Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Alessia Maria MOSCAhttps://www.openpolis.it/2011-06-28T00:00:00ZQuote di genere nei cda: è legge! Un grande traguardo2011-06-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it589964<br />
L’appovazione definitiva della proposta di legge sulle quote di genere negli organi di rappresentanza delle società quotate è un grande traguardo e un traguardo collettivo. Per prima cosa voglio quindi ringraziare tutti coloro che hanno lavorato perché l’iniziatia andasse in porto. È una vittoria del Parlamento, che ha adempiuto pienamente al suo ruolo di legislatore, autonomo rispetto al governo e più autonomo del governo rispetto alle pressioni di coloro che volevano affossare o indebolire la portata dell’innovazione legislativa. È l’inizio d un percorso di cambiamento culturale.
<p> La legge avrà successo se tutti si sentiranno responsabili di questo cambiamento: le donne che entreranno nei cda e gli stessi organi di amministrazione che dovranno saper accettare le diversità e contaminarsi. I tempi difficili che dovremo affrontare richiedono apertura al cambiamento e non resistenza ad esso. Le donne che verranno promosse grazie anche a questa legge saranno il cuore, l’energia propositiva di questo cambiamento.<br />
I precari pagano il prezzo della recessione, ma la soluzione non è tornare al passato.2008-12-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383367Le parole del Santo Padre sui problemi del precariato nel mondo del lavoro hanno suscitato un dibattito che, in alcuni casi, ha generato confusione. Con il rischio di curare i sintomi e non le cause dei mali che oggi affliggono milioni di famiglie italiane. Il dato di fatto è che i precari sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto della recessione, visto che possono trovarsi da un giorno all'altro senza stipendio, né sostegno al reddito Tuttavia, una politica riformista non può avere nostalgia del passato in cui c'era una sola forma contrattuale, al prezzo di una disoccupazione elevatissima, che teneva fuori dal mercato del lavoro ampie schiere di giovani e donne. Occorre esaminare la situazione a mente fredda e adottare le misure necessarie a limitare le distorsioni, senza rinunciare in maniera strutturale al contributo che giovani e donne possono dare alla ripresa tanto attesa. Da quanto sapremo investire su di loro dipenderà il futuro del nostro paese, non solo nel breve, ma soprattutto nel medio periodo, quando arriverà la tanto attesa ripresa. Il Governo è chiamato a porre questa questione in cima alla sua agenda per il 2009. Senza esitazioni.Controesodo, iniziativa per dare l'opportunità ai giovani talenti di tornare in Italia; all'estero esistono condizioni di lavoro migliori che attirano le menti più capaci.2008-12-17T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383159Controesodo è un'iniziativa che credo possa risultare molto interessante e darà degli enormi frutti perchè prima di tutto ha un approccio di andare nei territori, andare laddove, in tutte quelle città dove i nostri giovani talenti si sono spostati per capire le esigenze, per capire i motivi per cui si sono spostati e per capire come dar loro tutte le opportunità per poter ritornare nei luoghi di origine e essere un fattore di ricchezza per i territori da cui provengono. <br />
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<b>Lei è giovanissima, quindi conosce molto bene il mondo dei giovani, quello che affrontano nel mondo del lavoro: perchè soprattutto i giovani vanno via dall'Italia?</b><br />
Perchè le occasioni, le modalità e anche l'aspetto retributivo del lavoro in Italia, sopratutto per i giovani, è veramente molto difficile. Si dice questo slogan per l'Italia "L'Italia non è un paese per giovani": è vero, perchè in Italia soprattutto i giovani, quelli maggiormente qualificati che dai primi dati che abbiamo sono quelli che maggiormente decidono la via dell'estero, sono molto qualificati e in Italia non riescono a trovare una giusta collocazione per mettere a frutto le proprie capacità, e quindi le loro aspirazioni spesso vengono frustrate. All'estero trovano, abbiamo esempi di professionisti, ricercatori, manager, tutte queste personalità trovano una collocazione che è più adeguata e ci sono delle condizioni di lavoro oltre che delle possibilità di trovare occupazione che certamente sono molto più soddisfacenti. Resta però in tanti dei giovani che sono partiti la voglia e la nostalgia per non poter avere le stesse condizioni in Italia, e questo credo che in Controesodo debba essere il nostro primo obiettivo.
