Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Fabrizio CICCHITTOhttps://www.openpolis.it/2012-08-25T00:00:00Z«Una quota di parlamentari deve essere scelta con liste bloccate» - INTERVISTA2012-08-25T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it648514<br />Capogruppo alla Camera è uno degli uomini più importanti del Pdl.
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<b>È vero che siete a un passo dall'accordo sulla legge elettorale?</b>
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«Per temperamento resto cauto. Il filo del dialogo non si è mai interrotto, ma su alcuni punti qualificanti esistono più opzioni. La soluzione è vicina, ma ancora non c'è. Inoltre, finora gli incontri sono stati solo di vertice, ma ora bisognerà passare a livello parlamentare, dei gruppi di Camera e Senato senza che l'accordo venga stravolto ma lasciando a questi doverosa autonomia».
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<b>Quali i punti ancora aperti?</b>
<p> «Se il premio andrà al primo partito, come chiediamo noi del Pdl, o alla coalizione, come vuole il Pd, e di che entità sarà, se del 10% o del 15%. Poi, preferenze o collegi oppure una soluzione intermedia tra queste due ipotesi? Personalmente sono favorevole alle preferenze, ma non ho rigidità, si possono adottare anche i collegi. Una cosa è sicura: un terzo dei parlamentari va scelto dai partiti con i listini bloccati. È una opzione che rivendico: certo, delle liste bloccate i partiti hanno fatto pessimo uso, ma senza di essi una serie di parlamentari di alto livello non sarebbero entrati o non entrerebbero più in Parlamento. Serve equilibrio, non demagogia».
<p> <b>Con il premio al primo partito, il Pdl punterà al listone?</b>
<p> «Il Pdl resta la larga parte del centrodestra. Qualsiasi sarà il sistema elettorale, dovremo fare liste inclusive e non esclusive. Ero e resto in aperto dissenso con l'ipotesi di frammentazione del centrodestra in liste e listarelle di ex-An, ex-Fi senior e junior, dei cani e dei gatti... Non ho pregiudiziali sui nomi, ma ricordo a Berlusconi, che di certo ne capisce più di me, che la sigla del Pdl è conosciuta da tutti e che abbandonarla crea un problema di scarsa conoscibilità nell'elettorato. Il centrodestra deve combinare insieme la dote che porta Berlusconi in quanto a fidelizzazione carismatica e la forza di un partito che ha lavorato sul territorio creando una fitta rete di rapporti»
<p> <b>La Santanché chiede che le liste del Pdl non siano più fatte dai "professionisti della politica".</b>
<p> «Le liste si fanno in primo luogo per vincere le elezioni, non per perderle. E vanno fatte in modo equilibrato, senza strappi né insulti. Rivendico le esperienze di una parte cospicua dei gruppi parlamentari di Camera e Senato: hanno fatto fior di battaglie e vanno ricandidati, non si possono spazzare via. Bisogna trovare un giusto mixtra novità ed esperienza. Ricordo che dalla società civile sono arrivati anche imprenditori che hanno dato provi catastrofiche di sé e rivendico il ruolo della politica, che è una professione seria: implica conoscenze culturali profonde e capacità organizzative, non gli improvvisatori della domenica».
<p><b>Nel Pdl impazza il dibattito sulla Grande Coalizione.</b>
<p> «A spazzare via ogni ipotesi di grande coalizione ci ha pensato il segretario del Pd, Bersani: considera chiusa l'esperienza Monti, lo critica già nell'oggi e pone una serie di problemi da qui alla fine della legislatura. Poi propone un patto da Vendola a Casini ma sulla base dell'assunto che tutto che bisogna superare una parte cospicua di quello che ha fatto sinora il governo Monti. Come può reggere tale alleanza alla luce di quanto dicono, in modo opposto, da un lato Vendola e dall'altro Casini? Il problema ce l'ha Casini ed è grande come una casa. Da come pone la questione Bersani si elimina da sé il dibattito sulla Grande Coalizione. Avrebbe senso se qualcuno della sinistra la proponesse e la controparte, il Pd, dimostra che non ha alcuna voglia di farla, quindi è inutile parlarne»
<p><b>Voleva aggiungere qualcosa?</b>
<p> «Oggi c'è un enorme problema, in Italia. Allo storico uso politico della giustizia in funzione anti-Berlusconi oggi se ne aggiunge un'altro, che <a href="http://politici.openpolis.it/dichiarazione/2012/08/24/furio-colombo/leditto-di-violante/648498">Violante definisce "populismo giudiziario"</a>, e che fa perno su Ingroia, pezzi di procure, opinionisti, Il Fatto e Di Pietro. Hanno preso di mira il Capo dello Stato e fanno concorrenza a Grillo sull'antipolitica. Un fatto nuovo che apre interrogativi gravi e inquietanti». <br />«Tagliare gli F35»2012-07-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it647089<br />
«L’aumento della pressione fiscale ci ha portato in recessione» — non ci si chiede come mai sotto la scure dei tagli «non siano caduti anche i miliardi da spendere per gli aerei F35».
