Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI MASSIMO PIAZZIhttps://www.openpolis.it/2010-09-25T00:00:00ZIl vicesindaco Massimo Piazzi presenta il Pgt agli ordini professionali: “a Crema 11 mila abitanti in 5 anni”. Città a misura d'uomo, quindi “via le auto dalle piazze del centro”2010-09-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it507305<br />
Il vicesindaco ed assessore all'urbanistica Massimo Piazzi ha presentato il Piano di Governo del Territorio agli ingegneri, architetti e geometri della città. In aula degli Ostaggi Piazzi era coadiuvato dagli architetti Paolo Pomodoro - incaricato dal Comune di redigere lo strumento urbanistico – il responsabile dell'ufficio di piano Paolo Vailati e dal funzionario Maurizio Redondi.
I numeri
Piazzi ha introdotto la presentazione spiegando che il Pgt è “uno strumento flessibile, non è assolutamente blindato, frutto di due anni di lavoro da parte di un pool di professionisti”. Snoccioliamo qualche dato: 1 milione e 720 metri quadrati per aree produttive o residenziali – con il 98% di superficie proveniente dal recupero di aree dismesse – che portano la città di Crema ad un potenziale di 11 mila nuovi residenti i cinque anni. Per reggere all'urto - col sindaco Claudio Ceravolo la città ebbe un incremento di 10 mila abitanti diluiti in 10 anni - sarà quindi necessario aggiungere all'esistente 11 chilometri di nuove strade e la bellezza di 61 chilometri di piste ciclabili. Grandi numeri anche per le aree verdi, che sarebbero quasi raddoppiate: ovvero dagli attuali 500 mila quadrati agli ipotizzati 900 mila metri quadrati.
I temi progettuali
Ad ispirare la progettazione la salvaguardia e la valorizzazione degli ambiti omogenei del paesaggio, puntando sulla possibilità di fruire del fiume Serio e del Parco del Moso. Non manca l'idea di conservare e valorizzare il patrimonio storico, con particolare attenzione per le mura venete. Tema bollente quello riguardante la connessione con l'esterno, in particolare con la zona della Pierina e del quartiere di Santa Maria, che secondo la Giunta comunale potrà contare entro il 2012 sul sottopasso di via Indipendenza. Da non dimenticare, infine, l'idea di trasformare sensibilmente via Libero Comune, la strada che prima di giungere a Cà delle Mosche costeggia l'ospedale, il tribunale, importanti istituti scolastici oltre alle caserme di polizia, carabinieri e vigili del fuoco. L'idea sarebbe quella di farne un viale urbano in stile parigino.
Via le auto dal centro
Assolutamente da evidenziare quanto dichiarato dall'architetto Pomodoro, secondo il quale vige la necessità “di liberare le piazze del centro storico delle automobili”. Secondo l'assessore Piazzi la città deve essere pensata e realizzata affinché sia il più possibile a misura d'uomo, un concetto sul quale assicura di battersi in prima persona.
L'opposizione
Infine la stoccata all'opposizione, in particolare al PD, che in una conferenza stampa della quale daremo conto in seguito ha attaccato duramente Piazzi ed il Pgt: “non capisco come possano lamentarsi – ha spiegato Piazzi – dell'incompletezza della documentazione e al tempo stesso farne un'analisi negativa. Mi pare siano critiche pretestuose, rivolte al loro vecchio piano regolatore piuttosto che a questo Pgt”.<br />
PGT, ecco la bozza di Piazzi: dal bosco lungo la tangenziale alla spiaggia del Serio. Il sogno è via Libero Comune come 'boulevard urbano'2010-07-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it503780Coadiuvato dal funzionario comunale Paolo Vailati, l'assessore all'urbanistica Massimo Piazzi ha presentato ieri quella che ha definito “solo una bozza di quello che sarà il futuro Piano di Governo del Territorio, strumento di gran lunga più flessibile e moderno rispetto al vecchio Prg”. Sarà una lacuna temporanea, colmata a settembre con l'aggiunta del piano delle regole e del piano dei servizi. La sensazione è che la discussione attorno al Pgt – in consiglio a settembre, da approvare la prossima primavera - sarà molto articolata, con visioni differenti e tensioni. Al momento non è necessario entrare nel dettaglio, ma come evidenziato dal vicesindaco, “si può iniziare a prendere visione delle linee guida”.