No all'innalzamento dell'età pensionabile alle donne; il Governo dovrebbe favorire l'occupazione delle fasce più deboli2008-12-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it383368Sulle questioni del lavoro e delle pensioni si stanno scaricando tutte le tensioni interne al Governo. La proposta di innalzamento dell'età pensionabile per le donne, avanzata dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, va in questa direzione. Una posizione che contraddice chiaramente quanto più volte dichiarato dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi e che gli alleati della Lega hanno subito sconfessato. In una fase grave per l'economia italiana, anziché prendere decisioni forti, l'Esecutivo sceglie la politica degli annunci in ordine sparso che hanno il solo effetto di generare confusione, senza risolvere i problemi. Anzi, che colpiscono le fasce più deboli del mercato del lavoro. Non e' questo il modo per una riforma, che e' certamente necessaria e sulla quale siamo disposti a dare il nostro contributo, ma che non puo' essere affrontata con gli annunci e gli spot. Serve un piano serio che contempli misure per favorire l'occupazione delle donne, specie le giovani, e che rendano la natalita' più conciliabile con la professione. Speriamo che il nuovo anno porti un cambio di rotta: il Parlamento attende proposte serie per riformare il mercato del lavoro. Il PD è disponibile a fare la sua parte per condurre i porto le misure di cui ha bisogno il paese.Spazio: necessario promuovere le eccellenze e le partnership con paesi europei ed extraeuropei2008-12-12T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382938Nello spazio non c’è modo di lavorare se non in un’ottica congiunta per l’interesse del sistema Paese. Avremo bisogno di questa capacità di lavorare assieme per valorizzare di più le nostre eccellenze in ambito internazionale.
[...] Tre impegni: primo, rendere patrimonio dell’opinione pubblica l’importanza della ricerca e dell’infrastrutturazione spaziale e diffondere quanto più possibile le conoscenze sulle ricadute del settore nella vita quotidiana; secondo, valorizzare il lavoro di eccellenza, il nostro capitale umano e le nostre imprese, grandi e piccole, nel settore; terzo, puntare alla capacità di costruire un "eurospazio" forte e, allo stesso tempo, a collaborazioni con Paesi non Ue, per trarre i maggiori vantaggi possibili per il nostro Paese».Agenzia Spaziale Europea: necessario sforzo bipartisan per promuovere l'eccellenza italiana.2008-11-26T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382562Preservare l'eccellenza italiana e continuare nelle sperimentazioni per reagire alla crisi devono essere i due assi portanti della politica italiana in materia di spazio. Ora che l'Italia è tornata a presiedere dopo 25 l'Esa (Agenzia spaziale europea) siamo chiamati a fare fronte comune su questo versante. In ballo ci sono ricerche che cambieranno il futuro delle prossime generazioni e, di fronte a questa prospettiva, non possono esservi divisioni dettate solo dal colore degli schieramenti. Occorre unire gli intenti anche per preservare e valorizzare l'eccellenza raggiunta dal nostro paese in questo campo, che ha implicazioni importantissimo nel campo delle scienze e nelle implicazioni concrete della vita quotidiana.Assenze parlamentari: ragioni di salute, motivi familiari e viaggio-studio negli Stati Uniti.2008-11-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382332Alcuni di voi mi hanno scritto dopo aver letto le statistiche della Camera sulle presenze dei parlamentari alle votazioni in aula. Un’operazione trasparenza che è benvenuta perchè aiuta a rendere più chiaro il rapporto tra elettori ed eletti. Per quanto mi riguarda, le statistiche parlano del 57% di presenze, un valore intermedio, che sarebbe potuto essere più alto senza l’assenza forzata in tre sedute di giugno, tre di ottobre e altrettante di novembre, che hanno visto un totale di 300 votazioni. Tutte giustificate (e riconosciute come tali dalla Camera), rispettivamente per un grave motivo familiare, per malattia e per il viaggio-studio negli Usa. Motivazioni di cui la statistica non dà conto per ovvi motivi di privacy. Così come la statistica non considera le presenze in aula e in commissione durante le sedute non riservate alle votazioni.