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<b>SPESE MILITARI</b> - «Non possiamo dimenticare che ai greci, anche nelle condizioni in cui si trovavano, erano state imposte, in quel caso dai tedeschi, forti spese militari. In una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo c’è un limite anche alla subalternità». Poi, arriva la proposta del capogruppo: «Casomai, parte dei soldi così tagliati potrebbero essere dedicati alla polizia, ai carabinieri alla ricerca e ai beni culturali».<br />
«Se ci volete far stare qui fino al 12-13 di agosto, sono problemi vostri...»2012-06-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it646432<br />
«Io ve lo dico: se ci volete far stare qui fino al 12-13 di agosto, sono problemi vostri...io ci starò, perchè tanto ho le vacanze a due ore da qui, ma non ci sarà nessun altro. A quel punto ve la dovrete trovare voi una maggioranza: in bocca al lupo...». <p>
Ad aprire il caso sono state le dichiarazioni del capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto che ieri sera ha intimato al ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda di non azzardarsi a trascinare il calendario di Montecitorio fino al 12-13 agosto.<br />
Fini non è super partes2011-10-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it617285<br />
"Sempre più nettamente Fini si caratterizza sul terreno politico oscurando il ruolo super partes che dovrebbe avere da presidente della Camera. Evidentemente, forse anche per questo, chiede le dimissioni del direttore del tg1 Augusto Minzolini"<br />
Il Fatto è nel pallone Cicchitto ora replica: "Allo stadio io pago"2011-09-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609419<b>Le bufale anticasta del giornale che accusa il capogruppo Pdl di avere il posto gratis all’Olimpico. La risposta: macché scroccone, sono abbonato</b>
Che i colleghi del Fatto Quotidiano non credessero nemmeno tanto al presunto scoop lo dimostra un piccolo particolare: la fotografia è collocata stancamente nella parte bassa di pagina 14 dell’edizione di ieri, non ben in evidenza come quando la pietanza è succulenta. Ma proprio questa sciatteria rende più evidente la malafede di chi ha pubblicato l’immagine di Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, al telefono nella tribuna autorità dello stadio Olimpico domenica scorsa in occasione di Roma-Cagliari. Cicchitto sorride ma, garantisce, <b>«la foto è stata scattata prima della partita. Dopo la partita, con la Roma sconfitta, ho cambiato umore».</b>
Ma il problema, secondo il quotidiano diretto da Antonio Padellaro, non è il risultato dei giallorossi di Luìs Enrique. È che lì, su quella poltroncina azzurra, Cicchitto non avrebbe dovuto esserci: nella didascalia che accompagna la fotografia si parla di «privilegi della casta politica» e di «Olimpico gratis per Cicchitto». Frasi pescate a casaccio dal più stantio vocabolario dei luoghi comuni, consultato pigramente in un lunedì come tanti altri, tanto per vellicare l’ira dei cittadini comuni, intenti si presume a piangersi addosso a causa della crisi economica.
Demagogia da quattro soldi alla quale non abboccano probabilmente nemmeno i compiacenti lettori del giornale dalla testata rossa. Innanzitutto perché Cicchitto il suo obolo alla squadra del cuore lo versa ogni anno: <b>«Per amore di verità - spiega il capogruppo del Pdl alla Camera - tengo a precisare che come ogni anno ho pagato l’abbonamento all’As Roma in tribuna Monte Mario. La mia tessera ha il numero di serie 013000224256».</b> Quindi anche se si accomoda in tribuna autorità, Cicchitto il suo posto all’Olimpico ce l’ha, pagato di tasca propria.
