Openpolis - ULTIME DICHIARAZIONI INSERITEhttps://www.openpolis.it/2018-12-19T00:00:00ZLa politica responsabile2018-12-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it934006"A Melfi la politica che fa leva sulla paura non è politica. È sconfortante assistere a questo modo di fare, a questi tentativi di confondere l'opinione pubblica su temi così sensibili. Bisogna ristabilire un ordine, una linearità nell'esercitare il proprio ruolo amministrativo. La nota della Regione smentisce anatemi e teorie confezionate seguendo le lancette dell'orologio circa la sorte del punto nascita del nostro ospedale lanciato dal M5S di Melfi. La politica responsabile deve tendere ad evitare allarmismi ingiustificati e, al contrario, a lavorare perché una comunità sia tutelata e ben informata. L'attenzione sullo stato di salute dell'ospedale di Melfi è la priorità per questa amministrazione e per il Pd di Melfi che non ha mai abbassato la guardia e mai risparmiato posizioni dure quando c'è stato bisogno di farlo. Ora non si utilizzi questo tema per scopi diversi, cioè per una campagna elettorale che ė partita da troppo tempo. Essere amministratore significa, prima di ogni altra cosa, essere responsabili".Festa delle associazioni di volontariato2018-08-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it932448"È importante che la nostra comunità valorizzi l' impegno e il cuore che i volontari impiegano nel loro grande lavoro.
Le associazioni di volontariato rappresentano la nostra comunità concreta e io, che partecipo personalmente a diverse attività proposte, questo lo so bene.
Sono contento che l' Amministrazione Comunale abbia accolto questa occasione e auguro buon proseguimento a tutti i presenti".
Segreteria Pd2018-05-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it931906"In una intervista pubblicata il 13 maggio 2018, Maurizio Martina sintetizza in maniera chiara la stagione che il Pd sta vivendo e, quando dice che “La nostra idea di partito si è rivelata insufficiente anche rispetto alle sfide di un radicamento nei territori”, dice una cosa giusta che dovrebbe portare ad una riflessione conseguenziale : “ ripensare a come si sta nelle periferie, come si organizza una presenza di prossimità” per poter ripartire.
Sono e saranno tempi duri per il Partito Democratico, e si avverte l’ assoluto bisogno di fermarsi per parlarsi e confrontarsi, per fare quella giusta autocritica che si impone in questi momenti, specie dopo una sconfitta come quella del 4 marzo.
Il ruolo del Pd nella società, non può essere immiserito a dei meri atti pieni di formalismo o cristallizzato in accordi di vertice ma deve, al contrario, recuperare la forza dirompente di un linguaggio semplice, che si lasci comprendere, che sappia essere vicino alle persone, che parli di prospettive e che recuperi quello slancio innovatore di cui la Regione ha bisogno.
Consumare un congresso provinciale in sole due settimane, così come il Partito ci chiede in maniera perentoria, non è la strada giusta perché rischia di risolversi in un congresso solo di conta più che in un congresso di idee. Riunire i gruppi dirigenti, sanare le fratture che si sono consumate in questi anni, rilanciare l’azione politica nei territori e nei nostri circoli, richiede un lavoro meticoloso di ascolto e di sintesi, per questo ho più volte richiamato la necessità di avviare un lavoro preparatorio al congresso, proprio condividendo la posizione di Martina, convinto della necessità di una discussione nel merito delle questioni che sappia dare il giusto valore ad un progetto politico.
Pertanto, ritenendo il percorso congressuale avviato non praticabile nel metodo e nella tempistica indicataci, credo sia più coerente mettersi a disposizione per ricercare soluzioni utili alla nostra comunità che partecipare ad un congresso provinciale povero di occasioni vere di confronto e di apertura. La mozione congressuale a sostegno della mia candidatura aveva posto l’accento su questioni rilevanti: marginalità sociali, territorio e lavoro, che restano i pilastri imprescindibili da cui ripartire nel dibattito interno e che affido al partito Regionale di Basilicata.
Con coerenza e responsabilità, ritiro la mia candidatura ringraziando quanti l’hanno sostenuta rinnovando il mio impegno per il futuro del Partito Democratico di Basilicata”.Consiglio Comunale 26/10/20162016-10-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it931938Il tema della salute e del suo funzionamento certamente rappresentano uno, se non la prima preoccupazione che tocca tutti i cittadini indistintamente ed è importante che la politica e le istituzioni se ne facciano carico assumendosene la responsabilità specie per le decisioni che su queste materie sono chiamati ad assumere. Questo consiglio comunale è utile e, si è fatto bene a convocarlo perché credo che ci sia bisogno di interloquire di più con le comunità per comprendere fino in fondo le reali esigenze di un territorio.