Dico queste cose non per giustificarmi, ma solo per proseguire sulla strada di chiarezza e trasparenza che ho sempre cercato di seguire sin dall’inizio del mio impegno poltico. Questo vi dovevo…Interrogazione a risposta in Commissione: Stabilimento Rhodia di Ceriano Laghetto, elevata produttività e qualità ma minacciato da problemi strutturali; il Ministro intervenga.2008-11-18T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382444Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico.- Per sapere - premesso che: <br /><br />
l'Azienda Rhodia di Ceriano Laghetto, appartenente alla multinazionale francese Rhodia con sede a Lione, e con diversi poli industriali nel mondo, con un'occupazione complessiva pari a circa 15.000 unità, sta attraversando una fase di delicata valutazione del suo ruolo e delle sue prospettive, che desta molteplici preoccupazione nelle maestranze interessate nonché un'attenta vigilanza da parte delle locali amministrazioni; <br />
la Rhodia possiede in Italia 3 stabilimenti: Ceriano Laghetto, con 228 dipendenti e produzioni legate alla poliammide; Ospiate con 138 dipendenti e produzione di additivi agrochimici; Livorno con circa 130 dipendenti e produzione di silici per pneumatici; <br />
negli ultimi anni la produzione e l'occupazione negli stabilimenti di Ceriano Laghetto sono sempre state positive, anche in conseguenza di precedenti ristrutturazioni che, sebbene dolorose, non avevano dato luogo a problematiche significative; <br />
attualmente il sito presenta una produzione di elevata qualità con attrezzature all'avanguardia ed è classificato di classe «A», la più alta nel ranking internazionale interno all'azienda, e vanta un centro ricerche di tutto rispetto; <br />
dagli incontri avvenuti tra i rappresentanti del Comune di Ceriano Laghetto e la dirigenza dell'azienda, sarebbero emersi problemi strutturali (competitività mondiale, squilibrio domanda-offerta, mercato asiatico, eccetera) tanto da dar luogo ad una valutazione a livello europeo di tutti i siti Rhodia dove viene prodotta poliammide, al fine di una eventuale razionalizzazione; <br />
al momento non è dato conoscere l'esito di tale valutazione, ma la tensione palesata dai lavoratori e dalle RSU, è sfociata martedì 23 settembre in un corteo per le vie del paese, conclusosi presso la Sala Consiliare, dove si è svolto un incontro con i Sindaci dei comuni di Ceriano Laghetto e di Solaro. In tale occasione i lavoratori hanno espresso il loro grave disagio e la loro preoccupazione, supportata dalle voci e dai segnali che a livello internazionale si stanno diffondendo nel gruppo -: <br /><br />
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quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di assicurare, in collaborazione con le amministrazioni locali interessate, un'attenta vigilanza sull'evoluzione della situazione occupazionale dell'azienda Rhodia, di Ceriano Laghetto, favorendo le condizioni per il mantenimento di un importante insediamento produttivo dalle spiccate caratteristiche qualitative e di efficienza.Risoluzione in Commissione: Niente donne nelle proposte di nomina in commissione lavoro, il Ministro si impegni a rispettare il principio di parità uomo-donna.2008-11-13T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382447La XI Commissione,
premesso che: <br />
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dall'inizio dei lavori della legislatura in corso, la Commissione Lavoro ha proceduto all'esame di 8 proposte di nomina; <br />
gli incarichi finora esaminati hanno riguardato tutti nomine maschili, ed in nessun caso è stata sottoposta all'esame della Commissione la nomina di una donna; <br />
la parità tra uomini e donne è principio fondamentale del diritto comunitario, ai sensi dell'articolo 2 e dell'articolo 3, paragrafo 2, del Trattato sull'Unione europea, nonché ai sensi della giurisprudenza della Corte di giustizia. Le suddette disposizioni sanciscono la parità tra uomini e donne quale «compito» e «obiettivo» della Comunità e impongono alla stessa l'obbligo concreto della promozione in tutte le sue attività; <br />
la direttiva 2006/54/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione ed impiego ha per scopo, tra l'altro, il divieto di qualsiasi discriminazione tra uomo e donna, in ordine alle condizioni di accesso all'occupazione (...) indipendentemente dal ramo di attività e a tutti i livelli di gerarchia professionale, nonché alla promozione; <br />