Ma non è nemmeno questo il punto. Al quotidiano sanculotto dà proprio fastidio il concetto filosofico di tribuna autorità. Se - si badi - a beneficiarne sono esponenti della maggioranza. <b>«La tribuna autorità - dice Cicchitto - è sempre esistita e mi sembra quindi demagogico scoprirlo sulla mia pelle».</b> Sul Fatto Quotidiano infatti non si ricorda altrettanto interesse sulle passioni calcistiche di altre (più o meno) autorità, compresi, come fa presente lo stesso Cicchitto, <b>«numerosi magistrati, alcuni dei quali molto più fotogenici del sottoscritto</b>». Quando, lo scorso 29 maggio, lo stadio Olimpico ospitò la finale di Coppa Italia tra Inter e Palermo, le stesse <b>poltroncine azzurre griffate Coni della tribuna autorità ospitarono tra gli altri i rispettabili lombi del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e del procuratore aggiunto della procura distrettuale antimafia di Palermo Antonio Ingroia,</b> entrambi giunti per tifare Palermo e andati via dallo stadio con lo stesso umore di Cicchitto: i rosanero, infatti, quella coppa la persero. La tribuna autorità porta male? Forse. I due magistrati antimafia avevano pagato il biglietto per la supersfida di fine stagione? Possibile, probabile. Anzi, quasi certo.
<b>Il punto non è questo: è che nei giorni successivi nessuna foto di questi avvistamenti all’Olimpico comparve sul Fatto Quotidiano. Così come mai ci è capitato di vedere foto con Massimo D’Alema, Achille Serra, Francesco Rutelli, tre dei tanti politici che amano guardare la partita da lì. Eppure le foto, giuriamo, ci sono. Ma evidentemente per il Fatto Quotidiano non si tratta di scoop...
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RAGIONAMENTI E PREGIUDIZIALI2011-09-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609318<b>''Il ragionamento di Casini contiene una pregiudiziale, il cosiddetto ritiro di Berlusconi, che non accettiamo. Pero' il tono era quello giusto, molto diverso da quello di Cesa, contraddittorio rispetto alla linea di equilibrio che l'Udc e lo stesso Cesa hanno sempre tenuto''.</b> Il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, intervistato dal Corriere della Sera, respinge la proposta di Pier Ferdinando Casini: un patto di fine legislatura a condizione che il premier si faccia da parte indicando il successore.
Sul passo indietro di Berlusconi, <b>''non credo che le posizioni di Pisanu siano simili a quelle della Polverini e di Alemanno. Pisanu invita Berlusconi a farsi da parte, auspicando la nascita di un governo di larghe intese.
Le critiche di Alemanno e della Polverini mi auguro derivino, invece, dal contenzioso in corso tra governo, Regioni e Comuni''.</b>
Il capogruppo del Pdl alla Camera interviene sulle inchieste che hanno coinvolto il premier e torna a denunciare <b>''l'uso politico della giustizia''</b>. <b>''La procura di Napoli, non competente, - spiega - si occupa di cose avvenute a Bari e a Roma, e prima di sentire la presunta vittima di un ricatto, cioe' Berlusconi, ha arrestato i presunti autori del reato e la conseguenza di tutto cio' e' la pubblicazione delle intercettazioni''.</b>
''L'enfatizzazione delle intercettazioni riguardanti la vita privata di Berlusconi - sottolinea Cicchitto - serve anche a fare dimenticare il caso Penati, che con tutta evidenza costituisce la rappresentazione di un sistema di potere a suo tempo espresso dal Pci e mai scalfito dalle inchieste di Mani pulite''.
E in merito al partito Cicchitto parla di ''nuova fase politica del centrodestra''. ''Berlusconi non sta arroccato.
Se, come ha affermato, non correra' lui nel 2013, la scelta dovra' essere fatta con il sistema delle primarie''.
LA CRISI C'E'...A PRESCINDERE DA BERLUSCONI. BERSANI SPIACEVOLE2011-09-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609292<b>''E' veramente spiacevole che Bersani giochi al tanto peggio tanto meglio. La crisi finanziaria internazionale esiste indipendentemente da Berlusconi, tant'e' che sta investendo molti Paesi grandi e piccoli: basti pensare che agli Stati Uniti hanno abbassato il rating''</b>. Cosi' in una nota il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, secondo il quale <b>''e' evidente che la manovra puo'essere criticata per la sua composizione interna''.</b>
Pero', sottolinea, <b>''dire che un intervento economico di circa 50 miliardi non serve a niente significa voler fare da sponda a quella parte dei tedeschi che sostengono che la Germania deve infischiarsene degli altri Paesi europei e dare una mano agli speculator</b>i''.
