such as regulated markets, multilateral trading facilities, but also covers other types of trades including over-the-counter trade.”
<p>(European Commission, COM(2011) 594 final)<br />
This directive proposal, published on 28th September 2011, will apply on the territories of EU members. It will not regard transactions involving private households or SMEs, in order to protect little and medium investors. However, currency exchange dealings and raising of capital by companies or public entities will not be taxed either. This kind of taxation is already present in 10 EU countries, but nowadays EU needs the harmonization of the subject in order to avoid market distortions and to reduce financial fragmentation of the common market.
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According to European Commission official estimates, tax revenues could be around EUR 57 Billion/year in the EU. This revenue could be used in several ways: for instance, it could be used as the first real own resource for the European budget; on the other hand, this revenue could help to reduce national contribution to the EU budget and “leaving a lesser burden on national treasuries”.
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We have to look at this tax from two different perspectives so that we can have a full view of the context. On the one hand, we have the political message: it is important, for European institutions, to reduce the “democratic deficit” they have with European citizens. Raising a tax on the financial sector, responsible for the huge crisis we are involved in, could be a positive signal for European inhabitants. It is considered as the fairest action that could be done in order to make someone pay for the economic crisis.
<p>In addition to this, EU will give a symbolic signal to all the world markets: it seems that European officials are telling us that “financial sector has to pay for the crisis, and we are pioneers in this way. The rest of the world has to follow us, because is a just cause”.
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On the other hand, we have not to underrate the macroeconomic consequences of introducing such a tax. <br />
European Commission estimates say that, from 2014 (starting year of FTT), we could expect that EU GDP will decrease of 0.5%. This is due to the volume of exchanges that would be surely affected by this new fiscal imposition. In the past, we have the Swedish example that surely cannot be considered as a positive one: indeed, as written in an article by Allister Heath (editor of City A.M., business newspaper of London), in 1984 Swedish government introduced a tax on the purchase or sale of equities, applicable to all trades and to stock options. In 1991, every tax had been swept away, because of the failed revenue estimates: government revenue predictions were 1.5 billion kroner per year; instead tax collection was only 50 million kroner per year.
<p>In fact, the number of transactions decreased and then collapsed. In 1986, 60% of the trades for the most famous Swedish stocks moved to London. In 1990, over half of the whole Swedish equity trading had moved to London. We can think that we can live the same situation with the EU FTT imposition: maybe capitals would fly to New York, or Tokyo, or Hong Kong.
<p>Then, no revenue would be assured and, moreover, the GDP decrease will be much bigger than expected. Furthermore, this kind of tax reduces inevitably financial market liquidity and, more than everything, in the long-term the burden of tax will be shifted. Indeed, as written by Kenneth Rogoff (professor of Economics and Public Policy at Harvard University and former chief economist at IMF), heavy taxes on financial transactions would increase the cost of capital, thus reducing investments.
<p>With a lower capital stock, output would eventually decrease and consequently government revenues would decrease too. Besides, wages would go down and common workers would indirectly pay the tax burden. As Rogoff wrote, unfortunately, “FTTs violate the public finance principle according to which is inefficient to tax intermediate production factors, especially those who are very mobile and volatile”.
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The solution could be a global FTT that would be surely much more efficient and effective in the fight against speculation. However, it will be very difficult to find a global agreement on this delicate subject.<br />
Da Bruxelles a Senigallia, gli errori del governo si ripercuotono sull’intero Paese2011-10-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617910<br />
Domenica a Bruxelles, ha avuto luogo il Consiglio Europeo.<br />
Poteva essere l’occasione, per l’Italia, di riprendere quota a livello internazionale. Invece, purtroppo, abbiamo assistito ad uno spettacolo politicamente indecoroso: la scena in cui il presidente Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel deridono il presidente del Consiglio è emblematica. Bisogna specificare che la situazione non è riferita al Paese: l’oggetto dell’ironia, infatti, non è l’Italia, bensì il presidente Berlusconi.
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Come consigliere delegato alle politiche per l’Unione Europea, mi sembra giusto quantomeno criticare l’atteggiamento del presidente Sarkozy e del cancelliere Merkel, rei di essere mancati di rispetto alla nostra presidenza del Consiglio. E’ altresì vero, purtroppo, che bisognerebbe chiedersi come mai si sia arrivati a questa situazione. Oramai, a livello europeo ed internazionale, siamo ritenuti poco credibili: dalla politica, dai mercati (finanziari e non), dalla gente.
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Lavorando a Bruxelles in questo periodo, sto toccando quotidianamente con mano tale situazione: ci sono moltissimi italiani che lavorano presso le istituzioni europee. Il problema sta nelle posizioni che ricoprono, poichè rispetto alla proporzione, nei ruoli chiave ci sono pochi italiani: questo fatto, purtroppo, ha conseguenze negative per il Paese.
<p>Quando si dice che l’Italia “non fa sistema”, concretamente ciò si traduce in leggi che spesso sfavoriscono l’Italia e il suo sistema produttivo: l’esempio della direttiva Bolkestein e le sue ricadute sul settore turistico-balneare italiano è illuminante. Pertanto, la mia critica rivolta al governo Berlusconi non riguarda la morale o le escort, di cui tanto si parla: ritengo più grave il fatto che PdL e Lega non siano stati capaci di varare qualsivoglia riforma strutturale, del quale il Paese necessita in maniera immediata.
<p>Ritengo più grave il fatto che per nove mesi (da novembre 2010 a luglio 2011) non abbiamo avuto un ministro per le Politiche Europee.
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Il Comune di Senigallia e la sua amministrazione si stanno comportando responsabilmente, in questo contesto di tagli lineari e indiscriminati da parte della scure tremontiana. Nonostante questo, a causa del folle meccanismo del patto di stabilità interno, ci troviamo in una condizione paradossale: disponiamo di una buona liquidità, ma non possiamo pagare tutti i fornitori. Questo avrà delle inevitabili conseguenze sul piano dell’economia senigalliese, come purtroppo tutti possiamo immaginare.
<p>Mercoledì c’è in programma un altro Consiglio Europeo: il nostro governo dovrà fornire risposte credibili all’Unione Europea, perchè in caso contrario saremo costretti a prendere misure drastiche, al pari di quelle greche.
<p>E’ bene che i cittadini senigalliesi sappiano che l’immobilismo politico del nostro governo ci sta portando lentamente alla deriva: da Bruxelles a Senigallia, il passo è breve.<br />
Il mio mandato da Consigliere Comunale (Aprile-Maggio-Giugno 2011)2011-09-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609660<br />
Resoconto del secondo trimestre 2011 (Aprile-Maggio-Giugno) da consigliere comunale:
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<b>- Consigli comunali</b> (a partire dal 01/04/2011):
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13 aprile - presente
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18 aprile - presente
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28 aprile - presente
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28 maggio - presente
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6 giugno - presente
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<b>- Commissione Terza</b> (a partire dal 01/04/2011):
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6 aprile – presente
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12 maggio – presente
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17 maggio – presente
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14 giugno – presente
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24 giugno – presente
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28 giugno - presente
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<b>- Commissione Sesta</b> (a partire dal 01/04/2011):
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19 aprile – presente
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16 giugno - presente
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Totale presenze trimestre Consiglio comunale: 100%
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Totale presenze trimestre Commissione Terza: 100%
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Totale presenze trimestre Commissione Sesta: 100%
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Totale pagamento mandato Aprile-Maggio-Giugno 2011: 337.94 € (al netto di tasse e ritenute)<br />