l'articolo 51 della Costituzione, al comma 1, stabilisce il principio della parità di accesso agli uffici pubblici ed alle cariche elettive in ottemperanza del principio delle pari opportunità tra uomini e donne; <br />
secondo i risultati di una recente ricerca condotta dalla società di consulenza Mc Kinsey & Company, in tutte le imprese nelle quali c'è una maggiore presenza femminile al vertice, l'organizzazione del lavoro è più armonica e rispettosa dei valori, con maggior attenzione all'ambiente di lavoro, al coordinamento, al controllo, oltre che più orientata all'esterno. Analizzando i bilanci di un campione di 80 aziende europee quotate in borse con più di 150 milioni di euro di fatturato, inoltre, la ricerca ha evidenziato che la presenza di donne ai vertici aziendali ha fatto registrare migliori performance economico-finanziarie rispetto a quelle guidate da soli uomini.
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impegna il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali a prevedere che la proposta di nomina per gli enti ricadenti sotto la sua competenza, tenga conto di un'equilibrata rappresentanza di genere, anche in ottemperanza al principio di parità tra uomini e donne previsto dalle norme costituzionali, dal Trattato e dalla direttiva citata. 4 Novembre: Rendo omaggio a chi difese i valori della libertà e della democrazia.2008-11-04T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382561In occasione del 4 novembre, la deputata del Pd, <b>Alessia Mosca</b> ha reso omaggio alle salme dei quattro militari italiani (Arcangelo Prudenza, Mario Batista, Nicola Scotti, Dundas Bartolucci) ospitate nel cimitero militare di Arlngton, in Virginia. "<i>In una ricorrenza importante per il nostro paese ho ritenuto doveroso rendere omaggio a militari che hanno perso la vita per difenderà i valori della libertà e democrazia</i>"Alitalia: La volontà del Cai di assumere solo lavoratori full-time e senza carichi di famiglia è inaccettabile e penalizza le donne.2008-10-28T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382331Le ultime notizie sulle trattative tra Cai e sindacati chiamano in causa direttamente il Governo, che ha forgiato e sostenuto una cordata di imprenditori che discrimina pesantemente le donne lavoratrici. Come rilevato dal Coordinamento donne della Cisl, la Cai si è detta interessata ad assumere prevalentemente lavoratori full time e senza particolari carichi di famiglia. Una posizione inaccettabile, che penalizza le donne, riportando le relazioni industriali indietro di decenni. Anzichè tentare il rilancio dell'economia con una maggiore attenzione alle lavoratrici e trasformarle nell'asso dello sviluppo italiano, l'Esecutivo prosegue su una linea maschilista che rischia di costituire un precedente pericolosissimo per il nostro mercato del lavoro. Mi auguro che vi sia una levata di scudi e confido soprattutto nell'intervento delle ministre affinché facciano prevalere l'interesse del Paese sugli ordini di scuderia.Riforma Welfare: Ministro informi Parlamento su esito consultazioni2008-10-27T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382560"<i>Che ne è stato del libro verde sul welfare tanto annunciato dal Ministro Sacconi? E qual è l'esito delle consultazioni pubbliche con le forze sociali?</i>". Se lo domanda la deputata del PD, segretario della Commissione Lavoro della Camera, <b>Alessia Mosca</b> che chiede "<i>una informativa in parlamento del Ministro Sacconi sull'esito delle consultazioni pubbliche sulla riforma del welfare italiano</i>". Governo Italiano mostra europeismo di facciata ma vuole demolire le regole base della UE; necessario rafforzare il ruolo dell'Unione Europea.2008-10-20T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382454Le dichiarazioni fatte da autorevoli membri del Governo negli ultimi giorni sollevano forti preoccupazioni sulla posizione che il nostro paese vorrà prendere rispetto alla crisi in atto. Da una parte assistiamo al neo europeismo di facciata di Tremonti e Berlusconi – storicamente euroscettici – che ora si appellano alla Ue per cercare sostegno alle inefficienze interne.