A detta di Cicchitto <b>''per un eccesso di faziosita' politica, Bersani viene a trovarsi in una pessima compagnia''.
</b>Stessa lunghezza d'onda fra governo, Merkel e Sarkozy2011-08-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590967<br />
''Il governo italiano e' sulla stessa lunghezza d'onda di cio' che hanno detto la Merkel e Sarkozy.
E' anche consivisibile il progetto di procedere ad una tassazione sulle transazioni finanziarie. Ci auguriamo invece che a settembre la Merkel si convinca della validita' degli eurobond''.
<p>Lo dichiara in una nota Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera.<br />
Manovra bis: governo Prodi finito a metà legislatura2011-08-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590968 <br />
''I governi Prodi sono stati cosi' omogenei che l'ultimo e' finito in anticipo a meta' legislatura del 2008 per implosione a causa dei suoi dissensi interni''.
<p> E' quanto afferma il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto,replicando alle affermazioni dell'ex premier Romano Prodi che aveva rivendicato ''il lavoro di squadra'' dei suoi governi.<br />
Parole Fassina evocano linguaggio anni '70 e '802011-08-16T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590969 <br />
''Il termine 'vigliaccamente' usato dall'on.Fassina evoca un linguaggio degli Anni Settanta e Ottanta che ha avuto conseguenze drammatiche nel nostro Paese''.
<p>E' quanto afferma il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto.
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MANOVRA_BIS__CICCHITTO__PAROLE_FASSINA_EVOCANO_LINGUAGGIO_ANNI__70_E__80-1042461-POL-1.html<br />
Berlusconi stasera o domani mattina fa rientro a Roma2011-08-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590827Silvio Berlusconi torna a Roma. Non è ancora chiaro quando. Ma è ormai certo che interromperà le brevi vacanze, cominciate sabato a Porto Rotondo. Il Cavaliere seguirà stamattina l'evoluzione dei mercati. Se la situazione dovesse precipitare e si dovesse prospettare un nuovo lunedì nero, potrebbe anche decidere di fare rientro nella Capitale in serata. Potrebbe, ma è ancora un'ipotesi. Altrimenti, il programma prevede che il premier rientri domani mattina a Roma e per volare di nuovo - mercoledì sera - alla volta di villa Certosa, dove ci sarà la festa per Marina, la figlia presidente di Mondadori. Sembra dunque esclusa l'indiscrezione - che pure era circolata ieri - di un Consiglio dei ministri straordinario giovedì. Si era parlato, infatti, anche di una riunione d'urgenza per anticipare gli effetti della Manovra, così come già annunciato venerdì scorso. Ma di questo il governo dovrebbe occuparsi soltanto a fine mese. Berlusconi è molto preoccupato dalla situazione. È vigile, mantiene i suoi contatti internazionali e oggi sentirà al telefono il presidente Usa Barack Obama. Non vuole però dare l'impressione che l'Italia sia in "assetto da guerra". E tanto meno vuole lasciare intendere che il nostro Paese sia stato commissariato, che sia sotto tutela e costretto a subire le scelte di Ue e Bce, così come - senza tanti giri di parole - ha scritto sul Corriere della Sera di ieri Mario Monti. Cioè proprio colui che viene indicato come possibile premier di un eventuale governo tecnico, al posto di quello attuale. Il Pd - che ormai da giorni sembra non avere un'idea chiara, con Bersani che sostiene le tesi più varie - crede di aver trovato la rotta e si lancia nella scia di Monti: «Vogliamo la verità. È incredibile e inaccettabile che l'opposizione non abbia avuto fin qui comunicazione alcuna sui vincoli ai quali la comunità europea e internazionale ci sta sottoponendo», dice il segretario del principale partito dell'opposizione. Che aggiunge: «Al di là delle indiscrezioni, nessuna comunicazione formale è stata data né a noi, né all'opinione pubblica. Che cosa davvero e precisamente ci stanno chiedendo la Bce e le istituzioni internazionali? Un governo impotente, totalmente screditato e ormai commissariato dica almeno qual è la situazione reale». <i>Per il Pdl la risposta è affidata al capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto, che prima sfotte Bersani</i>: <b>«Se fosse negli Usa chiederebbe le dimissioni di Obama».