La presenza del presidente Pittella è significativa oggi cosi come la grande dimostrazione di interesse che la nostra comunità ha su un tema sensibile come la salute.
Troppo spesso è capitato di leggere riforme lontane dalle reali esigenze di un territorio perché formulate ed assemblate senza passare da quel dibattito e confronto utile ed indispensabile per fare scelte consapevoli. Ed è proprio perché più passa il tempo, e più ad aumentare sono i dubbi, che oggi appare opportuno essere qui e confrontarsi su questa proposta di RIORDINO.
Siamo consapevoli che la Riforma, e non il semplice RIORDINO, nasce dalla necessità di predisporre una rete dei servizi sanitari coerente con i nuovi vincoli di programmazione. D’altronde, dal 2015 le normative delle quali ormai conosciamo la portata ( ma qui è utile ancora una volta ripeterle) condizionano fortemente la programmazione e l’organizzazione dei sistemi sanitari regionali.
– Il D.M. 70 che definisce gli standard qualitativi, strutturali e tecnologici relativi all’assistenza ospedaliera;
– La l. 190 del 2014 e la 208 del 2015 che fissano come una cornice i vincoli di finanza pubblica all’intera programmazione sanitaria nazionale;
– La legge 161 del 2014 in applicazione della direttiva europea del 2003 che impone disposizioni inderogabili in tema di orari di lavoro e riposo degli operatori sanitari e di cui solo ora ci si ricorda.
Proprio sulla base di queste disposizioni, siamo (come dicevo prima e come del resto abbiamo, come gruppo Pd, come sezione di Melfi espresso nel comunicato di qualche settimana fa), consapevoli della necessità di una riforma ma ad oggi non ne riusciamo a coglierne la visione. Onestamente , leggendo la bozza, è evidente che c’è qualcosa che non convince affatto. La sanità, i servizi al cittadino e l’affidamento che questi hanno nelle nostre strutture non può passare per una semplice RIORGANIZZAZIONE tutta AZIENDALE. Solo aziendale.
Dico riorganizzazione appositamente perchè qui non parliamo di riforma sanitaria. Manca, e questo è quello che si dovrà fare, un piano sanitario che sia Uguale per tutto il territorio regionale. Abbiamo un approccio diverso per i due modelli organizzativi: Potentino e Materano e questo chiaramente non può essere. Io credo che in materia sanitaria, sul tema della saluta, non dobbiamo fare discorsi campanilistici, ma solo discorsi giusti che abbiano una logica, una visione di insieme per un obiettivo finale ed allora: come già detto, credo che la riforma migliore possibile, la più credibile, sia quella che tiene insieme un’intera regione e che non faccia distinzioni che rischiano di essere interpretate come poco di RIFORMA e molto di RIORGANIZZAZIONE.
Bisogna fare scelte adeguate, supportate da un’attenta analisi dei dati epidemiologici ad esempio o dalla valutazione dei flussi migratori passivi ed attivi, in modo da poter rispondere adeguatamente alle nuove esigenze delle popolazioni e dei territori.
Si discuta su di una proposta credibile perché quella messa in campo non la non la si comprende. E certamente con riferimento all’ospedale di Melfi non lasceremo che ad essere penalizzata sia un’intera comunità specie se non si comprende l’obiettivo finale. Credo che Il psa debba mantenere quanto già approvato dalla giunta e quindi tutti i reparti e tutti quei servizi che lo rendono indispensabile in un territorio che ha la sua specificità.
Ho fatto un esperimento guardando semplicemente la cartina geografica e ci ho visto dalle grandi potenzialità per il nostro presidio perché inserito in un territorio ampio che abbraccia un sito industriale con quasi 12 mila addetti.
Perché la vicinanza con altre aree anche delle regioni a noi vicine, fa si che l’ospedale di Melfi rappresenti un punto di riferimento insostituibile. Al contrario va potenziato perchè non è credibile razionalizzare e avere strutture che poi concretamente non riesce a rispondere ed offrire servizi adeguati. Questo non può essere !!!
Il tema è serio perché parliamo di salute e noi siamo pronti a ragionare seriamente e a dare una mano al Presidente Pittella per trovare una vera strada per una RIFORMA REGIONALE consapevoli che solamente se si stà tutti insieme è possibile immaginare una strada percorribile. Quello che però di sicuro rifiutiamo saranno i tentativi di compromessi al ribasso che nulla hanno a che vedere con la salute dei cittadini e la salvaguardia dei servizi.
PD Melfi. Pietro Monico