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In realtà c'è il sospetto che, dietro la scoperta tardiva dello spirito europeo ci sia una pericolosa tentazione, quella di abbattere una serie di regole di base dell'Unione europea, quali la concorrenza, la proibizione degli aiuti di stato, il rispetto di parametri per la salvaguardia dell'ambiente. Il tutto per riportare la politica al centro dei giochi e consentire a chi oggi ha il potere di deliberare nomine, assegnazioni, incarichi. Una conferma in tal senso arriva dalla posizione con cui il Governo italiano si presenta al Consiglio dei ministri dell'Ambiente in programma da oggi a Lussemburgo: rinnegando gli impegni assunti in precedenza a livello comunitario, l'esecutivo italiano vuole smantellare il piano di contrasto alle emissioni inquinanti nell'area comunitaria. Questo approccio anti-europeista è suicida perché mette a rischio la nostra stessa possibilità di sviluppo e modernizzazione e ci rende più deboli nel contesto globale.
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Se non fossimo stati nel sistema comunitario, la crisi finanziaria sarebbe stata molto più pesante. E senza regole di concorrenza contro gli aiuti di Stato, ci troveremmo a combattere ad armi impari con economie più forti della nostra. Rafforzare l'Unione europea e' una necessità per il nostro stesso futuro. Il Governo non può assumersi la responsabilità di condannarci alla arretratezzaRecessione: è colpa anche della chiusura del mercato del lavoro, servono misure urgenti.2008-10-08T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382559La crisi finanziaria sta mettendo in luce tutti i limiti del sistema economico italiano, in cui gli interessi generali continuano a soccombere rispetto a quelli delle corporazioni. I dati diffusi oggi dal Fondo Monetario Internazionale dicono che siamo in recessione: l'attesa per il 2008 è di una decrescita dello 0,1 e nel 2009 andrà anche peggio. Gli analisti del Fmi indicano tra le cause principali di questa situazione l'incapacità italiana di aprire il mercato del lavoro. Per questo motivo servono misure urgenti, e non il solito fumo negli occhi a cui ci sta abituando l'esecutivo. Dopo i proclami di inizio legislatura, il Governo ha messo nel cassetto i propositi di riformare il mercato del lavoro per avvicinarlo a quello delle economie più avanzate. La conseguenza è che oggi l'Italia paga il prezzo più alto alla crisi, tanto in termini di disoccupazione quanto di prospettive economiche. L'esecutivo è chiamato a invertire subito la rotta. Il Pd è pronto a fare la sua parte per affrontare questo momento drammaticoDisoccupazione: In Lombardia 31mila disoccupati in più rispetto a un anno fa, aspettiamo il primo atto concreto del governo.2008-10-02T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382558L'emergenza occupazionale si fa drammatica anche in Lombardia. A conferma di quello che il Pd dice da tempo, i problemi del lavoro non risparmiano nemmeno l'area più produttiva del paese. I dati pubblicati dalla Cisl dicono che in regione ci sono 170mila disoccupati, 31mila in più rispetto a un anno fa. Da mesi continuiamo a chiedere al Governo proposte concrete per affrontare questa situazione, ma riceviamo in cambio solo proposte, promesse e rinvii. In Parlamento abbiamo presentato una proposta di legge sull'occupazione femminile e in Commissione Lavoro ci siamo battuti per tutelare i precari. Da parte della Maggioranza aspettiamo, invece, ancora il primo atto concreto. Inoltre, da tempo si discute di una riforma complessiva del mercato del lavoro, ma i fatti tardano ad arrivareDetenuto ammanettato a una colonna: governo