</b> Poi prende più sul serio le affermazioni di Monti, e ragiona: <b>«Quando i tecnici decidono di scendere in politica, rischiano di dimenticare molte cose e anche di cambiare le carte in tavola. È il caso del professor Monti. Finge di dimenticare che lo tsunami finanziario oggi in atto colpisce tutto e tutti, compresi gli Stati Uniti d'America e ha anche colto di sorpresa, soprattutto i tecnici, che non hanno saputo prevedere quasi nulla».</b> Il dibattito è fermo a questo. Oggi si attenderà la risposta dei mercati, anche se la domenica appena trascorsa sembra premiare lo sforzo del governo. La Bce sarebbe pronta ad acquistare gli italici Btp. Francia e Germania, in una nota congiunta, fanno sapere di apprezzare l'anticipo della Manovra. Ora bisogna attendere. Non solo la risposta dei mercati. Mercoledì il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, vedrà le parti sociali. Il giorno dopo toccherà a quello dell'Economia, Giulio Tremonti, riferire al Parlamento. Questo è il processo che sarà avviato. Motivo per cui sembra assai remoto che prima di Ferragosto possano essere prese altre misure straordinarie. Almeno per ora, perché nessuno più azzarda previsioni. Nessuno s'avventura o è in grado di spiegare i prossimi passaggi. Più probabile invece che il decreto di anticipo della Manovra, che dovrebbe portare al pareggio di bilancio nel 2013, possa essere modulato in maniera diversa rispetto al testo approvato a fine luglio dalle Camere. Il nuovo provvedimento potrebbe essere oggetto di una sorta di trattativa con l'Udc, che aveva votato contro il decreto per la stabilizzazione dei conti pubblici appena qualche settimana fa. Casini (forse unico leader) sarà giovedì in Parlamento ad ascoltare Tremonti. E Sacconi rivolge un appello, nella direzione di un'intesa con i centristi: «Credo che sia doveroso cercare il dialogo con coloro che si dichiarano disponibili al dialogo». Un nuovo passo verso la costruzione di una nuova maggioranza. Più ampia.
La Camera boccia per la seconda volta la legge sull'omofobia2011-07-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590423Il centrodestra: nessun atteggiamento omofobo - Ma il Pdl non ci sta. "<b>Non abbiamo nessun atteggiamento omofobo e la nostra posizione di fondo è quella di considerare i gay come dei cittadini uguali agli altri e proprio per questo contestiamo ogni trattamento giuridico specifico e differenziato che come tale ammetterebbe e accentuerebbe una diversità, sostanzialmente incostituzionale</b>", <i>dice il capogruppo Cicchitto</i>Richiesta dimissioni non ha senso 2011-07-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it590097Cicchitto: richiesta dimissioni non ha senso <b>"In una situazione d'emergenza determinata dalla crisi finanziaria internazionale</b> - <i>ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto</i> - <b>il governo ha fatto interamente la sua parte sostenuto con impegno e lealtà da entrambi i partiti della maggioranza, dal Pdl e dalla Lega, mentre l'opposizione ha dimostrato un senso di responsabilità di cui le va dato atto. Detto questo, non capiamo che senso abbia la richiesta di dimissioni del governo subito dopo la manovra</b> - <i>aggiunge Cicchitto</i> - <b>in primo luogo un atto del genere rischierebbe di vanificare i sacrifici fatti con la manovra consegnando il Paese inerme alla speculazione internazionale perché si provocherebbe solo un vuoto politico senza possibilità di soluzione. In secondo luogo, l'opposizione è profondamente divisa al suo interno e non è per niente portatrice neanche di una omogenea proposta politica e programmatica. In terzo luogo, in parlamento c'è una maggioranza che non ha alcuna intenzione di arrendersi e di sciogliersi, ma che intende continuare a fare il proprio dovere possibilmente in un confronto positivo con l'opposizione".</b>
http://www.ilgiornale.it/interni/manovra_dibattito_camera_stasera_e_previsto_si_definitivo/manovra-camera-governo-montecitorio/15-07-2011/articolo-id=535112-page=0-comments=1«TAGLI E SETTORI GARANTITI». 2011-06-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it586799CICCHITTO: «TAGLI E SETTORI GARANTITI». Secondo Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, <b>«nel contesto attuale è indispensabile conoscere, prima di prendere decisioni, la qualità e non sono la quantità della manovra economica. Non bastano solo le cifre globali anno per anno, ma è assolutamente necessaria la pregiudiziale definizione delle voci su cui si devono esercitare i tagli e la parallela determinazione <i>dei settori di spesa pubblica che invece vanno garantiti».</b></i>
