Openpolis - LE ULTIME DICHIARAZIONI DI Vincenzo DE LUCAhttps://www.openpolis.it/2011-10-06T00:00:00ZSiamo il partito che ha sommato il peggio della Dc e del Pci2011-10-06T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it609752<br />
<i>Il Pd è sempre più lacerato. Tanto che numerosi esponenti sono usciti allo scoperto criticando aspramente sia la segreteria, sia la composizione stessa del partito. Il più duro di tutti è il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca che fa un'analisi impietosa: </i>
<p> "Siamo il partito che ha sommato il peggio della vecchia Democrazia Cristiana e del Partito Comunista, divisi tra correnti e burocratismo. I nostri programmi politici sono delle palle in senso figurato ed in senso proprio. Lo dico ai dirigenti nazionali, che quando ascolto in tv sembrano dei maestri di violino. Ed io mi annoio".
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<i>Poi il primo cittadino campano bacchetta il partito sul programma:</i>
<p>"Nessuno ancora oggi ha capito quale sia la ricetta del Pd per uscire dalla crisi. Io stesso faccio fatica a ricordarla. Tassare i capitali scudati? Una palla. Bisognerebbe invece fare battaglia in Parlamento, magari bloccando per un mese la Camera ed il Senato, per consentire ai comuni di sforare il patto di stabilità e sopravvivere. Di sicuro il Pd pagherà caro in termini elettorali il voto sulle province, che continuo a definire dei contributifici dove si celano alti livelli di parassitismo. Mentre oggi il cittadino fa fatica a guardare avanti, i dirigenti del partito si perdono dietro le correnti e le controcorrenti, tentando di piazzare i loro amici".<br />
«Sono pronto a confrontarmi con quelli che mostrano dubbi sulla mia candidatura» - INTERVISTA2010-02-01T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it477535<br />
Sfido chiunque a darmi lezioni di moralità. Io penso di poterne dare. E mi aspetto innanzitutto rispetto per il lavoro che ho svolto in questi anni. Parliamone, discutiamone a viso aperto in qualunque sede. Sono pronto a confrontarmi con quelli che mostrano dubbi sulla mia candidatura». Vincenzo De Luca, il battagliero sindaco di Salerno, una vita per la città dal ‘93, si trova a gestire le sue prime ore da candidato Pd alla presidenza della Regione Campania, tra i dubbi e gli altolà di possibili compagni di strada. L’Idv non ci sta. Vendola e la sua area invitano alla riapertura del dibattito sulla candidatura.
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<b>Sindaco, potrebbe ripensarci?</b>
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«Ma stiamo scherzando...».
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Neanche davanti alla possibilità che un suo passo indietro possa far aumentare i partiti a sostegno del centrosinistra?</b>
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«Basta con la politica politicante. Dei tavoli e dei sottotavoli. Delle decisioni prese nelle segrete stanze. Con le primarie ti rivolgi direttamente agli elettori. Ero disponibile a farle. Ora io, che non ho alle spalle potentati politici, sono pronto a giocarmi fino in fondo la partita, da uomo libero».
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<b>C’è chi non manca di ricordare i suoi conti aperti con la giustizia proprio per chiederle di fare un passo indietro.</b>
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«È vero, devo fare i conti con una vicenda giudiziaria ma legata ad una vicenda di cui vado orgoglioso. Sono inquisito per aver difeso il posto di duecento lavoratori. Rifarei tutto dalla A alla Zeta. E, come ho già detto, sono pronto a sfidare chiunque in qualunque sede sui temi della moralità. Facciamo un dibattito, parliamoci a viso aperto, e ricostruiamo con correttezza una storia che non vivo con difficoltà ma, ripeto, con orgoglio».
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<b>Lei è un sindaco molto popolare. Al quinto posto nella classifica dei primi cittadini più efficienti. Punta su questo certificato buon governo per ottenere la vittoria alle regionali?</b>
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«Salerno è la città dell’umanità e della solidarietà. Abbiamo fatto in tanti anni quello che poche amministrazioni possono rivendicare. Abbiamo portato avanti un programma di sicurezza, rivalorizzazione sociale ed economica, di integrazione, di sviluppo e occupazione. Nella nostra città si fa il 75 per cento di raccolta differenziata e abbiamo creato un filo diretto e di collaborazione con le comunità di extracomunitari a cominciare da quella senegalese che è la più rappresentata. Aiuti alle loro attività economiche, ai ricongiungimenti familiari».