faccia dovuti accertamenti e provveda a garantire livelli adeguati di sicurezza e dignità umana.2008-09-19T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382557Le foto pubblicate sul sito internet del quotidiano la Repubblica che ritraggono un detenuto ammanettato a una colonna nel commissariato di Polizia di Monza, lasciano sconcertati. Il governo deve immediatamente intervenire. L'autorevole fonte specifica che la foto è stata scattata all'interno del commissariato di via Romagna, a Monza, e diffusa dal sindacato di polizia. Tanto dovrebbe bastare per avviare immediati accertamenti sul caso. Se i fatti venissero confermati, saremmo di fronte a un caso gravissimo che lede pesantemente la dignità umana e che riporta l'attenzione sulla mancanza delle condizioni minime di sicurezza nelle carceri. Per questo il ministro dell’Interno deve riferire in Parlamento su cosa è successo veramente a Monza e in quali condizioni si trovano le carceri nel nostro Paese.Alitalia: piano attuale peggiore di quello di Air France, concorrenza a rischio ed alti costi sui contribuenti.2008-09-15T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382333Prendere posizione su una trattativa aperta, che secondo le ultime informazioni si starebbe incanalando verso una possibile soluzione, non è probabilmente una scelta tatticamente valida, almeno secondo i canoni dell’attendismo che spesso continuano a caratterizzare la nostra classe politica. Lo faccio - assumendomi il rischio di dire alcune cose impopolari - perché in me sono maturate alcune convinzioni, che mi piacerebbe condividere con tutti coloro che in questi giorni mi hanno scritto sul tema.
Siamo arrivati a questo punto dopo che la scorsa primavera i sindacati e l’allora candidato premier Silvio Berlusconi avevano rigettato il piano proposto da Air France (accolto dall’allora premier Romano Prodi), che prevedeva 2.120 esuberi e il ricollocamento in Az Servizi-Fintecna (con cinque anni di appalti garantiti per assicurarne la continuità aziendale) di altri 3.300 lavoratori. La nuova Alitalia, come ha ricordato qualche giorno fa Gianni Dragoni su Il Sole 24 Ore, ha detto che ha bisogno di 14.250 addetti, di cui 2.750 esterni. Poiché il gruppo Alitalia ha 18mila dipendenti e il gruppo AirOne 3mila, gli esuberi sono circa 7mila. Dunque, il nuovo piano espelle dal mercato più del triplo dei dipendenti rispetto al progetto congeniato da Air France. È bene ricordarlo perché in quell’occasione si è detto che il centrosinistra non aveva a cuore il futuro dei lavoratori.
Il piano Air France, continua a sostenere Berlusconi, avrebbe fatto perdere “l’italianità” della compagnia. Un fatto talmente grave da convincerlo a coniare lo slogan “Amo l’Italia, volo Alitalia”. Fa specie, in un paese che senza colpo ferire ha perso tanti campioni nell’area della telefonia e dell’industria avanzata, vedere risorgere l’orgoglio nazionale per una compagnia aerea.
Stupisce annotare come in tutto questo dibattito non vengano mai presi in considerazione i legittimi interessi di decine di milioni di persone. Mi riferisco a tutti coloro che utilizzano l’aereo per spostarsi e che, con il piano Alitalia-Air One, si troverebbero a fare i conti con un quasi monopolista libero di decidere liberamente i prezzi di viaggio. Senza dimenticare che il nuovo piano mortifica gli interessi di Linate e Malpensa: dunque, il Governo inaugura l’impegno per l’Expo 2015 sponsorizzando un progetto che mette i bastoni tra le ruote all’area più produttiva del paese, quella che nei prossimi anni sarà caratterizzata da una crescita consistente di partenze e arrivi, tanto dalle altre aree del paese, quanto dall’estero.