HTTP://WWW.LETTERA43.IT/ECONOMIA/MACRO/19656/TREMONTI-NON-E-GRILLO-NON-FACCIA-L-ANTI-CASTA.HTM"È un gioco al massacro che va fermato"2011-06-24T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it586553<b>"È un gioco al massacro che va fermato"</b>, afferma dal canto suo il presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto per il quale "<b>quello che sta avvenendo con la sistematica pubblicazione di intercettazioni che non hanno alcun rilievo penale, ma che riguardano la vicenda politica italiana è semplicemente scandaloso, anche perché è una operazione mirata e a senso unico"</b>. <b>"Nei mesi passati -aggiunge- l'operazione è stata fatta su Arcore, oggi attraverso Bisignani sono stati intercettati alcuni ministri e altri uomini politici con l'evidente obiettivo di destabilizzare il Pdl....</b>
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Inchiesta-P4-il-Pdl-contro-le-intercettazioni-Alfano-Penalmente-irrilevanti-e-costose_312164442003.html
"GOVERNO NON IN DISCUSSIONE"2011-05-31T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it582038CI<b></b>CCHITTO: "GOVERNO NON IN DISCUSSIONE" - Poi ha parlato Fabrizio Cicchitto, da cui è arrivato un invito alla calma: <b>"Bisogna tenere i nervi a posto"</b>, ha spiegato il capogruppo Pdl alla Camera. <b>"Non sono in discussione né Berlusconi né il governo - ha proseguito -, perché si tratta di elezioni amministrative che pongono problemi, ma non solo a noi. Noi dobbiamo fare una riflessione su due nodi"</b>, ha sottolineato, ovvero quello relativo alle politiche del governo e, in secondo luogo, <b>"va aperta una riflessione per quello che riguarda il Pdl" e "il suo rapporto con il corpo elettorale e il territorio".</b>
http://www.libero-news.it/news/751095/E__caos__Bondi_lascia__Maroni___Riflettere__Giovanardi___Premier_pensi_a_successione_.htmlD'Alema fuori da realta'2011-05-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it572734Cicchitto: D'Alema fuori da realta'
Presidente deputati Pdl: Udc non potra' mai allearsi con loro
19 maggio, 20:20
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - 'Se leggiamo le cifre vediamo che il Pd rivendica una vittoria elettorale inesistente'. Lo dice il presidente dei deputati del Pdl Cicchitto, che contesta l'analisi fatta da D'Alema in un'intervista, secondo la quale alle Amministrative ha vinto il Pd e non la sinistra radicale.
Cicchitto si dice convinto del contrario e afferma che l'Udc non potra' mai allearsi con una coalizione costituita da Pd, Idv, Sel e Rifondazione Comunista.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2011/05/19/visualizza_new.html_867252934.html
«Le prerogative attribuite al capo dello Stato non possono non misurarsi con il dato nuovo» - INTERVISTA2010-08-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it504493<br />
«Massimo rispetto per il presidente della Repubblica, ma le prerogative attribuite al capo dello Stato non possono non misurarsi con il dato nuovo» che ha portato gli italiani a indicare sulla scheda elettorale il nome del presidente del Consiglio.
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Così il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto - che pure si dissocia da chi dà del <a href="http://www.openpolis.it/dichiarazione/504507">«<b>traditore della Costituzione</b>»</a> <b>a Giorgio Napolitano</b> - tiene il punto: «L`unica alternativa a questo governo è il voto».
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<b>Onorevole Cicchitto, è sorpreso per la nota del Colle?</b>
<p> «Sì, siamo sorpresi perché la presidenza della Repubblica evoca termini quali quello dell`impeachment al quale nessuno di noi aveva pensato. Semmai queste cose fanno parte del patrimonio storico del Pci che chiese le dimissioni di Leone e inseguì invano l`impeachment per Cossiga».
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<b>Eppure, Maurizio Bianconi (Pdl) parla di «tradimento» del capo dello Stato. Condivide tale affermazione?</b>
<p> «Il termine tradimento, che pure lui ha provato a spiegare in una nota successiva, non è accettabile».