Centro storico
Il punto di partenza: la città è bella, andrebbe valorizzata. Allo studio dell'amministrazione guidata da Bruno Bruttomesso un percorso pedonale che costeggi le mura, con la realizzazione di nuovi percorsi in grado di mettere in stretta connessione le aree periferiche e l'università.
Il futuro di via Cremona
In via Cremona l'ipotesi contenuta nel Pgt è la trasformazione dell'area agricola compresa tra via Canobio ed il corso del Serio - una zona “circondata da un tessuto residenziale a bassa densità” - in un parco urbano. Come? Secondo la bozza di piano “le nuove superfici pubbliche, ottenute dalla concessione della volumetria generata entro l'area fondiaria di completamento del tessuto residenziale lungo via Cremona, permetteranno l'implementazione della rete di aree verdi del parco del Serio, su cui potranno essere localizzate nuove funzioni di servizio come punti di ristoro, aree per il pic-nic, parchi gioco o aree didattico-creative”.
I parcheggi al Velodromo, al Voltini, in piazzale Rimembranze
Secondo Piazzi la presenza dei parcheggi nell'area del Velodromo non significa necessariamente che vengano realizzati. Nel caso però l'area venisse sbloccata, l'ipotesi sarebbe già presente nel Pgt. Discorso simile per piazzale Rimembranze - parcheggi sotterranei - e leggermente diverso per il Voltini: l'ipotesi della vendita del Voltini per la realizzazione di case, uffici, negozi e pure parcheggi torna ciclicamente. Nessuno pare intenzionato, comunque, a costruire un nuovo stadio e l'area di viale De Gasperi non sarebbe poi così appetibile.
Via Libero Comune, 'boulevard' urbano
Lungo l'asse di via Libero Comune si trovano l'ospedale, le caserme dei vigili del fuoco, il comando di polizia locale, i carabinieri, il commissariato, il tribunale. E ancora la Croce Rossa e la Croce Verde, il centro di formazione professionale, l'Itis, lo Sraffa, una sede del Pacioli, l'artistico e il linguistico. L'idea, spiega Piazzi è quella di farlo diventare “un boulevard urbano” con filari di alberi e con la funzione di “cerniera tra l'area urbana ed il territorio agricolo”.
Boschi lungo la tangenziale
La tangenziale taglia in due un ampio sistema agricolo di alto valore rurale. Secondo Piazzi andrebbe realizzato “un bosco nuovo, per preservare la zona dalla tendenza a creare un'urbanizzazione disordinata”. Secondo questa ipotesi l'intera area andrebbe preservata con nuove aree boschive, recupero di cascine ed aree abbandonate, mantenimento del verde e realizzazione di strutture sportive.
La restituzione del fiume, il ponte nuovo
La bozza del Pgt presentata da Piazzi prevede anche la restituzione del fiume Serio alla fruizione dei cittadini. Per questo sono previsti percorsi ciclopedonali, la realizzazione di una spiaggia, parcheggi di accesso ed un nuovo ponte per biciclette e pedoni che metta in comunicazione via Cremona con via IV Novembre. Piano Case. La delibera votata dal consiglio comunale.2009-10-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it418359<br />
Il ruolo dei Comuni
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Come spiegato dall'assessore Massimo Piazzi “in questo provvedimento il ruolo dei Comuni non è assolutamente esautorato, anzi, agli enti locali sarà garantito il rispetto delle scelte della pianificazione urbanistica per quanto attiene alle destinazioni degli edifici su cui intervenire. I Comuni potranno poi individuare le zone in cui non applicare le disposizioni di legge, in relazione ai caratteri storici, urbanistici ed ambientali del proprio territorio”.