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<b>Ma Nichi Vendola dice che lei è un “sindaco sceriffo”.</b>
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«Non accetto lezioni da nessuno. Io e Vendola abbiamo pareri diversi su come far rispettare le regole. Noi abbiamo garantito il lavoro, servizi sociali di buon livello, assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili, una significativa programmazione culturale, una battaglia a viso aperto alla criminalità organizzata. Io mi muovo così. Fornisco buoni servizi e pretendo il rispetto delle regole. Per riuscirci servono a poco la poesia e l’ accademia. Vorrei ricordare che non ho mai avuto avuto problemi di bancomat e non ci sono state questioni di donne. Io amministro una casa di vetro».
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<b>C’è chi fa paragoni tra la sua candidatura a quella mancata del sottosegretario Cosentino. È una questione che regge?</b>
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«A Gasparri, mi pare l’abbia detto lui, rispondo che io ho sempre frequentato gli operai. Cosentino credo altri ambienti. Scivoloni come questi valgono almeno diecimila voti per me».
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<b>La sua non è stata una candidatura facile. Si è parlato di primarie nel Pd. Poi gli altri candidati hanno fatto un passo indietro E c’è chi ancora spera in una riapertura dei giochi. Lei pensa di rappresentare davvero tutto il Pd?</b>
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«Certo che sono sicuro di rappresentare tutto il partito. C’è stato dibattito e confronto. Ora ci aspetta una grande battaglia che per avere il risultato sperato dovrà essere di tutti».
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<b>Eppure c’è la sua storica distanza dal governatore uscente. Siete stati protagonisti di epici scontri. Come si muoverà, secondo lei, Bassolino?</b>
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«Non ci dobbiamo certo scambiare dichiarazioni d’amore. E lui, senza ipocrisie, è una figura di riferimento per la politica meridionale. A questo punto vorrei che tutti tenessimo ben presente che se perdiamo la Regione e poi di conseguenza tra dieci mesi il Comune di Napoli, sarà una catastrofe che travolgerà tutti. In momenti come questi deve prevalere il senso di responsabilità».<br />
"Salerno città pulitissima" a pochi chilometri da Napoli che affoga nei rifiuti2008-01-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it327699''Non abbiamo avuto finora, neanche per un minuto, alcun tipo di problema. Rimaniamo - spiega De Luca - una citta' pulitissima. Ovviamente stiamo subendo anche noi un colpo d'immagine che e' drammatico per questa situazione. Vorremmo che emergesse per questo motivo qualche realta' nella quale non c'e' un'ombra di rifiuto nelle strade. Quando si parla di Napoli si accomuna tutta la Campania. Ci terrei anzitutto a far emergere questa nostra anomalia positiva per non avere un danno enorme dal punto di vista anche delle presenze turistiche''."Realizzare un termovalorizzatore a Salerno" ma nessuno risponde....2008-01-03T00:00:00ZOpenpolisinfo@openpolis.it327700Nel pieno della crisi rifiuti il sindaco di Salerno prende l'occasione per ''rilanciare con estrema forza l'ipotesi che abbiamo avanzato gia' un anno e mezzo fa senza avere riscontri: quella di realizzare un termovalorizzatore a Salerno. Tra le tante cose sconcertanti di questa vicenda e' che abbiamo insieme il massimo di disastro ambientale ma ancora oggi il massimo di disattenzione amministrativa. Faccio fatica a trovare una risposta a questo paradosso: come e' possibile avere questo disastro e non avere una risposta alla proposta che ho fatto di realizzare un termovalorizzatore?''. Ma qual e' la ricetta che ha applicato Salerno? ''Abbiamo attrezzato - risponde De Luca - quattro siti di trasferenza ad agosto dello scorso anno, abbiamo aperto un'isola ecologica per i rifiuti ingombranti e attendiamo di completare il ciclo industriale perche' stiamo definendo la progettazione per l'impianto di compostaggio che dovrebbe entrare in funzione il prossimo anno e quindi diventare autonomi per il trattamento dell'umido. Poi, come atto di responsabilita' ci offriamo per realizzare nel territorio del nostro comune un termovalorizzatore per il quale abbiamo dato mandato per uno studio sulle tecnologie all'Universita' di Salerno''. Lo studio e' stato completato e prevede anche, secondo il sindaco, ''tecnologie d'avanguardia. La cosa assolutamente sconcertante e' che immagineremmo una tale attenzione da essere chiamati subito per sottoscrivere un protocollo d'intesa e avviare l'iter per realizzare l'impianto. Invece, a tutt'oggi continuiamo a registrare un grande silenzio. E' sconcertante, si fa fatica a trovare una ragione, una motivazione''.