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<b>Lei si dissocia, dunque?</b>
<p> «Dal termine tradimento mi dissocio perché nel nostro dna questo tipo di trattamento nei confronti del Quirinale non c`è mai stato. Neanche rispetto a presidenti con cui il dissenso è stato totale come con Scalfaro».
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<b>Quindi ora sarebbe in parte comprensibile la secca reazione del Quirinale.</b>
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«La nota del Quirinale mi ha sorpreso perché l`intervento di Bianconi era uno fra i tanti.
La sua voce non è espressione ufficiale del vertice del Pdl».
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<b>Ha l`impressione che Napolitano sia irritato per le affermazioni ferragostane dei ministri Maroni e Alfano?</b>
<p> «Andrebbe chiesto al capo dello Stato. Sempre per rimanere nell`antico lessico del Pci, si diceva che si sparava sull`Albania per non riferirsi alla Cina. Chiarito che rimane inalterato il rapporto di rispetto con il presidente della Repubblica, i termini del confronto sono quelli espressi da Maroni e da Alfano. E io concordo:
ci troviamo in un sistema bipolare e facciamo le elezioni indicando il nome del premier e nessun capo dello Stato pensa poi di proporre un nome diverso da quello uscito dalle urne».
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<b>Lei dice che c`è una costituzione materiale che avanza.</b>
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«Avanza nella realtà istituzionale. Certo ci sono da rispettare le prerogative del presidente della Repubblica ma noi rimaniamo fermi su un punto: non è ipotizzabile che la maggioranza indicata dal popolo venga ridotta a minoranza in seguito allo spostamento di un spezzone della coalizione. Niente governi tecnici o di transizione. E questa questione la sottoponiamo anche alle riflessioni del presidente».
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<b>Lei dice che ora anche le prerogative del capo dello Stato avrebbero una portata diversa.</b>
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«Diciamo che non possono non misurarsi con questo dato nuovo. Ecco il nocciolo del problema, anche se noi stiamo operando positivamente: il presidente Berlusconi sta lavorando affinché su 4 o 5 punti venga definito un documento a livello di governo nel quale è rappresentato anche Futuro e Libertà. E su questo lavoreremo per avere una maggioranza in Parlamento».
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Anche sul processo breve e il lodo Alfano costituzionale?</b>
<p> «E la materia del lavoro che faremo nei prossimi giorni».
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<b>Qualora si arrivasse alla crisi e il capo dello Stato tentasse vie alternative al voto, ricorrerete alla piazza?</b>
<p>«Nell`ipotesi remota, siccome la nostra è una valutazione di fondo, è chiaro che ricorreremo anche a questa istituzione della democrazia».<br />
A Napolitano: «In piazza se spuntano governi tecnici» 2010-08-14T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it504314<br />
Tutto il Pdl si trincera dietro un no ai governi tecnici o di transizione con il capogruppo Cicchitto a minacciare il ricorso alle manifestazioni di piazza.
<p>«Non sono per niente condivisibili le ipotesi di governi tecnici e di governi di transizione. Si tratterebbe di manovre di Palazzo. Qualora decollassero operazioni di questo tipo - avverte il capogruppo del Pdl - sarebbe legittimo sviluppare le più incisive manifestazioni politiche, in Parlamento e nel Paese».<br />
Affrontare situazione, non se ne puo' piu'2010-07-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it503755"Sono per concludere le vicende che oggi stanno davanti al Parlamento, in primo luogo la manovra economica e poi la legge sulle intercettazioni. Subito dopo laquestione costituita dalla situazione interna del partito vaaffrontata in un senso o nell'altro perche' la realta' attuale,caratterizzata da una conflittualita' che non ha nulla a chefare con un normale dibattito democratico, non puo' prolungarsiindefinitamente anche perche' i nostri elettori gia' oggi cidicono che non ne possono piu'". Lo afferma il capogruppo Pdlalla Camera. "Il problema di fondo - rileva Fabrizio Cicchitto - non e'quello posto dal presidente Fini ma un altro. Alla lunga nonpuo' reggere l'equilibrio interno ad un partito - sottolinea -se da alcuni mesi esso e' lacerato da polemiche frontali di unristretto gruppo di suoi esponenti che fa proprie, addiritturaamplificandole, le polemiche della sinistra piu' radicale e lesviluppa in modo sistematico. Se tutto cio' ha un sensopolitico - ribadisce - questa azione ha l'obiettivo didevastare e destabilizzare il partito oscurando anche tuttoquello che di buono ha fatto e sta facendo il governo".