Non solo. Berlusconi dimentica anche i milioni di contribuenti che non utilizzano l’aereo per spostarsi, sui quali ugualmente saranno scaricati i costi dell’operazione. Air France si era impegnata a versare dentro Alitalia Spa – la società oggi commissariata – almeno un miliardo entro giugno 2008, accollandosi anche circa 1,4 miliardi di debiti finanziari netti. Nel nuovo piano, questi debiti finiscono in una società commissariata e vengono scaricati sulla collettività, cioè tutti coloro che pagano le tasse.
In un paese normale i legittimi interessi di tutti gli italiani (contribuenti e utenti) non dovrebbero essere umiliati. Tutte le parti in causa – Governo, aspiranti azionisti e sindacati –dovrebbero tenerne conto e non limitarsi ciascuno a coltivare il proprio orticello. Salvaguardare il maggior numero di posti di lavoro e una giusta retribuzione è giusto, ma non può essere l’unico parametro di giudizio per affrontare le crisi. Quanto sta avvenendo negli Stati Uniti dovrebbe servirci da esempio: il Tesoro americano è intervenuto in prima persona per salvare Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie che garantiscono i mutui di milioni di cittadini, ma ha lasciato che il mercato facesse il suo corso di fronte a crisi meno impattanti per il sistema. È di questa mattina, per citare un esempio, la richiesta di fallimento da parte di una grande banca come Lehman Brothers, che paga le scelte avventate degli ultimi anni.
Non si ama l’Italia se si costringono i cittadini a volare con Alitalia. La si ama se si crea un mercato concorrenziale, in modo che ogni utente scelga di volta in volta la tariffa più conveniente, come avviene ad esempio nella telefonia o nell’energia. O forse abbiamo dimenticato che il problema principale per le famiglie è che i prezzi continuano a correre, a fronte di salari al palo?Acceleratore di particelle del CERN: un successo grazie anche alle eccellenze italiane.2008-09-10T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382544L'avvio dell'acceleratore di particelle presso il Cern di Ginevra è stato
un successo. Un risultato che premia anche i numerosi scienziati italiani
che hanno lavorato all'iniziativa, dimostrando ancora una volta che il
nostro paese è pieno di eccellenze, anche se spesso poco considerate. A loro
va il mio e il nostro ringraziamento e l'incoraggiamento a proseguire nel
lavoro di ricerca di nuove frontiere per l'umanità.Serve riforma del Welfare che aiuti le donne e i giovani precari.2008-09-09T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382543Negli ultimi giorni il Welfare è tornato con prepotenza al centro del dibattito politico parallelamente alle consultazioni guidate dal Libro Verde, con una pioggia di previsioni, annunci e buone intenzioni. E' arrivato il momento di far seguire i fatti: serve una rapida e radicale riforma che rimetta al centro dell'attenzione le esigenze e le ambizioni delle giovani generazioni. Non c'è più tempo da perdere. Occorre un nuovo Welfare che consenta alle donne di non dover più scegliere tra carriera e famiglia, che liberi i giovani dalla crescente precarietà lavorativa con un piano coerente completo e adeguatamente finanziato. Finora le parole sono rimaste tali. Ci auguriamo invece che si possano tradurre in realtà. Se il Governo e la maggioranza daranno seguito alle promesso, portando alla discussione del Parlamento questi temi, il PD darà il proprio contributo costruttivo. Ma si faccia prestoNorma anti-precari in finanziaria: il governo faccia un passo indietro.2008-07-29T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it382517Dopo la marcia indietro in tema di assegni sociali, il Governo è chiamato a fare lo stesso con la norma anti-precari. Riconosca come ingiusta la norma che cambia le regole del gioco in corso d'opera e avrà la nostra collaborazione nella riforma del mercato del lavoro. Stiamo parlando di uno dei temi più delicati: come scrive su La Stampa Pietro Garibaldi, abbiamo bisogno di riforme, non di imboscate. Va ricercata, insieme con le parti sociali, una soluzione che consenta ai giovani atipici di uscire dalla sensazione di perenne precarietà, decongestionando al contempo i tribunali.