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La legge<br />
“La legge (integrale in allegato) – ha proseguito Piazzi - si ispira ai principi di semplificazione - procedure più agili per avviare gli interventi - sussidiarietà - coinvolgimento diretto dei Comuni per l'applicazione della legge - risparmio del suolo - riutilizzo dei volumi già esistenti senza ulteriori espansioni urbanistiche - efficienza energetica - sia per i nuovi interventi che per gli edifici esistenti coinvolti - qualità paesaggistica - coerenza con l'identità e la storia del tessuto urbano – e sicurezza degli edifici per il pieno rispetto della normativa antisismica”.
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La delibera<br />
Piazzi ha chiesto al consiglio comunale di votare l'esclusione dalla normativa regionale la Zona A1 (art.23.1) – centro storico – la Zona A3 (art.23.3) - edifici di valore storico – la Zona B0 residenziale con mantenimento dell'impianto architettonico edifici di tipo 'A', il verde privato, la B3 residenziale di origine produttiva e zone polifunzionali. Inoltre – punto 2 della delibera - di “non fornire prescrizioni circa le modalità di applicazione della legge 13/2009 con riferimento alla necessità di reperimento di spazi per parcheggi pertinenziali e a verde (art.5, comma 6) in quanto sono considerati dalla legge spazi privati, pertinenziali all'intervento e non preposti all'utilizzo pubblico. Al punto 3, si delibera “di non individuare aree, classificate nello strumento urbanistico comunale a specifica destinazione produttiva secondaria, nelle quali è ammessa la sostituzione di edifici industriali e artigianali esistenti con nuovi organismi edilizi con un possibile incremento di volumetria fino al 30% ovvero, a certe condizioni, sino al 35% in considerazione della consistenza degli indici di utilizzazione fondiaria, previsti dallo strumento urbanistico vigente per le zone produttive”. Punto 4, al consiglio si è chiesto di deliberare “di riconoscere la riduzione automatica e generalizzata del 30% del 'contributo di costruzione' in considerazione dell'intendimento del legislatore di agevolare, anche sotto il profilo economico, la realizzazione degli interventi”. Punto 5: “di dare atto che il presente provvedimento ha validità di mesi 18 a decorrere dalla data del 16 ottobre 2009”. Infine, “delibera altresì, attesa l'urgenza, di dichiarare la presente proposta di deliberazione immediatamente eseguibile”.
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Il dettaglio<br />
Zona A1: comprende il centro storico principale propriamente detto, la città originariamente murata e le aree esterne alla strada di circonvallazione fisicamente e funzionalmente connesse comprese le aree soggette a prescrizioni speciali (la legge regionale già nel testo esclude la possibilità di ampliamento mentre contempla l'esclusiva sostituzione).
Zona A3: comprende edifici isolati o raggruppati di particolare interesse, esterni al perimetro del centro storico e nelle frazioni, già riconosciuti dal piano regolatore di interesse storico tipologico.
Zona B0: la zona B0 di tipo A comprende palazzi, ville ed edifici speciali di origine meno recente nei quali è ancora chiaramente riconoscibile il loro impianto originario da motivarne il loro mantenimento.
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Verde privato:<br />
si tratta di aree in cui si registra la presenza d iparchi e giardini di particolare rilevanza paesaggistica.
B3: si tratta di aree del tessuto urbano che presentano per la loro collocazione nel territorio comunale un rilievo urbanistico strategico, per le quali lo strumento urbanistico vigente prevede la possibilità di riqualificazione.
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Dia<br />
Per tutti i lavori dovrà essere presentata la Dia, Denuncia di Inizio Attività, entro 18 mesi a partire dal 16 ottobre per gli interventi sul patrimonio privato oppure il permesso di costruire entro 24 mesi dalla stessa data per la riqualificazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica.
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Quattro tipologie d'intervento<br />
Quattro le tipologie di intervento individuate dalla legge regionale: recupero e riutilizzo di volumetrie abbandonate o sottoutilizzate; ampliamento fino al 20% , e comunque non superiore a 300 metri cubi, del volume complessivo di edifici mono e bifamiliari o di edifici trifamiliari con volumetria fino a 1.000 metri cubi; demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e produttivi, con bonus volumetrico sino al 30% del volume preesistente, aumentabile al 35% in presenza di adeguate dotazioni di verde, cioè una dotazione arborea che copra almeno il 25% del lotto; riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica. <br />